Conoscere l'Europa - Fare gli Europei
Project Presentation by the Association of Regional Advisors FVG
2005: CONOSCERE L'EUROPA – FARE GLI EUROPEI

Premessa
L'esito negativo dei referendum in. Francia e Olanda sulla Costituzione europea e la mancata intesa del Consiglio europeo sulle risorse di cui l’Unione potrà disporre nei prossimi anni, hanno messo in evidenza la fase di crisi che il progetto di Integrazione sta attraversando.
Le difficoltà economiche e occupazionali in cui alcuni Paesi si dibattono da tempo, gli scarsi progressi, della c.d. "strategia di Lisbona" per affermate un'Europa competitiva sul piano dell' innovazione e della conoscenza, hanno indotto i governi a ripiegare sui problemi interni e a sottrarre risorse ed impegno per la costruzione di un'Unione più forte, più integrata e capace di affrontare le grandi drammatiche sfide ; del mondo attuale: quelle della, globalizzazione, della lotta efficace al terrorismo, della salvaguardia di un ambiente sempre più compromesso, della prospettiva delle nuove generazioni, della fame del mondo. .
Ma proprio la dimensione mondiale, planetaria di queste sfide fa emergere l'esigenza inderogabile di un processo di aggregazione, "L'Europa, e a maggior ragione anche ogni singolo Stato che la compone, possono affermarsi solo se uniti e non divisi," aveva detto il Presidente della. Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi davanti al Parlamento Europeo lo scorso anno.
La crisi in cui si dibatte oggi l’U.E. deve essere perciò superata e può esserlo se si attiverà, una forte spinta dal basso, proveniente dalla società e dalle giovani : generazioni in particolare. E" stato ancora una volta il Presidente della Repubblica ad affermarlo, quando – il 9 maggio di quest'anno - ha detto; "I 75 milioni di giovani tra i 15 e i 25 anni, che vivono nell'Unione Europea devono essere i più, convinti sostenitori dell'unità europea. .
Le incognite della globalizzazione, le tensioni generate dal divario Nord-Sud, dai : conflitti, dal terrorismo., dalle contrapposizioni fra culture diverse pesano sul futuro vostro e, un domani più lontano, su quello dei vostri figli. Comprendo che abbiate incertezze, dubbi, - ha detto Ciampi - avete il dovere di approfondirli, di chiarirli. Non siete soli, L'Umane Europea, ci protegge e ci tutela: più di quanto non possa ormai fare un singolo Stato".
Ma l'Europa resta quasi una sconosciuta, per molti cittadini e giovani. Non è diffusa una piena consapevolezza dell'importanza del processo di integrazione ai fini della salvaguardia della pace in un continente che primi era stato protagonista, e scenario di due tragiche guerre mondiali; sono ignorati i nessi tra. i grandi progressi compiuti in questi 50 anni e l'esistenza dell'Unione, sono spesso sconosciuti i fondamenti istituzionali e culturali su cui si va costruendo il nuovo patto unitario tra popoli dell'Europa.
I giovani, di oggi, abituati a muoversi con grande facilità anche a livello di continente, danno spesso per scontato quello che è invece il risultato di un paziente lavoro di costruzione di relazioni fiduciarie tra paesi che 60 anni fa si erano aspramente combattuti e in certi casi, ancora 15 anni or sono erano divisi da muri fisici ed ideologici. .
Le tematiche europee sono sottoposte all'attenzione dei giovani da parte dei media con molti limiti, L'informazione appare spegno legata, più a polemiche di parte e contingenti che non alla reale dimensione e al reale respiro del progetto.
L'argomento non compare nella programmazione scolastica se non raramente, in occasione di determinate scadenze storiche, mentre una. sua conoscenza più specifica ed approfondita risulta, in prospettiva, di fondamentale importanza per la formazione del giovane cittadino italiano ed europeo.

