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2 GIUGNO. BORDIN A VILLA MANIN: COSTITUZIONE MADRE DELL'AUTONOMIA

01.06.2023
13:51
(ACON) Trieste, 1 giu - La Costituzione non è solo la Carta fondamentale della Repubblica nata il 2 giugno di 77 anni fa, ma anche la madre di un principio che per il Friuli Venezia Giulia è vitale come l'aria, ovvero l'autonomia.

Lo ha ricordato oggi a Passariano di Codroipo Mauro Bordin, presidente del Consiglio regionale, nel corso della cerimonia organizzata dal Comune per riflettere sul significato della festa nazionale e consegnare ai neodiciottenni la legge fondante dello Stato italiano.

"Quando parliamo di autonomia - ha spiegato Bordin, rivolgendosi in particolare ai ragazzi che affollavano lo splendido giardino del cortile d'onore di Villa Manin - in genere ci troviamo di fronte persone che non hanno la vostra età, e a volte viene detto che questo tema non interessa ai giovani. Io invece, da presidente dell'Aula, vorrei nei prossimi cinque anni far conoscere proprio questo argomento alle nuove generazioni. Anche perché - ha aggiunto il presidente della massima Assemblea legislativa - quest'anno siamo a 60 anni dallo statuto di autonomia e a 50 anni dalla morte di Tiziano Tessitori: molti di voi probabilmente non l'hanno mai sentito nominare, eppure è l'uomo che creò le basi del Friuli Venezia Giulia autonomo, facendo inserire questo principio nella carta costituzionale". Un risultato nient'affatto scontato, "se è vero che ci vollero altri 15 anni prima che quell'idea si realizzasse, con lo Statuto del 1963. In tanti non compresero Tessitori, e per un lungo periodo quel principio di autonomia rimase congelato. Ma è proprio l'autonomia - ha spiegato ancora Bordin - che ci ha consentito di ricostruire il Friuli dopo il terremoto, e oggi ci dà modo di decidere sui tributi locali e su molti altri aspetti importanti della vita quotidiana".

Il presidente ha invitato i ragazzi "a leggere la Costituzione che oggi vi viene consegnata, perché dietro ogni parola c'è un significato profondo, frutto del sacrificio di tante persone negli anni della guerra". Bordin ha infine sottolineato l'importanza dell'impegno, "perché la realizzazione dei propri obiettivi dipende da tanti fattori, anche dalla fortuna a volte, ma l'unica cosa che possiamo dominare, l'unica cosa che dipende davvero da noi è l'impegno, che si può esplicare nello studio, nel lavoro, nel mondo associativo, nella politica, nel mondo militare. È anche un modo per ricordare che la società è fatta di diritti, sì, ma anche di doveri".

Alla cerimonia, condotta dal vicesindaco di Codroipo Giacomo Trevisan, hanno partecipato anche una rappresentante dei neodiciottenni, Elena Vernier, e i responsabili di tre associazioni di volontariato del territorio: Cinzia Fasci del gruppo di Protezione civile, Giancarlo Bianchini del distaccamento dei vigili del fuoco, Alessandro Maccioni del comitato della Croce Rossa italiana. Il comandante dei Lancieri di Novara, Massimo Pezzarossa, ha ricordato l'articolo della Costituzione che gli è più caro, il 52 che parla della difesa della Patria. Guido Nardini, sindaco di Codroipo, ha invece definito la Carta costituente "la bussola per la nave-Italia", concordando con Bordin sull'importanza dello studio e della rivalutazione dell'opera di Tessitori. ACON/FA



Mauro Bordin, presidente del Consiglio regionale, consegna una copia della Costituzione ai neodiciottenni
L'intervento di Mauro Bordin nel cortile d'onore di Villa Manin
L'esecuzione dell'inno nazionale: Mauro Bordin è il primo da destra, accanto al sindaco di Codroipo, Guido Nardini
Un altro momento della consegna della Costituzione ai giovani codroipesi
La platea che ha assistito alla cerimonia a Passariano di Codroipo