L'arte e la cultura

L'arte e la cultura

La sede del Consiglio regionale apre le porte all'arte, ospitando esposizioni temporanee visitabili anche dai cittadini presso gli spazi attigui all'aula consiliare.

Oltre alle tradizionali mostre pittoriche, recentemente si sono aggiunte le esposizioni di artigianato artistico e le rassegne fotografiche riguardanti temi d'interesse generale.

Di seguito sono segnalate le mostre allestite dal 1999 ad oggi.

Friuli 1976 - 2016: dalla ricostruzione a un nuovo modello di sviluppo

 

friuliIl progetto espositivo, a carattere itinerante, ha previsto il riallestimento delle diverse rassegne in vari centri del Friuli Venezia Giulia:

- a Gemona 'Prima le fabbriche... - La ricostruzione del tessuto industriale nel Gemonese'
- a Lestans di Sequals 'Terremoto e ricostruzione nella pedemontana pordenonese'
- a Tarcento 'La solidarietà e la ricostruzione nelle Valli del Torre'

Claudio Saccari. Antologica. Mostra di fotografia

Palazzo del Consiglio regionale, 15 dicembre 2014 – 31 gennaio 2015

17... Gli spazi espositivi dei passi perduti, al primo piano della sede consiliare, ospitano la mostra antologica dedicata al mezzo secolo di fotografia dell'artista triestino Claudio Saccari.

Una selezione di immagini in bianco e nero e a colori articolata in più sezioni, dalle quali emerge il cruciale passaggio dal mezzo analogico a quello digitale e che mostrano l'evolversi dello stile dell'artista da un linguaggio narrativo ad uno surreale, fino al limitare dell'astrazione.

Venti opere costituiscono una sezione tematica a se stante sulla Grande Guerra e intitolata “Sentieri della Memoria”.

Claudio Saccari è nato a Trieste, dove vive e opera. Ha iniziato a fotografare nel 1964 e ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali. Giornalista e pubblicista dal 1976, ha collaborato a riviste e quotidiani di prestigio. Le sue fotografie sono state pubblicate su Israel Forum, Panorama, Imagen y Sonido, Turismo e Oggi. Ha esposto in sedi quali i saloni internazionali di Bordeaux, Praga, Reus e Belgrado e all'Ufficio di Collegamento della Regione FVG a Bruxelles. E' stato insignito di numerosi primi premi e importanti riconoscimenti.

Mostra curata dall'arch. Marianna Accerboni.

Riccardo Giovanni Patriarca ...sogni di bellezza in espansione

Palazzo del Consiglio regionale, 28 ottobre - 5 dicembre 2014

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Ha iniziato dipingendo ad olio, acquerelli e pastelli, sfumature pure di colore, ma è l’incisione che soddisfa pienamente il suo curioso spirito sperimentale. Non adopera quasi mai un solo procedimento, ma combina tra loro più tecniche calcografiche, matrici e stampe hanno dunque carattere unico ed irripetibile. Le tirature (…) sono sempre limitate; ogni stampa o monotipo si può considerare un pezzo unico, poiché l’artista usa diversificare sempre i colori e ogni matrice ha più stati. (…) L’abilità tecnica sembra quasi uno schermo alzato a difesa delle sue emozioni, da cui la sua pittura trae comunque sempre origine. Il paesaggio del Friuli, estremamente mutevole, gli suggerisce impressioni, visive e spirituali, gli permette di intuire quella “Bellezza” che, romanticamente sublime, è per lui il riflesso «di Colui che tutto pervade con un frammento di Sé». E’ nella ricerca della Bellezza, in cui si esprime l’essenza di Dio, che l’artista si sforza di riconoscere da solo, con i suoi dipinti, senza intermediari con una sua personale «ricerca spirituale».

(Gabriella Bucco, Il Friuli nelle incisioni di Riccardo Giovanni Patriarca, Tiere Furlane – Terra Friulana, Aprile 2012, Anno 4, N. 1)

Giovanni Pacor. Tutto forma ed è formato da tutto.

Palazzo del Consiglio regionale, 1 - 31 ottobre 2014

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"Pacor approccia la materia e lascia che le dita si facciano guidare da un altro mondo: quello surreale". Così il critico Diego Collavini che, nella sua presentazione, continua: “l’immaginazione spesso induce alla deformazione delle figure che conosciamo, per inventarne di altre, forse ancor più audaci. La plasticità della materia, sommata all’abilità del fare, permette ogni mutazione dell’immagine e questa trova una sua identità nell’essere ri-percepita dallo spettatore, poiché la modificazione della scultura non appartiene all’osservatore (che semmai la subisce) ma all’artista che la genera secondo la sua personalità, secondo le sue percezioni, ma soprattutto ne dà una consistenza materiale: la forma dell’essere”.

Giovanni Pacor è nato a Staranzano il 10 aprile 1943. Ha studiato nell'Istituto Statale d'Arte di Gorizia avendo come primi maestri Dino Basaldella, Agostino Piazza e Mario Sartori. Si è diplomato, seguendo anche dei corsi di tecnica d'affresco, nell'Istituto d'Arte di Venezia.

Trasferitosi a Milano, ha frequentato l'accademia di Brera ed ha operato nel settore artistico e della comunicazione visiva. Nel capoluogo lombardo è entrato in sodalizio con Ennio Finzi e Luciano Spessot, e con essi ha formato a Sanremo lo Studio Klipper per la progettazione e l'esecuzione di decorazione d'interni, di pittura e di scultura a livello internazionale. Rientrato nella città d'origine all'inizio degli anni settanta, ha continuato a tenere proficui contatti con l'ambiente della cultura e della committenza milanese ed ha fissato il suo studio a Staranzano, dedicandosi alla decorazione,anche navale.Pratica il disegno,la scultura,la ceramica e la pittura. Vive e lavora a Staranzano (Gorizia).