SCHEMA DEL PROGETTO
Temi proposti:
  • II Friuli Venezia Giulia e i Balcani: quale prospettiva nel l'integrazione europea?
  • L'Europa fino a dove
  • Razzismo, xenofobia, intolleranza: come riconoscerli, come combatterli.
Motivazione
I tre temi proposti, legati a problematiche abbastanza dibattute, offrono lo spunto per una riflessione più compiuta sul ruolo e sul futuro dell'Unione europea, sugli spazi che essa è chiamata a coprire e sugli ostacoli che essa incontra per affermarsi. Ma sono anche un'occasione per ragionare sul nostro modo di sentirci europei, per riflettere sui caratteri, dell'identità culturale europea;, per ripensare alla nostra storia nazionale e locale in. un'ottica che tenga conto dell'altro che ci sta vicino e con cui condividiamo principi e regole di una comune Unione.
Il primo tema ("Il Friuli Venezia Giulia e i Balcani: quale prospettiva nell'integrazione europea?") si propone di favorire una ricerca sui rapporti da stabilire tra le popolazioni della nostra regione e quelle dei paesi della ex Jugoslavia e dell'Albania, alla luce della decisione assunta nel giugno 2003 dai Capi di Stato e di Governo dell'U.E, di favorire quanto più possibile l'avvicinamento e l'integrazione di questi paesi nell'Unione stessa. Nella nostra, regione, per alcuni questa prospettiva rappresenta, un elemento di perplessità e anche di contrarietà perché pesano passate vicende storiche e timori per la nostra sicurezza e identità, per altri (la maggioranza, considerato che sull'obiettivo dell'allargamento ai Balcani si sono pronunciate a favore in Italia, sia le forze di governo che di opposizione) è una grande opportunità, ai fini della stabilizzazione di un’area che è stata spesso fonte dì tensioni, internazionali, dello nostro stesso sviluppo economico} e del confronto fecondo tra culture diverse.
Il secondo tema ("L'Europa fino a dove") propone un altro argomento di dibattito, quello mi confini dell'Unione, Gli interrogativi che si pongono sull'adesione della Turchia, o su. ipotesi, di integrazione che riguardano l'Ucraina, la Moldavia e persino la Russia è bene che vengano dibattuti, per rana riflessione che riguarda i tratti salienti dell'identità culturale europea; ma la discussione va supportata dalia conoscenza dei principi, dei valori e delle regole su cui ai regge l'Unione, che la ricerca nelle scuole sì propone di favorire.
II terzo tema infine ("Razzismo, xenofobia, intolleranza: come riconoscerli, come combatterli") intende confrontarsi con un. problema che negli ultimi anni si è riproposto con crescente rilievo tra i giovani e i meno giovani. Oggetto di pronunciamenti solenni da parte delle istituzioni comunitarie (è stato proclamato un anno di lotta contro la xenofobia e il razzismo a livello europeo), e di denunce anche da parte delle autorità nazionali e locali, il fenomeno persiste e va dunque affrontato per consentire una maggior consapevolezza, delle sue insidie, Anche in questo caso si tratta di fare riferimento a posizioni ufficiali dell'Unione europea e del Parlamento italiano perché i giovani acquisiscano coscienza e si impegnino a respingerne i pericoli.
Ogni insegnante che aderirà al progetto -sarà libero di scegliere il tema che ritiene più opportuno.

Committente:
Associazione dei Consiglieri della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con il Centro Studi Dialoghi Europei di Trieste.
Con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia Rappresentanza italiana della Commissione Europea
Destinatari:
Studenti delle Scuole secondarie (medie superiori) della regione, frequentanti le classi degli ultimi due anni di corso.
Obiettivi:
Ci si prefigge:
  • di offrire sugli argomenti oggetto dei tre temi un'informazione di base, di una certa ampiezza, organicità e sistematicità;
  • di integrare e approfondire i livelli di conoscenza;
  • di suscitare l’interesse sul tema e costruire un'attenzione e una sensibilità durevoli;
  • di educare ad una lettura critica delle fonti, documentarie istituzionali;
  • di partecipare in modo attivo alle relazioni svolte da esperti su! tema;
  • di integrare i programmi didattici di storia e di educazione civica.

Tempi di svolgimento e modulo operativo
II progetto, comincerà nel mese di ottobre 2005 e dovrà concludersi entro il 15 marzo 2006. Il monte ore da dedicare al progetto sarà deciso dal" docente (orientativamente attorno alle 15 ore, delle quali sei da gestire collegialmente per incontri comuni con te altre scuole della Provincia).
A seconda del tema prescelto, andrà fatto uno sforzo da parte de! docente per garantire al progetto un carattere multidisciplinare: letteratura, storia, geografia, filosofia (nei licei), diritto (negli istituti tecnici o commerciali). Il progetto dovrà essere approvato dal consiglio di classe.

