Giornata regionale della restituzione dell'Onore.
Il Consiglio regionale nel 2021 ha approvato all’unanimità la legge regionale 7/2021 "per la riabilitazione storica attraverso la restituzione dell’onore dei soldati nati o caduti nel territorio dell’attuale Regione Friuli Venezia Giulia appartenenti alle Forze armate italiane condannati alla fucilazione dai tribunali militari di guerra nel corso della Prima Guerra mondiale".
La legge è stata il frutto di una mobilitazione iniziata molti anni fa nella piccola comunità di Cercivento per ricordare i quattro alpini fucilati il 1° luglio del 1916 in quel Comune: Il caporal maggiore Silvio Gaetano Ortis, 25 anni di Paluzza, il caporale Basilio Matiz, 22 anni di Timau, il caporale Giovan Battista Corradazzi 23 di Forni di Sopra e il soldato Angelo Massaro 22 di Maniago vennero uccisi all’alba del primo luglio del 1916, con la faccia rivolta al nemico, davanti al muro di cinta del cimitero di Cercivento, Udine. Gli Alpini della 109ma Compagnia del Battaglione Monte Arvenis, si erano opposti al comando del loro capitano di uscire in avanscoperta sul monte Cellon richiedendo l’ausilio dell’artiglieria e di agire di notte contestando l'ordine di attacco impartito ritenuto, a parere di molti, inutile e suicida. Furono accusati d’insubordinazione e ribellione. In base all’articolo 114 del codice penale militare per quattro Alpini le accuse del tribunale si commutarono in condanne a morte, per altri ventinove a 145 anni di carcere complessivi e per i rimanenti militari in assoluzioni.
La legge ha istituito una “Giornata regionale della restituzione dell’onore” da celebrare appunto il 1° luglio di ogni anno, e al tempo stesso ha dato vita a una "Consulta storica sulle fucilazioni e decimazioni per l’esempio" (nominata su indicazione delle Università di Udine e Trieste e della Presidenza del Consiglio regionale) volta ad approfondire la conoscenza di questi temi e a promuoverne la memoria.