Mostra "NO-WAY NO-UEI"
La rassegna espone le opere dei giovani, di età compresa tra i 16 ed i 30 anni, affetti dalla sindrome autistica, che frequentano l’Atelier d’arte No Way-No Uei, un ampio spazio laboratoriale e di aggregazione culturale del centro polifunzionale Home Special Home, inserito nel contesto della Fondazione Progettoautismo FVG, nata inizialmente come Associazione nel 2006 a Tavagnacco. Il nome dell’Atelier nasce da un’espressione che uno dei ragazzi ripeteva spesso quando non voleva fare qualcosa: “No way!”. Un’esclamazione che in inglese significa “impossibile” e che, per assonanza, ricorda anche il friulano “no uei”, che significa “non voglio”.
L’Atelier è suddiviso in tre laboratori: grafico-pittorico, musivo e tessile. In questo ampio spazio i ragazzi possono sperimentare la bellezza dell’arte, esprimendo la propria creatività, attraverso la realizzazione di opere individuali e collettive.
E’ un luogo dove l’imprevisto è un dono e l’errore un maestro. E’ il simbolo dell’impossibile che diventa possibile, del riscatto sociale delle persone con autismo, del valore umano della diversità e di un progetto di vita mutante e inclusivo.
Sotto la guida di artiste sensibili ed esperte di ciascun settore, ogni giorno i ragazzi trovano nuove forme espressive e strumenti di ricerca, che li aiutano ad esprimere il loro modo unico di vedere il mondo.
Un metodo di lavoro innovativo permette di stimolare i talenti nascosti e consentire, anche alle personalità più difficili, di avvicinarsi, riappropriarsi e specializzarsi in diverse tipologie di attività artistiche .
In questo modo si crea una sinergia fra arte e autismo, che propone un’idea nuova della persona con disabilità, come portatrice di capacità, fonte di ispirazione ed energia positiva e non solo come persona da aiutare.
I ragazzi con difficoltà comportamentali, progressivamente coinvolti nelle attività artistiche, realizzano opere di inestimabile valore, che restituiscono dignità personale e rafforzano la percezione di sé. L’obiettivo è sempre quello di ritrovare sé stessi e, di conseguenza, aprire un dialogo autentico con il mondo.
La bellezza che ne emerge è un fattore secondario, è quello che resta del processo creativo avvenuto.
Così le opere rimangono e ci parlano di un mondo diverso, in cui realtà e rappresentazione si mescolano, trovando la propria
voce.
Inaugurazione: martedì 1 luglio, ore 14.00 (nella pausa della seduta antimeridiana dell'Assemblea), presso la Sala dei Passi Perduti del Consiglio regionale.