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DIRITTI PERSONA. PITTARO (GARANTE): CARCERI E CPR SOVRAFFOLLATI IN FVG

02.06.2023
11:11
+++Presentata relazione 2022 a Ufficio presidenza Consiglio regionale+++

(ACON) Trieste, 2 giu - Una cabina di regia per coordinare le politiche sui minori. Una maggiore attenzione al diritto di mobilità delle persone disabili. Ma anche e soprattutto interventi concreti per ridurre il cronico sovraffollamento delle strutture carcerarie, prestando poi attenzione alla "contraddizione giuridica" del Cpr di Gradisca.

Sono alcune delle proposte contenute nella relazione annuale presentata nei giorni scorsi all'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale dal Garante dei diritti della persona, Paolo Pittaro, e relative ai suoi tre ambiti di competenza che sono la funzione di garanzia per bambini e adolescenti, per le persone a rischio di discriminazione e per le persone private della libertà personale.

Nell'esposizione orale al presidente Mauro Bordin e agli altri membri dell'Up, Pittaro si è soffermato in particolare su quest'ultima funzione, affrontando anche il tema del Cpr di Gradisca al centro delle cronache recenti: "Lì c'è un problema di fondo - ha osservato il Garante - in quanto si parla di detenzione amministrativa per gli ospiti, ma se si tratta di detenzione questa non può essere amministrativa, anche se viene validata da un giudice di pace". "La struttura è retta da un ente privato - ha aggiunto Pittaro - e quando sorge qualche problema bisogna per forza chiamare i Carabinieri. Molti ospiti sono violenti, danneggiano le cose, e nessuno di loro vuole tornare in patria. Tra l'altro i rimpatri sono difficili, perché c'è bisogno di specifici protocolli con i vari Stati, e il costo del rimpatrio è enorme per lo Stato, in termini finanziari e di impiego di personale".

Quanto alle case circondariali, il Garante invita a prendere maggiore consapevolezza della grave situazione di sovraffollamento, che vede il Fvg costantemente tra le prime regioni in Italia in questa classifica. C'è poi il problema della carenza di direttori ("Solo due strutture dispongono di una persona di ruolo"), di personale educativo e di personale penitenziario, mentre qualcosa si sta muovendo sul fronte dell'edilizia. A fronte di queste criticità si chiede alla Regione di "investire in figure professionali e progetti strutturati quali agenzie di rete, operatori del territorio, psicologi penitenziari" come avvenuto in altri territori. E si propone la ripresa dei corsi professionali che erano stati interrotti durante la pandemia. Sollevata anche la questione dell'accoglienza di genitori detenuti con bambini al seguito, in quanto in tutta la regione non vi è un istituto a custodia attenuata per detenute madri.

Dopo aver ribadito "le criticità riferite all'effettività dell'azione del Garante", in virtù delle carenze di organico che "attualmente, a fronte dei pensionamenti succedutesi nel tempo, vedono solo 3 persone a supporto esclusivo dell'organismo", la relazione sviluppa una serie di proposte anche negli altri settori di competenza.

Premettendo che nel campo della tutela di bambini e adolescenti "le competenze sono in capo a molteplici soggetti, con un alto rischio di sovrapposizioni o di conflitti, e dunque di perdita di efficacia", Pittaro auspica una serie di misure tra le quali una maggiore dotazione di risorse umane e finanziarie per i Servizi sociali e sanitari, investimenti nell'area della prevenzione e della promozione, il rafforzamento dell'esperienza dei "gruppi di parola" che servono a migliorare le condizioni dei figli coinvolti nello scioglimento dell'unità familiare, interventi di sensibilizzazione e formazione sul versante dell'affido familiare. Suggerimenti arrivano anche in relazione alla gestione dei minori stranieri non accompagnati, in particolare sul fronte dell'incremento del numero di tutori volontari, oggi ancora troppo pochi sul territorio. Concretamente, il Garante propone di intervenire sul fronte dei permessi di lavoro e del rimborso delle spese sostenute per l'esercizio della funzione tutoria, sulla scorta delle previsioni di legge nazionali.

Quanto alla sua funzione anti-discriminazione, il Garante si concentra quest'anno sulla tutela delle persone con disabilità, per quanto riguarda da una parte accessibilità e diritto di mobilità, dall'altra l'incremento dei servizi scolastici di sostegno, in grado di garantire l'effettiva partecipazione e inclusione degli alunni. ACON/FA-fc



Paolo Pittaro, Garante regionale dei diritti della persona