VIABILITÀ. SERGO-DAL ZOVO (M5S): TANGENZIALE SUD, LEGGERE MEGLIO ATTI
(ACON) Trieste, 28 gen - "Capiamo l'esaltazione per la
realizzazione della tangenziale sud di Udine da parte del
consigliere Tosolini al quale, come a ogni esponente della Lega
in Friuli Venezia Giulia, si illuminano gli occhi non appena
sente parlare di cementificare e distruggere il terreno agricolo
di questa regione e spendere, forse, centinaia di milioni di
euro. Quello che noi non comprendiamo è perché lo stesso
consigliere non si legga gli atti che è chiamato a votare in
aula".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali del Movimento 5
Stelle, Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo.
"Se Tosolini avesse letto il dispositivo della mozione respinta
da lui e dal Centrodestra il 17 aprile 2019, avrebbe visto -
continuano gli esponenti pentastellati - che, di fatto,
chiedevamo di realizzare quella che per Autovie Venete è
considerata l'Alternativa 1 alla realizzazione della tangenziale
sud di 13 km, ottenendo gli stessi benefici in termini di
riduzione del traffico pesante nei centri abitati, la possibilità
di essere spacchettate in diversi lotti e quindi immediatamente
cantierabili, mettendo in sicurezza la strada statale 13. Ma non
solo: a detta dei progettisti, ci sarebbe stato un evidente
risparmio di superfici eliminate (60 ettari contro 145), compresi
i vigneti e i pioppeti della zona, nonché i prati magri che
verrebbero impattati per meno del 50% rispetto al tracciato
proposto. Tutte cose di poco conto per il consigliere Tosolini e
gli assessori regionali, ma non per noi: prima di fare certe
considerazioni, quindi, si dovrebbero leggere le carte".
"Se pensiamo che, nelle carte depositate al ministero, Autovie
sostiene l'utilità di evidenziare che l'alternativa proposta
renderà migliore la qualità dell'aria nelle aree maggiormente
abitate prospicienti la strada Pontebbana rispetto lo scenario
attuale, diventa difficile comprendere - aggiungono Sergo e Dal
Zovo - come l'unico impatto negativo significativo assegnato alla
realizzazione di queste opere alternative sia quello legato alla
salute pubblica. Secondo i progettisti regionali, infatti, con
l'alternativa da noi sostenuta si prospetterebbe un incremento
degli attraversamenti in zone residenziali (senza indicare il
perché, visto che verrebbero realizzati i by pass proprio per
portare fuori dai centri il traffico), la diminuzione del livello
di sicurezza stradale (e non si spiega sulla base di quale
considerazione) e l'aumento del numero di soggetti esposti alla
pressione da inquinamento atmosferico e acustico, quando poco
prima è stato assicurato il miglioramento della qualità
dell'aria".
"Se realizzare 13 chilometri di strade in aperta campagna -
concludono i consiglieri del M5S - viene considerato un
intervento che avrà un positivo impatto su territorio, aria,
clima e paesaggio, è evidente che stiamo parlando due lingue
completamente diverse".
ACON/COM/db