“I paesi nel Friuli di inizio ‘900 nei dipinti di Otto”
Non ci sono astrazioni nella pittura di Otto D’Angelo, ma un eccezionale realismo che rievoca la sua terra d’origine e i suoi valori fondanti. In questi quadri vivono il Friuli contadino dei mezzadri piegati dalla fatica nei campi, i giochi dei bambini, i lavori ormai desueti e una ricca galleria degli scorci più belli della terra friulana, immortalati come se il tempo si fosse fermato.
I paesaggi, la civiltà contadina, il fortissimo legame con la sua terra si specchiano nelle opere, diventando immagini della memoria colte nel multiplo variare di luce e tonalità cromatiche, preziosa testimonianza sulla gente e sul Friuli di un tempo.
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Otto D’Angelo, ottavo figlio di una povera famiglia di mezzadri, nasce nel 1923 a Silvella, frazione di San Vito di Fagagna.
Subito dopo la 2^Guerra Mondiale, conseguito il diploma di artista decoratore, emigra in Francia. A Parigi diventa apprendista-disegnatore della casa editrice S.A.G.E., dove crea fumetti nei quali convivono dinamismo e figura. Mentre continua a studiare pittura, all’Académie de la Grande Chaumière, compone illustrazioni per vari romanzi e riviste femminili francesi, tra cui Bolero e Intimité e collabora con il giornale sportivo France - Football, illustrando le partite di calcio della Nazionale e del Campionato di Serie A di Francia.
Alla fine degli anni ’50 rientra in Friuli, a Caporiacco. Apre uno studio di pubblicità a Udine, senza mai smettere di coltivare la pittura, in particolare ad acquarello, cui si dedica definitivamente e ininterrottamente dalla fine degli anni ’60 fino alla morte, nel 2018.
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Inaugurazione: martedì 14 febbraio, ore 14.00, negli spazi antistanti l'Aula consiliare.