AMBIENTE. M5S: NUOVO IMPIANTO RIFIUTI MONFALCONE, NESSUNA SOLUZIONE
(ACON) Trieste, 19 mag - Il Gruppo 5 Stelle del Consiglio
regionale ricorda di aver espresso la loro contrarietà, già in
data 2 maggio, al nuovo impianto di trattamento dei rifiuti a
Monfalcone. Aggiungono anche di aver accolto con piacere le
parole del vertice dell'Amministrazione comunale e il parere
degli Uffici che, in due settimane, sono giunti alle loro stesse
conclusioni
Gli esponenti del M5S, in una nota, affermano anche che sarebbero
ben contenti se un parere di compatibilità urbanistica o quello
contrario di un Comune fossero sufficienti per bloccare un
impianto per la produzione di Combustibile solido secondario
(Csss) per cementifici, centrali termoelettriche e inceneritori.
Tuttavia, prosegue la nota pentastellata, ciò non basta: la
normativa, secondo loro, parla chiaro. Per ottenere quanto
desiderato, il Comune avrebbe dovuto fare approvare una variante
al piano regolatore per togliere la zona industriale da
quell'area, evitando che si insediasse un impianto di trattamento
e smaltimento di rifiuti e prevedendo una zona di servizio in
sintonia con le Terme romane. Come più volte propugnato dal M5S
di Monfalcone, viene evidenziato, con la sua azione politica in
Consiglio comunale.
Secondo i consiglieri 5 Stelle, comunque, la parola definitiva
sull'autorizzazione spetterà alla Regione e, in caso di via
libera, verrebbe riconosciuta la pubblica utilità dell'impianto.
Ben vengano, viene rimarcato, tutti i pareri contrari, compresi
quelli del Comune, che aiuteranno i tecnici regionali nella
decisione: motivo per cui la procedura non poteva passare nel
silenzio generale. Anche questa volta la decisione verrà però
scaricata sui tecnici, commenta la nota, invece di ascoltare
davvero il territorio.
L'intervento si conclude ricordando che, se non ne avessero
parlato gli stessi rappresentanti del M5S, tutto sarebbe passato
sotto silenzio. Viene quindi sostenuto il parere dei tecnici che
hanno svolto il lavoro; meno le prime dichiarazioni del Comune
che, viene infine ricordato, erano state più possibiliste sul
nuovo insediamento. Una posizione definita in linea con l'assenza
di visione per uno sviluppo del territorio che vada verso la
diversificazione economica e la tutela dell'ambiente.
ACON/COM/db