Beni confiscati: la Relazione semestrale al Parlamento

Bene confiscato alla mafia
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Un aumento complessivo di 11.830 unità, al 30 giugno 2021, porta i beni interessati da procedimenti di prevenzione registrati in Banca Dati Centrale alla cifra complessiva di 220.938: nel dettaglio, si nota una flessione del numero di quelli sequestrati – 9410 al 30 giugno 2020, 7.608  sono quelli rilevati alla stessa data del 2021 -, m anche un incremento dei beni confiscati, che salgono da 79.242 del giugno 2020 a 84.430  del giugno 2021. Un incremento di poco più di 1000, fa passare i ‘beni confiscati definitivamente’ da 33.560 del 2020, a 34.696 del 2021.

Queste alcune delle informazioni contenute nella ‘Relazione semestrale al Parlamento sui beni sequestrati e confiscati‘, pubblicata nel sito del ministero della Giustizia, e che rappresenta l’elaborazione di tutti i procedimenti iscritti nella Banca Dati Centrale, incardinata presso la Direzione generale per gli Affari Interni del Dipartimento Affari di Giustizia, istituita dall’articolo 3, comma 4, della Legge n. 109 del 1996. La relazione spiega inoltre che per l’analisi dei dati “è stata studiata una classificazione di beni che tenga conto anche dei più recenti prodotti finanziari, al passo con l’evoluzione dei settori di investimento della criminalità organizzata e, allo stesso tempo, è stata adottata una terminologia in linea con quella dei registri ufficiali già esistenti”.

In particolare, la lettura dei dati riguardanti la ‘ubicazione geografica dei beni‘ mostra come “dei circa 18mila beni assoggettati a confisca (definitiva e non) nel triennio 2019-21 per i quali è possibile stabilire la località in cui si trovano, 3.243 sono situati nella provincia di Roma e 1.133 in quella di Palermo“. “Specifica menzione – prosegue la Relazione – meritano i 106 beni situati in territorio estero (di cui 63 relativi a beni immobili e aziende)”.

Da ultimo, l’ ‘Analisi dei beni destinati‘, realizzata per la quasi totalità con dati e informazioni forniti dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), rileva: per l’ultimo biennio completo, 2019/2020, i decreti di destinazione emessi si riferiscono a un totale di 1.990 beni, di cui 1.511 sono immobili e 479 aziende, e risulta essere Palermo “il distretto all’interno del quale sono ubicati la maggior parte dei beni destinati”, contandone 5.225, cioè il 28% del totale nazionale. Al 30 giugno 2021 i distretti maggiormente interessati vedono ancora in testa Palermo, seguito da Napoli e Reggio Calabria.

 

Leggi la Relazione semestrale al Parlamento sui beni sequestrati e confiscati