TERZO SETTORE. DA GIAU (PD): SANATORIA CARENZA EDUCATORI CREA PROBLEMI
(ACON) Trieste, 1 feb - "Il tentativo della Regione Friuli
Venezia Giulia, di porre rimedio alla forte carenza di educatori
da inserire nei servizi socioassistenziali e socioeducativi
attraverso la deroga ai titoli per accedere alla professione
stabiliti dalla legge nazionale, anziché risolvere un problema,
visto l'accoglimento da parte del Tar del ricorso
dell'associazione nazionale di categoria Apei contro la delibera
della Giunta Fedriga, ne pone un altro: non poter assumere
educatori e dover gestire quelli indebitamente assunti in questi
ultimi sei mesi".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Chiara Da Giau
(Pd), a margine della risposta all'interrogazione attraverso la
quale poneva alla Giunta la problematica sorta a fronte della
sentenza avversa del Tribunale amministrativo regionale del Fvg
sulla delibera di Giunta 1213/22 riguardante la carenza di
educatori per l'intero sistema dei servizi socioeducativi e
socioassistenziali.
"È quanto mai necessaria un'iniziativa della Regione che
coinvolga collaborativamente tutti gli attori in gioco -
sottolinea la Da Giau - così da poter garantire funzionamento e
qualità dei servizi. La conferma, data oggi dall'assessore
Riccardi, che la Regione stia cercando di rimediare alla
bocciatura della delibera valutando la richiesta di sospensiva e
confrontandosi con le altre Regioni, è positiva, ma questo arriva
dopo una delibera evidentemente affrettata vista la sentenza del
Tar che contesta la competenza della Regione nel fissare deroghe
ai requisiti della norma nazionale del 2017 che già prevedeva una
sanatoria i cui termini sono oramai conclusi".
"Con fatica - ricorda inoltre la dem - a livello nazionale si è
giunti a fare ordine nella definizione dell'educatore
professionale, stabilendo il percorso di formazione e titoli
necessari alla qualifica. Nonostante l'emergenza, derogare a quei
requisiti rischia di garantire solo di facciata i servizi, ma non
la loro qualità".
"È chiaro che vanno trovate altre strade per garantire una
maggiore offerta di queste professionalità - conclude l'esponente
del Pd - agendo sia sull'aumento dei posti disponibili nei corsi
di laurea preposti, sia sulla maggiore attrattività dal punto di
vista retributivo della professione o anche, se necessario, su
disposizioni emergenziali ma che non intacchino una doverosa
formazione e non penalizzino gli educatori a pieno titolo".
ACON/COM/rcm