L'arte e la cultura
L'arte e la cultura
La sede del Consiglio regionale apre le porte all'arte, ospitando esposizioni temporanee visitabili anche dai cittadini presso gli spazi attigui all'aula consiliare.
Oltre alle tradizionali mostre pittoriche, recentemente si sono aggiunte le esposizioni di artigianato artistico e le rassegne fotografiche riguardanti temi d'interesse generale.
Di seguito sono segnalate le mostre allestite dal 1999 ad oggi.
Presepi in Villa - rassegna dell'arte presepiale in Friuli Venezia Giulia
Palazzo del Consiglio regionale, 16 dicembre 2015 - 10 gennaio 2016
Presepi in Villa - Rassegna dell'Arte Presepiale in Friuli Venezia Giulia
... In parallelo alla Rassegna d'Arte Presepiale allestita a Villa Manin di Passariano, la sede consiliare ha ospitato fino al 10 gennaio 2016 una selezione di opere di presepi artistici nell'ambito della rassegna 'Giro presepi'.
Giunta alla settima edizione, l'iniziativa del Comitato Regionale del Friuli Venezia Giulia dell'Unione Nazionale delle Pro Loco d'Italia è stata organizzata con il sostegno e la collaborazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Presidenza del Consiglio regionale, della Fondazione CRUP, dell'Azienda Speciale Villa Manin, della Banca Popolare di Cividale e della Società Filologica Friulana.
Il percorso della mostra si è sviluppato nelle quattro Province della regione ed ha coinvolto, con un concorso tematico, le scuole primarie e dell'infanzia aderenti all'iniziativa.
Catalogo in mostra.
Le parole della cultura
Palazzo del Consiglio regionale, 16 dicembre 2015 - 29 gennaio 2016
Negli spazi antistanti i passi perduti, al primo piano del palazzo consiliare, è stata allestita la mostra 'Le parole della cultura', organizzata dal Consiglio regionale e dall'Istituto regionale per il patrimonio culturale (Ipac).
La mostra ha proposto al visitatore `un lemmario, una nuvola di parole che rappresentano, suggeriscono, evocano il patrimonio culturale¿ sono le parole degli ambiti di lavoro, delle attività, dei progetti, delle ricerche, degli interventi di documentazione, promozione, disseminazione condotti incessantemente dal Centro Regionale di Catalogazione e Restauro dei beni culturali nel corso della sua quarantennale attività e passati, come il testimone di una lunga staffetta, all'Istituto Regionale per il Patrimonio Culturale che li rilancia in una prospettiva più ampia e con finalità ancora più ambiziose.' (dal catalogo della mostra)
Mostra e catalogo a cura dell'Istituto Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia, IPAC, di Villa Manin di Passariano.
Arsia città mineraria - Raša rudarski grad
Palazzo del Consiglio regionale, 1 - 25 febbraio 2016
Arsia città mineraria - Raša Rudarski Grad... Gli spazi espositivi dei passi perduti, al primo piano della sede consiliare, hanno ospitato la mostra fotografica accompagnata da approfondimento storico dedicata alla nascita della città istriana mineraria di Arsia, oggi in Croazia.
"Un'esperienza urbanistica di una città progettata dall'architetto triestino Gustavo F. Pulitzer, uno dei più importanti poli minerari di lignite dell'Arsa nell'era di Mussolini, senza dimenticare la terribile tragedia che si verificò ad Arsia il 28 febbraio del 1940 in seguito a uno scoppio quando centinaia di minatori persero la vita" (dall'invito).
Mostra e catalogo a cura del Consiglio regionale.
Loris Agosto, David Marinotto - vibrazioni cromatiche della materia
Palazzo del Consiglio regionale, 18 novembre - 13 dicembre 2015
Loris Agosto, David Marinotto - Vibrazioni cromatiche della materia... In mostra negli spazi antistanti i passi perduti, al primo piano del palazzo consiliare, una selezione di opere di Loris Agosto, pittore, e di David Marinotto, scultore.
Due artisti che "si muovono tra storia dell'arte e ricerca, tra percorsi già sperimentati e nuovi orizzonti espressivi. Nelle loro opere, infatti, troviamo alcuni componenti linguistici che non possono non riferirsi alle esperienze passate, e questo ci induce a una lettura che vuole evidenziare la continuità della ricerca artistica friulana, e, nel contempo, da questa far emergere gli elementi spiccatamente individuali e personali della loro creatività.
