“Antologica”
Ritratti così reali da sembrare fotografie, capaci di immortalare l’attimo di massima espressione di un volto indipendentemente se siano realizzati con il solo utilizzo del carboncino o del pastello o dell’olio su tela. Occhi che parlano, ovali che raccontano storie, che trasmettono emozioni.
Sentimenti vissuti, come quello della paternità, dell’amore per il proprio figlio, di quel primo incontro che, dopo la nascita, comincia dal tocco delle mani. Ma anche colori vivaci, architetture di paesi stranieri che dalla Carnia, da Paluzza, paese originario del padre dell’autore, ci trasportano in Spagna dove Gionatan De Conti trascorre del tempo, confrontandosi con artisti di un certo calibro.
Un percorso che inizia dalle nostre montagne, legato a un valore come quello della famiglia e delle proprie radici, e che prosegue con pennellate di sperimentazioni senza confini e che approda sulle pareti del Consiglio regionale per aprire una nuova finestra sul mondo e sugli artisti emergenti di casa nostra.
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Gionatan De Conti nasce a Rimini nel 1983 e qualche anno dopo si trasferisce con la famiglia a Paluzza, città natale di suo padre.
Ancora adolescente intraprende un viaggio di alcuni mesi in Spagna, dove raggiunge lo zio pittore, colui che lo guida alla scoperta del mondo artistico e con il quale collabora tuttora. Qui entra in contatto con artisti celebri dell’accademia d’arte di Granada ed ha la possibilità di dipingere nei famosi giardini dell’Alhambra.
De Conti si forma frequentando l’istituto d’arte di Udine, il liceo artistico “Serpieri” di Rimini e l’accademia di Belle arti di Venezia, città quest’ultima dove vive un periodo fondamentale per la sua crescita culturale e professionale, trovandosi immerso in una realtà artistica senza eguali.
Durante i suoi viaggi, in Italia ed all’estero, trova molta ispirazione attraverso lo studio di modelle dal vero e la possibilità di visitare mostre di grandi talenti del passato, imparando, attraverso guide sapienti, a ricreare luci, atmosfere ed architetture dai caratteri esotici utilizzando la tecnica ad olio.
L’artista al momento è impegnato nella realizzazione di pannelli di media e grande dimensione con tecniche miste su soggetti di stampo figurativo, dove il realismo viene messo in secondo piano per lasciare spazio a movimenti gestuali che creano vibrazioni inaspettate.
La sua pittura si presenta solida e corposa, prediligendo una pennellata sicura di medio e pieno impasto, eredità di grandi maestri del passato quali Tiziano Vecellio, Velasquez e Edouard Manet, dai quali trae continuamente ispirazione per affrontare temi e soggetti contemporanei.
L’artista, che ama sperimentare, negli anni più recenti si è avvicinato anche alla scultura con l’uso di ferro, rame, gesso, legno e pietra, lavorando come designer d’arredo.
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Inaugurazione: lunedì 3 ottobre 2022