Materiali messi a disposizione ed incontri promossi dalle 2 Associazioni
I committenti - una volta ricevuto l'elenco delle classi partecipanti entro il 15 ottobre 2005 - si faranno carico di mettere a disposizione degli insegnanti e – ove possibile - degli studenti:
  • Materiale documentario e d'informazione prodotto dalle istituzioni comunitarie e nazionali (risoluzioni ufficiali del Parlamento Europeo e nazionale, testi ufficiali della C.E. sul tema prescelto; risoluzioni dei vertici o dei Corsigli dell'U.E..) da utilizzare in classe sotto la guida del docente.
  • Oratori esperti sull'argomento per conferenze in singole scuole o classi, (compatibilmente con la disponibilità di rappresentanti, delle istituzioni; a cominciale dai membri dell'Associazione dei consiglieri regionali), del Team Europe e degli uffici del P.E. e della Commissione europea - Rappresentanza in Italia!

    Inoltre saranno promossi
    • un incontro a carattere seminariale che avrà luogo a Trieste presso il Consiglio regionale il pomeriggio del 27 ottobre 2005 con gli ingegnanti che avranno deciso di partecipare al progetto; nell'incontro il prof. Pier Virgilio Datoli, direttore della Rappresentanza italiana della Commissione europea fornirà la bibliografia e le coordinate essenziali sui tre temi proposti, elaborate dalle istituzioni comunitarie;
    • uno o due incontri-dibattito in orario curriculare per ogni provincia con esperti da fruire collegialmente per le classi, partecipanti; nelle scuole in cui aderiranno 4 o più classi l'incontro provinciale sarà sostituito da uno per istituto;
    • un incontro finale per ogni, provincia con tutte le classi che hanno partecipato al progetto. Nel corso dell'incontro uno studente o una studentessa per classe saranno chiamati ad illustrare brevemente i risultati della ricerca; si procederà eventualmente alla distribuzione di un attestato al partecipanti.
    Le Associazioni committenti si riservano di pubblicare le relazioni che saranno illustrate nella riunione finale da parte degli studenti.
    Le Associazioni committenti promuoveranno un viaggio di studio di circa 4 giorni in una delle sedi comunitarie (Bruxelles o Strasburgo) per 2 studenti per ogni classe partecipante e un accompagnatore ogni 10 studenti; il viaggio ai svolgerà nella seconda metà di marzo o nei mese di aprile 2006.
    Gli studenti saranno prescelti ad insindacabile giudizio degli insegnanti tra quanti si saranno più impegnati nella ricerca.
    Gli insegnanti di ogni Provincia dovranno decidere tra di loro chi accompagnerà gli studenti nel viaggio, responsabilità che potrà riguardare anche studenti di altre scuole della stessa Provincia.
    I committenti si riservano di aumentare il numero dei partecipanti al viaggio premio se il Consiglio regionale e i Parlamentari europei favoriranno concretamente l’ iniziativa.
    Gli Studenti che parteciperanno al viaggio saranno tenuti a riferire la loro esperienza nello rispettive classi.

    Costi
    I costi del progetto sono prevalentemente a carico dell'Associazione. Alle scuole le cui classi intendono aderire sarà chiesto di prevedere una voce di spesa minima (orientativamente 300-400 €) per il progetto di ricerca, indicativamente quale contributo alle spese dì trasporto (dalle sedi scolastiche al capoluogo di provincia per gli incontri, provinciali; e dalle singole province all'aeroporto di partenza per il viaggio premio) il cui utilizzo sarà comunque deciso d'intesa con gli insegnanti in occasione del seminario d'autunno.
    Il coordinamento del progetto è affidato all' onorevole Giorgio Rossetti, vicepresidente dell'Associazione dei Consiglieri regionali, ai quale ci si potrà rivolgere per informazioni e per le scelte da gestite in classe (lezioni co-gestite con esperti, richiesta di materiale documentario e qualsiasi altra informazione).
    Presso l'Associazione è operante una segreteria che fa capo alla sig.ra Annalisa Furlan (tel. 040 3773212) e un servizio di fax che risponde al numero 040 377.3146