Se uno appare sgargiante e irruento nella pittura, l'altro, nelle sculture, esprime un atteggiamento silenzioso e riflessivo. Due concezioni artistiche che, proprio per la loro distanza, si manifestano quasi complementari, poiché nell'alternanza dell'irruenza pittorica di Agosto si inserisce la progettualità tutta formale di Marinotto così non possiamo non osservare come alla scala tonale brillante della pittura, si alterna una monotonalità cromatica vibrante della superficie scultorea; oppure rilevare come il colorismo di Agosto nasca da un contatto diretto con le proprie esperienze quotidiane, mente le figure di Marinotto ripercorrono un formalismo razionale aniconico."
(Diego A. Collovini, dal catalogo della mostra)
Loris Agosto nasce a Udine. Autodidatta, si oppone agli schemi della pittura di moda, passando attraverso diverse esperienze approdate negli anni `90 ad una personalissima ricerca, unica nel suo stile, che si sviluppa nell'idea della compressione e distensione della tela, che viene chiamata alla fine del lavoro Tela Aggomitolata. Lavora immerso nelle colline del Friuli a Sedilis di Tarcento. Il suo studio-laboratorio è luogo d'incontro, confronto e discussione per progettazioni di eventi e manifestazioni artistiche. Ha elaborato e curato installazioni artistiche, scenografie teatrali, copertine di CD, manifesti e organizzato numerose attività culturali in vari campi. Ha collaborato per molti anni nello studio dello scultore Luciano Ceschia. È laureato con lode in Scienze Politiche, all'Università degli Studi di Trieste.
David Marinotto è nato a Venezia nel 1967, vive ed opera tra Vicenza e Gorizia. Si è diplomato all'Accademia di Belle Arti di Venezia, allievo del Maestro Giancarlo Franco Tramontin. Dal 1986 espone in mostre collettive e personali, partecipando a diversi concorsi di Scultura nazionali e internazionali. Impegnato come docente di Scultura all'Accademia di Belle Arti di Venezia, lo è stato anche all'Accademia di Frosinone, di Lecce e Brera a Milano. Nel 1992 è risultato vincitore della seconda edizione Omaggio ad Alberto Viani, a Mestre. Nel 1995 ha vinto il 1° premio di Scultura al 6° Festival Des Arts, a Beaulieu Sur Mer, Nice (Francia).
Nel 2000 vince il 1° premio di Scultura al concorso Ruga Giuffa a Venezia. Nel 2002 una sua scultura viene selezionata per la realizzazione del Percorso di Scultura nella città di Portogruaro e nel 2007 vince un premio alla 2° edizione Scultura da interno a Carrara.
Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private, nazionali e internazionali tra le quali il Museo d'Arte contemporanea di Marmande in Francia, il palazzo municipale di Ejea de Los Caballeros in Spagna, la biblioteca civica di Fossano (Cuneo), la Fondazione Civica Raccolta di Grafica Contemporanea si Salò (Brescia) e il museo d'Arte italiana a Durres in Albania.
Catalogo in mostra.
Claudio Tuti, istanti visivi. mostra di fotografia
Palazzo del Consiglio regionale, 27 ottobre - 22 novembre 2015
... Il Palazzo del Consiglio regionale apre le porte al Trieste Photo Days 2015, festival internazionale della Fotografia, accogliendo nei propri spazi espositivi una selezione di scatti di Claudio Tuti sul tema 'Street photography: istanti visivi', proposto quest'anno da T.P.D. 2015.
`Le immagini di Claudio Tuti, realizzate nel suo girovagare per il mondo, colgono la realtà di un momento decisivo, sintetizzano un modo di riorganizzare la propria percezione visiva con straordinaria naturalezza rendendo l'apparecchio fotografico lo strumento dell'intuizione e della spontaneità. (') Le sue immagini sembrano sostenere che sono le persone e le vite che incontriamo a rendere vitale, appassionante, e sempre nuovo il nostro cammino.' (Giancarlo Torresani, dal catalogo della mostra)
Claudio Tuti nasce a Gemona del Friuli nel 1953 e ancora ventenne, nei primi anni '70, si accosta alla pittura. Negli anni dell'immediato post-terremoto si costituisce il Gruppo Fotografico Gemonese, al quale Claudio quasi da subito si affianca e del quale tutt'ora fa parte. Per alcuni anni collabora con una compagnia di teatro: a lui è affidata la scelta dei brani musicali e dei suoni. Questa esperienza gli permette di affinare quel magico connubio tra suono e immagine, elemento fondamentale della multivisione, suo amato mezzo espressivo degli ultimi anni, anche nell'ultima più recente evoluzione a favore di un formato panoramico (cinemascope), e quindi con l'abbandono del formato classico di visione, cioè il formato fotografico. Recentemente la FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) gli ha conferito l'Onorificenza di AV- AFI ' Artista Fotografo Italiano.
