1a Giornata regionale della restituzione dell'Onore: la fucilazione di Cercivento (1916)
Il 1° luglio 1916 fu eseguita la fucilazione di Cercivento, con la quale fu decimato un intero plotone composto da ottanta Alpini dell'8º Reggimento appartenenti alla 109ª Compagnia del Battaglione Monte Arvenis allora operante sul Monte Cellon, nei pressi del passo di Monte Croce Carnico, accusati dal proprio Comandante di Compagnia, il capitano Armando Ciofi e il suo vice tenente Pietro Pasinetti, d'insubordinazione e ribellione.
Il caporal maggiore Silvio Gaetano Ortis, 25 anni di Paluzza, il caporale Basilio Matiz, 22 anni di Timau, il caporale Giovan Battista Corradazzi 23 di Forni di Sopra e il soldato Angelo Massaro 22 di Maniago vennero uccisi all’alba del primo luglio del 1916, con la faccia rivolta al nemico, davanti al muro di cinta del cimitero di Cercivento, Udine. Gli Alpini della 109ma Compagnia del Battaglione Monte Arvenis, si erano opposti al comando del loro capitano di uscire in avanscoperta sul monte Cellon richiedendo l’ausilio dell’artiglieria e di agire di notte contestando l'ordine di attacco impartito ritenuto, a parere di molti, inutile e suicidae. Furono pertanto accusati dal proprio Comandante di Compagnia, il capitano Armando Ciofi e il suo vice tenente Pietro Pasinetti, d’insubordinazione e ribellione. In base all’articolo 114 del codice penale militare per quattro Alpini le accuse del tribunale si commutarono in condanne a morte, per altri ventinove a 145 anni di carcere complessivi e per i rimanenti militari in assoluzioni.
Il Presidente Zanin, ha ricordato il tragico evento e ha consegnato i riconoscimenti del Consiglio regionale ai discendenti dei caduti.
E' stata la prima giornata di restituzione all'onore celebrata a seguito dell'approvazione con voto unanime della legge regionale 7/2021 per ridare dignità ai soldati italiani che hanno perso la vita durante il primo conflitto mondiale attraverso esecuzioni stabilite da sentenza sommarie dei tribunali militari.
Un docufilm “Cercivento, una storia che va raccontata”, realizzato dalla Regione FVG con il Comune di Cercivento, ricostruisce la fucilazione dei 4 alpini. Il documentario é stato proiettato alla vigilia di quel 1° luglio a Paluzza.