Autonomia speciale della regione e riforme costituzionali
In primo luogo, la riforma della parte II della Costituzione, da poco approvata in via definitiva dal Parlamento e sulla quale si svolgerà in autunno il referendum confermativo, mira al superamento del bicameralismo perfetto e introduce un sistema di elezione e funzioni completamente nuovi del Senato della Repubblica, un diverso riparto della funzione legislativa tra Stato e Regioni ordinarie e ad una nuova articolazione della enti territoriali della Repubblica con l'abolizione delle Province; a tale processo di riforma costituzionale si collega la riforma delle legge elettorale della Camera, varata dal Parlamento nel 2015 per superare le censure della Corte costituzionale.
In secondo luogo la revisione dello statuto speciale del Friuli Venezia Giulia, che si svilupperà, presumibilmente, in più fasi: la prima con la modifica dello statuto speciale, su iniziativa del Consiglio regionale, per l'abolizione delle province della Regione, già approvata in prima deliberazione dai due rami del Parlamento; una seconda fase, per la disciplina del procedimento di revisione e di attuazione degli statuti speciali, declinando il principio dell'intesa previsto, tra l'altro, dalla riforma costituzionale in itinere, in modo sostanzialmente uniforme per le autonomie speciali; infine una fase di più ampia revisione dello statuto sulla base della previa intesa tra lo Stato e la Regione.
Il Consiglio regionale intende svolgere un ruolo attivo in questi processi di riforma istituzionale, che vedono coinvolti molteplici attori politico-istituzionali (Parlamento e Governo nazionale, Governo regionale, Commissione paritetica, Conferenze dei Presidenti della Giunte e delle Assemblee).
A tal fine in seno alla V Commissione permanente del Consiglio regionale, è stata istituita nella seduta del 9 aprile 2015, ai sensi dell'articolo 30 del Regolamento interno, la Sottocommissione 'Autonomia speciale della Regione e riforme costituzionali'. Fra i compiti della Sottocommissione rientrano il monitoraggio dell'iter parlamentare delle riforme costituzionali e l'esame dell'impatto delle stesse sull'autonomia speciale della Regione, al fine di valutare le iniziative politiche opportune per valorizzare l'autonomia speciale del Friuli Venezia Giulia nel nuovo scenario istituzionale.