Catalogo in mostra.
Piero de Martin, accordi e riflessi - gioielli e sculture
Palazzo del Consiglio regionale, 27 ottobre - 16 novembre 2015
... In mostra negli spazi antistanti i passi perduti, al primo piano del palazzo consiliare, una selezione di opere materiche e d'arte orafa del maestro Piero De Martin in occasione dei suoi 35 anni di attività.
`Con Piero De Martin le emozioni si traducono in architetture, in respiri, in germogli di crescita, in infiorescenze embrionali che preludono a uno scoppio di luce dentro le articolazioni della loro anatomia. Così l'artista accentua le proprietà alchemiche della materia, che non esaurisce il proprio valore concettuale in ciò che mostra, ma lo protende in ciò che contiene nella sua parte più segreta.' (Enzo Santese, dal catalogo)
Nato a Castions di Strada, Piero De Martin opera a Codroipo e a Udine, occupandosi tanto di oreficeria quanto di scultura e pittura. È docente di arte orafa presso l'Istituto d'Arte 'Giovanni Sello' di Udine, nella sezione design del gioiello. Vincitore di numerosi premi, partecipa attivamente a manifestazioni culturali e artistiche in Italia e all'estero; le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private di Dubai, Miami, Istanbul, Parigi, San Pietroburgo e Stoccarda. Ogni anno una sua scultura preziosa costituisce il prestigioso Premio Hemingway, che viene assegnato dalla Città di Lignano a una personalità letteraria di livello internazionale.
Catalogo in mostra.
Gianni Maran - pesca miracolosa
Palazzo del Consiglio regionale, 29 settembre - 23 ottobre 2015
Una selezione di opere con le quali l'artista parla di se stesso e si racconta agli altri. Così Maran nel catalogo della mostra: `.. ho bisogno di farlo, ho bisogno di raccontarvi di quanto mi senta privilegiato in questo istante nel cercare di dare senso al mio lavoro e alle mie vicende artistiche, alle mie chimere che si fanno materia...'. E, ancora: `Solcando il mare del fantastico, dove le onde sono solo cerebrali, m'immergo ad inseguire creature irreali e costruisco reti, intrecciando filamenti colorati di ricordi, incrociati e annodati dalla passione per la creatività. Reti che mi permettono ancora una volta di continuare a stupirmi del mio lavoro, fatto di sogni e di utopie, e come un bambino giocare seriamente con la vita. Questa volta le reti hanno intrappolato creature incredibili, l'oceano dell'arte mi ha regalato una pesca miracolosa, pesci dedicati a grandi artisti che mi hanno sempre affascinato nell'immenso gioco dell'arte. Loro sono dei vecchi amici e con loro riesco a dialogare e mai sembrano banali e con essi sono riuscito a instaurare un rapporto di complicità nella mia solitudine riflessiva. Dialogo silente con la mia vita che si fa in ogni istante viaggio e, scopro che, mentre intingo il pennello nell'oceano stellato, riesco a vedere i solchi acquei che m'indicano il passato che mi precede.'
Artista nella maniera più ampia del termine: scenografo, costumista, regista teatrale e cinematografico, da sempre sceglie l¿arte figurativa per esprimere i suoi sogni quotidiani. Nel 1980 la prima personale, da allora numerose mostre in tutto il territorio nazionale in importanti Gallerie, in prestigiosi spazi pubblici e, recentemente, la partecipazioni a molteplici esposizioni internazionali. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private in Italia e all¿estero.
Catalogo in mostra.
Olga Danelone - in linea d'aria - as the crow flies
Palazzo del Consiglio regionale, 8 - 26 settembre 2015
In linea d'aria - As the crow flies... Il Consiglio regionale accoglie nei suoi spazi la mostra di dipinti dell'artista udinese Olga Danelone.