(biografia da artebisiacca.it)

Umberto Radivo. Il mio mondo in miniatura

Palazzo del Consiglio regionale, 26 giugno - 31 luglio 2014

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Delle opere esposte (tra cui spicca un plastico della nativa Pirano) risalta la perfezione della ricostruzione sin nei dettagli che permettono agli stessi triestini di realizzare quanto siano belli e unici i palazzi della loro città, tra cui le chiese e i luoghi di culto delle molte comunità religiose storicamente presenti a Trieste.

Giovanissimo, Umberto Radivo si dedicò al modellismo navale, per poi passare, nell'età più matura, a riprodurre palazzi, chiese e castelli, non lesinando nelle dimensioni, in alcuni casi davvero notevoli. Per motivi di salute, abbandonò questo suo hobby nel 2013.

Giuseppe Zigaina - Paesaggio come anatomia l’incisione: 1965-2014

Palazzo del Consiglio regionale, 2 aprile - 6 maggio 2014

21PAESAGGIO COME ANATOMIA L’INCISIONE: 1965-2014... Ha preso avvio il giorno del compleanno del Maestro, l’omaggio a Giuseppe Zigaina, nato nel 1924 a Cervignano del Friuli, attraverso la prima di una serie di mostre programmate in Friuli Venezia Giulia, allestita nella sede del Consiglio regionale.

La mostra propone un'antologia del lavoro grafico dell’artista attraverso una selezione di circa 60 brani calcografici che ripercorrono la storia inventiva e tecnica di questo grande autore dell’incisione contemporanea internazionale.

L’esposizione considera la produzione che meglio insiste sul rapporto con l’Origine attraverso i temi legati al territorio, alla laguna, al colle di Redipuglia e al Padre dell’autore, più volte soggetto della riflessione artistica e umana di Zigaina.

E' posta quindi l'attenzione sull’aspetto tecnico, tenendo in considerazione le diverse modalità operative utilizzate dall’autore nell’elaborazione del suo inconfondibile linguaggio presentando opere in acquaforte su lastre di piombo e zinco, quindi brani in acquatinta, spesso unita all’acquaforte.

Sono inoltre esposti alcuni esempi dell’opera grafica risultante dall’assemblaggio di più lastre a creare tirature testimoni della fase più sperimentale dell’attività dell’artista.

Tra le opere presenti: Dal colle di Redipuglia del 1968, Farfalla che depone le uova (1972), La farfalla del 4 novembre (1975), Uccello nell’erba (1977), Il 4 novembre a Redipuglia (1978), Il Viaggiatore notturno, Paesaggio come anatomia, Mio padre in sogno (1980), L’insetto sulla laguna (1981), Verso la laguna (1982), Astronave sulla laguna (1983), Mio padre l’ariete (1984), Mio padre tra i girasoli (1985), La sera nel vigneto (1986), la recentissima opera Mio padre in sogno, del 2014.

Il progetto espositivo prevede future tappe a Cervignano del Friuli, luogo d’origine di Zigaina e presso la Stamperia d’arte Albicocco, stampatore del maestro, a Udine.

Catalo in mostra

Vajont. Paesaggio e architettura a cinquant’anni dal disastro

Consiglio regionale, 25 febbraio – 28 marzo 2014

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... Gli spazi espositivi dei passi perduti, al primo piano della sede consiliare, ospitano la mostra fotografica curata dalla Soprintendenza dei beni culturali e architettonici del Friuli Venezia Giulia in occasione dei 50 anni dalla tragedia del Vajont.

L’esposizione, inaugurata a Erto, nella sede storica del Municipio, nell’ambito della manifestazione “Arte in fiera nelle Dolomiti 2013”, illustra il paesaggio e i beni culturali delle zone colpite quali testimonianze del prima, contribuendo a riallacciare i fili della memoria e suscitando grande interesse per l'originale visione degli abitati colpiti, la sera del 9 ottobre 1963, dall'“onda della morte”, così chiamata dalla cronaca dei giorni successivi, in particolar modo i centri di Erto e Casso (PN).

Già allestita a Palmanova, nella Polveriera napoleonica di contrada Garzoni, dopo la tappa in Consiglio regionale la mostra sarà ospitata in alcune Amministrazioni comunali della regione.

Emozioni. Giusybi

Sede di rappresentanza della Regione in Pordenone - Piazza Ospedale Vecchio, 11 18 gennaio - 1 marzo 2014

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"GiusyBi" è nata a Basilea (Svizzera) e ha iniziato a dipingere da autodidatta a seguito di una passione nata fin dalla giovinezza, traendo ispirazione dalla costante frequentazione del "Goetheanum", monumentale edificio progettato da Rudolf Steiner a Dornach, nelle vicinanze di Basilea, definito "edificio vivente posto all'interno di un corpo plastico", la cui struttura si presenta come un vero e proprio libro nel quale si materializza il pensiero del filosofo.

In seguito, l'artista si appassiona anche alla musica e al teatro organizzando eventi, senza mai abbandonare la pittura che rappresenta il suo principale veicolo espressivo. Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali; si è distinta in rassegne nazionali ed estere nel Triveneto, Emilia Romagna, Udine, Milano e alla Biennale Internazionale di Palermo. Segnalata al premio "Le Marais" presso la Galleria Thuillier di Parigi, ove ha esposto la sua opera "Le danzatrici". Le sue opere figurano in raccolte pubbliche e private e sono state più volte recensite da prestigiose riviste d'arte contemporanea.