Sede

Il palazzo del Consiglio regionale

Il progetto

La sede dell'Assemblea regionale, sito in piazza Oberdan n. 6 a Trieste, fu realizzato poco prima dell'inizio della seconda guerra mondiale sulla base di un progetto dell'architetto triestino Umberto Nordio.

Detto progetto interessava anche il piazzale che congiunge piazza Oberdan alla piazza antistante il Tribunale (quest'ultimo ad opera del padre, l'architetto Enrico Nordio), e fu in parte accantonato sino alla fine degli anni Cinquanta, quando la RAI decise di stabilire la sua sede regionale nell'area delimitata dalle vie Giustiniano e Fabio Severo.

La sede provvisoria

Per otto anni - a cominciare dalla prima seduta svoltasi il 26 maggio 1964 - i lavori del Consiglio trovarono ospitalità nell'aula consiliare del Municipio di Trieste, mentre Uffici e Servizi furono collocati nel palazzo Modello di piazza Unità d'Italia. Verificata l'impossibilità di reperire un edificio adatto nella zona della città denominata borgo teresiano e dovendo rispondere ad esigenze di accessibilità e rappresentanza, la Regione individuò nel palazzo di piazza Oberdan, una volta lasciato libero dal Centro Internazionale di Fisica Teorica della AIEA, la sede più appropriata per il suo Organo legislativo.

Il restauro

I lavori di restauro e adattamento furono affidati all'architetto Nordio che così poté riprendere in mano il suo vecchio progetto. Egli volle con sé l'architetto Aldo Cervi al quale si deve la sede RAI. Le precarie condizioni di salute di entrambi i professionisti triestini resero in seguito necessario l'intervento di due architetti veneziani, Giorgio Bellavitis e Nani Valle, che diedero all'opera un'evidente impronta personale, risultato di esperienze molto diverse tra loro per età e formazione.

L'aula consiliare ed i locali di rappresentanza

L'aula del Consiglio regionale, collocata al primo piano, è da sempre considerata il corpo di congiunzione, in posizione baricentrica, per gli uffici funzionalmente interessati ai lavori dell'Assemblea. Vanta una superficie di circa 400 metri quadrati e ospita 74 seggi. La galleria, invece, è suddivisa in tre settori, riservati alle autorità, al pubblico e ai giornalisti.

Uno spazio di pertinenza dell'emiciclo, detto sala dei passi perduti, accoglie i Consiglieri durante le interruzioni dei lavori assembleari e collega l'aula stessa agli uffici di rappresentanza e alle sale delle Commissioni legislative. Si tratta di tre locali identificati con il colore dominante con cui sono state tinte le pareti e scelti gli arredi: sala gialla, sala verde e sala azzurra.

Nei piani superiori dell'edificio si trovano varie stanze: alcune sono di rappresentanza - quelle del Presidente del Consiglio e dei Consiglieri - altre sono state adibite a uffici e archivi.

L'inaugurazione

L'inaugurazione ufficiale della sede del Consiglio regionale fu tenuta il 5 ottobre 1972 dall'allora Presidente della Repubblica, Giovanni Leone.

Il mosaico

Nel 2002, nell'ingresso principale del palazzo è stato inserito un mosaico a pavimento realizzato da Sergio Pasto che, ispirandosi alla prestigiosa scuola spilimberghese, ha dato concretezza a un disegno del pittore Arrigo Poz.

Con tale opera, si è inteso ritrarre una regione che, uscendo dai confini territoriali, guardasse all'Europa - rappresentata dalle 12 stelle simbolo dell'Unione  - valorizzando nel contempo le proprie caratteristiche di terra che parte dal mare e, attraverso la pianura e la collina, arriva sino alle Alpi.

La superficie complessiva del mosaico è di 22 metri quadrati.