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Terza ripartenza del Friuli Venezia Giulia

Approvata all’unanimità dal Consiglio regionale con Deliberazione n. 86 la Risoluzione per la terza ripartenza del Friuli Venezia Giulia, con riferimento al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

 

Il 25 marzo scorso, a seguito dell’approvazione all’unanimità da parte dell'Aula della Mozione n. 203, del 10 dicembre 2020, si è insediato il “Tavolo per la terza ripartenza”, così definito per evidenziare la necessità di far ripartire il sistema economico-produttivo e sociale regionale, per la terza volta, dopo la fine della II guerra mondiale e dopo il terremoto del 1976.

Il Tavolo, composto dai Presidenti dei Gruppi consiliari e integrato dai Presidenti delle Commissioni e del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione, con la partecipazione de Presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, dell’Assessore alle finanze Barbara Zilli e dell’Assessore delegato ai rapporti con il Consiglio regionale Pierpaolo Roberti, ha avuto il compito di esaminare le linee di indirizzo strategiche della Giunta regionale definite nell’ambito del contributo regionale al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e, a seguito del confronto con i rappresentanti dell’Esecutivo nelle Commissioni di merito, a seguito delle audizioni dei Parlamentari nazionali e dei deputati eletti all’Europarlamento, sentiti altresì i Gruppi consiliari, definire alcune priorità nelle politiche da perseguire sia per l’utilizzo delle risorse messe in campo dalla UE con il Recovery Plan for Europe, sia per il rilancio e la ripartenza del Sistema economico e sociale della regione dopo l’emergenza pandemica.

Dai lavori svolti, in particolare dai contributi dei Gruppi consiliari e dalle relazioni delle Commissioni consiliari, nelle quali è avvenuto un confronto sulle priorità e gli indirizzi strategici traguardati dalla Giunta regionale, nella prospettiva della ripartenza, è emerso un quadro diversificato di proposte, anche molto concrete, e visioni della società regionale, chiamata a rigenerarsi dalle ceneri di questa emergenza sanitaria attraverso un nuovo modello di sviluppo economico e sociale, un modello che affonda le radici nelle catene del valore del sistema produttivo regionale, nella tradizione del manifatturiero regionale, nella specializzazione dei Distretti industriali, nelle specificità territoriali come il porto di Trieste e le infrastrutture logistiche, che servono da supporto e piattaforma di collegamento con i principali corridoi trans-europei, nelle eccellenze scientifiche della regione a servizio della digitalizzazione, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico.

La digitalizzazione in particolare è il processo chiamato a servire scopi di tipo economico produttivo, migliorando le procedure e semplificando gli adempimenti, e socio assistenziale, connettendo aree in via di de-popolamento, come le aree interne del territorio regionale e del territorio montano in particolare. Dal confronto è emersa infine una forte tensione al rispetto delle tematiche ambientali con l’avvio di progetti volti alla rigenerazione urbana da un lato e alla transizione verso l’utilizzo di fonti rinnovabili e combustibili carbon free dall’altro.

La proposta di Risoluzione, svolte alcune premesse di contesto, richiamato in particolare il Programma Next Generation EU (NGUE), il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza istituito con il regolamento (UE) 2021/242, il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza nazionali (PNRR) trasmesso dal Governo alle Camere il 25 aprile scorso e che dovrà essere presentato alla Commissione UE entro il 30 aprile 2021, individua alcuni obiettivi generali per la ripartenza tra cui la promozione della tutela ambientale, lo sviluppo sostenibile, il contrasto al cambiamento climatico e la neutralità carbonica, il contrasto al calo demografico, l’attrazione dei talenti il benessere sociale ed economico dei cittadini. Accanto all’individuazione dei suddetti obiettivi la proposta definisce sei macro aree di intervento, Sistema territoriale, Filiere produttive e Catene del valore, Accelerazione tecnologica, Transizione verde, Salute a loro volta declinate in 21 proposte di indirizzo.

 

Approfondimenti 

Dossier con delibera, contributi dei gruppi consiliari, sedute di commissione, audizioni dei parlamentari

 

Segreteria generale del Consiglio regionale

Pubblicazione a cura della Struttura stabile Comunicazione istituzionale del Servizio Comunicazione e informazione

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