Il Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia è intervenuto al dibattito sulla Conferenza sul Futuro dell’Europa con il Presidente emerito del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, organizzato in seno al Comitato Europeo delle Regioni.
A parere del Presidente dell’assemblea legislativa del FVG, vi sono due aspetti da tenere in massima considerazione. In primo luogo, l’UE deve essere un vero ombrello della sussidiarietà, attraverso la valorizzazione e il rafforzamento del ruolo del CdR, che deve essere sempre più incisivo nel contesto delle istituzioni comuni. In seno al Comitato delle Regioni, infatti, siedono rappresentanti eletti su base locale dai cittadini, e dunque particolarmente capaci di interpretare la reale volontà delle comunità regionali e locali. È essenziale che il CdR operi come portavoce di una sussidiarietà effettiva, affinché le istituzioni di Bruxelles guardino meno agli Stati nazionali e più alle Regioni e ai territori, su cui si fonda l’Europa.
Solo così i cittadini si sentiranno davvero rappresentati dai propri eletti, e quindi parte attiva dell’Europa, superando quel deficit democratico e quella lontananza troppo spesso percepita nei confronti dell’UE.
Il secondo aspetto è che l’Europa deve essere un player su scala globale, in particolare con riferimento a temi fondamentali quali l’economia di mercato, l’ambiente, il clima, l’energia, la difesa, il controllo ragionevole dei flussi migratori, il lavoro. A tal fine, perché l’UE sia credibile, è necessario che il Parlamento Europeo, che attraverso l’elezione degli Europarlamentari, è espressione diretta dei territori, sia dotato di funzione legislativa sostanziale.