La formazione dell'artista, partita da studi pubblicitari, artistici e multimediali a Udine e ad Urbino, è proseguita, parallelamente al lavoro di pittrice, attraverso l'analisi sulla filosofia orientale e in seguito, insieme a temi scientifici, su quella occidentale. Tuttora filosofia e scienza fanno parte della sua ricerca personale e artistica. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero, il suo studio a San Giovanni al Natisone (Udine).
Catalogo e mostra a cura di Claudio Cerritelli e Federica Luser.
Evaristo Cian - irrealtà visibili
Palazzo del Consiglio regionale, 23 luglio - 4 settembre 2015
Ma da artista a 360 gradi qual è, nei suoi quadri troviamo anche i ritratti di coloro che costituiscono i suoi affetti, la famiglia, gli amici, che egli descrive con il suo tratto inconfondibile trasmettendo le sue emozioni.
Dante e Friulano - mostra collettiva di arti plastiche
Palazzo del Consiglio regionale, 24 giugno - 17 luglio 2015
Mostra collettiva di Arti plastiche... "Dante e Friulano" ha portato negli spazi espositivi del Palazzo di Piazza Oberdan a Trieste le opere di 43 artisti del CFAP - Centro Friulano Arti Plastiche - nate da due fonti di ispirazione: la I° Cantica della Divina Commedia, nel 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri, e la rappresentazione del "Friulano" come possibile messaggio promozionale del territorio attraverso i nostri artisti.
Vario per tecniche, materiali e suggestioni il repertorio di opere esposte che documentano l'interessante esperienza della comunità di artisti che opera nel CFAP, la cui progettualità culturale unisce tradizione, ricerca sperimentazione in una creatività che non è fine a se stessa ma è, ora più che mai, protesa a promuovere il territorio e il suo sviluppo. Nel sottolinearlo, Iacop ha ricordato anche l'attività del sodalizio che da oltre mezzo secolo è impegnato a promuovere e a divulgare le arti visive espressione delle personalità artistiche di questa terra.
Nella mostra, curata dal presidente del CFAP Michele Gortan insieme con Angelo Floramo, i creativi sono stati invitati a rileggere il Dante Guarneriano, ovvero il codice miniato custodito presso la Biblioteca Guarneriana di San Daniele, per rendere omaggio al Sommo Poeta, e parallelamente a sviluppare una analisi introspettiva su "Il Friulano", dove - ha spiegato Gortan - i due temi "Dante" e Friulano", appunto, sono la nostra Regione e la nostra Nazione, il Friuli Venezia Giulia e l'Italia. Ne è scaturita - ha aggiunto - una consapevole e matura rilettura di Noi, nell'omaggio a noi stessi, italiani di questa "Porta ad Oriente", uniti agli italiani di territori diversi attraverso l'omaggio a Dante Aligheri.
Diego Valentinuzzi - segni sogni colori
Palazzo del Consiglio regionale, 26 maggio - 19 giugno 2015
Segni sogni colori... Il Consiglio regionale accoglie nei suoi spazi la mostra di dipinti dell'artista monfalconese Diego Valentinuzzi, aperta al pubblico fino al 19 giugno.
Valentinuzzi ha iniziato la sua attività artistica nel 1974, maturandola attraverso diverse esperienze tra Monfalcone e Roma. Una volta rientrato nella sua città natale, ha collaborato con atelier artistici e di design. Tra le sue presenze principali la partecipazione a tre Biennali di Venezia 'Eventi collaterali' oltre a esposizioni a New York, Londra, Tokio, Città del Messico, in Slovenia, Finlandia e in diverse città italiane.
Sgubin, opere - periferie dell'anima
Palazzo del Consiglio regionale, 14 aprile - 14 maggio 2015
Periferie dell'Anima
... Il Consiglio regionale accoglie nei suoi spazi la personale di pittura (tempere, olii, chine acquerellate) di Ottavio Sgubin, artista nato nel 1940 ad Aquileia (UD), allievo dell'istituto d'Arte di Trieste, che annovera esposizioni e riconoscimenti nazionali ed internazionali.
Austera, affascinante e difficile - in un certo senso scomoda - la mostra è dedicata al tema al quale il Maestro si è maggiormente dedicato negli ultimi vent'anni: gli ultimi, i clochard, i barboni che le nostre città relegano all'indifferenza e ai margini della società. Le opere esposte, anche di grandi dimensioni, rappresentano una galleria di sagome avvolte in se stesse, di ingombri talvolta monumentali, grigi e indistinti, che sembrano confondersi con i muri e gli angoli delle strade e, indirettamente, la precarietà dell'esistenza.
