Nell’ambito dell’Evento sarà presentata al pubblico una sorta di speciale manuale-vademecum, a uso degli amministratori locali e delle associazioni impegnate nel sociale, attraverso il quale potranno conoscere, in termini smart e semplificati, le procedure da porre in essere per chiedere di poter riutilizzare i beni sequestrati e confiscati alle criminalità organizzate, nonché gli ulteriori beni che subiscano la stessa sorte e derivanti dagli altri reati per i quali tali provvedimenti comportino l’acquisizione da parte dello Stato.

In questi mesi, coinvolgendo attivamente le università di Trieste, Udine e Padova, l’Osservatorio si è valso, dopo una laboriosa costruzione di relazioni interistituzionali con gli atenei interessati, della collaborazione di giovani laureati in materie giuridiche, ponendo in essere varie importanti iniziative finalizzate a fare accrescere la consapevolezza che sia concretamente possibile  realizzare azioni che coinvolgano gli enti locali ed il territorio, al fine di intelligentemente contrastare le criminalità organizzate; a tal proposito hanno collaborato con ORA le FFOO e la Magistratura, nonché l’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Mafia.

Questa iniziativa è tra le più importanti attuate. La normativa sul riutilizzo, infatti, è complessa. Attraverso la pubblicazione sarà possibile anche all’ente locale di dimensioni contenute, di addentrarsi nella materia e considerare concretamente l’opportunità di impiegare direttamente, o attraverso gli enti del terzo settore, quei beni presenti sul suo territorio sottratti alla criminalità. In tal modo gli stessi pubblici dipendenti interessati e curatori dei procedimenti amministrativi inerenti, diventano, di fatto, degli attori necessari nel contrastare le illegalità.

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