La ricerca dell'artista va così oltre al segno, per tradursi con il colore-non colore in ricerca di impressioni e stati d'animo.
Catalogo in mostra.
Francesco Caldart, forestale e fotografo nella Venezia Giulia degli anni `30
Palazzo del Consiglio regionale, 5 - 27 marzo 2015
Dei sopralluoghi istituzionali e delle escursioni private di Caldart restano immagini di boschi, di pascoli e di uomini impegnati nel loro duro lavoro, testimonianze del suo operato professionale ricordato per la capacità di coniugare il valore economico del territorio con la sostenibilità ambientale e sociale.
Ogni venerdì, dalle ore 11.00 alle 13.00, è possibile partecipare ad una visita guidata a cura del Corpo Forestale del Friuli Venezia Giulia.
Orlando Bernardi. Germogli di libertà la scultura dei miti e degli archetipi
Palazzo del Consiglio regionale, 3 - 27 marzo 2015
La scultura dei miti e degli archetipi
... Gli spazi espositivi del Consiglio regionale si aprono per accogliere le sculture neoclassiche, espressioniste o astratte di Orlando Bernardi. Diversificate le dimensioni e i materiali delle opere in mostra: pietra, terracotta, bronzo, legno, i materiali più diversi per la creatività di un artista eclettico, versatile e vario.
Tra le opere esposte, che spaziano dai richiami mitologici agli echi metafisici e astratti, che guardano al paesaggio e raccontano la libertà di vele sul mare 'per discovrir l'ignoto', o che esplorano l'animo umano anche attraverso l'anatomia e l'atteggiamento dei corpi, anche il suo 'omaggio a Mascherini', il grande Maestro, già esposto in queste stesse sale, che l'artista definisce 'Padre artistico'.
Abruzzese, residente a Trieste dove ha esercitato la professione di medico fino alla pensione e riscoperto, dagli anni novanta, la passione per la scultura, Orlando si iscrive al Gruppo 'Arte Sette' partecipando a diverse mostre collettive e concorsi con ottimi apprezzamenti. Nel 2011 è selezionato per esporre la mostra collettiva 'Biennale Diffusa' al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, mentre nel 2012 partecipa alla rassegna di pittura, scultura e grafica 'Artistic visions in Venice' presso il palazzo delle Prigioni di Venezia.
Curatore della mostra è Giancarlo Bonomo. Catalogo in mostra.
Fondazione scuola merletti di Gorizia. Gioielli di filo
Palazzo del Consiglio regionale, 28 gennaio – 26 febbraio 2015
... Una selezione di opere della Fondazione Scuola Merletti di Gorizia è ospitata nella sede del Consiglio regionale ed è aperta al pubblico, salvo che nelle giornate di seduta d'Aula.
L’esposizione dà testimonianza dell’attività e della costante ricerca di nuove espressioni artistiche svolte dalla Fondazione Scuola Merletti. Tra gli obiettivi perseguiti: il declinare la lavorazione a merletto in forme, usi ed espressioni in continua evoluzione, realizzare capi d’abbigliamento, accessori e merletti-gioiello e la costante apertura verso ambiti ancora inesplorati, ricercare nuove configurazioni da dare al merletto, sempre più separato dal concetto di utilizzo per confermarsi quale rappresentazione artistica.
Parte dei merletti esposti hanno partecipato a concorsi e manifestazioni nazionali ed internazionali del settore ottenendo prestigiosi riconoscimenti.
Le radici della lavorazione a merletto nel nostro territorio risalgono al lontano 1672 e con l’istituzione della Scuola Merletti statale nel 1946 viene dato avvio ai corsi d’insegnamento sull’intero territorio regionale. Dal 1979 la Scuola Merletti passa alle dipendenze della Regione Friuli Venezia Giulia. Nel 2013 viene costituita la Fondazione Scuola Merletti di Gorizia allo scopo di valorizzare la tradizionale arte del merletto, favorendo la diffusione della sua conoscenza, l’apprendimento delle tecniche di lavorazione e lo sviluppo della produzione.
La Fondazione promuove e gestisce la scuola dedicata a corsi specialistici, svolge attività di ricerca e studio del merletto anche in collaborazione con enti e istituzioni nazionali ed internazionali.