Osservatorio regionale antimafia

Notizie dall'Osservatorio - Anno 2021

20 dicembre 2021

La seduta conclusiva: punto di arrivo e di partenza

L'Osservatorio si è riunito, in seduta telematica, quest'anno per l'ultima volta, a conclusione del 2021.

E' stata l'occasione per riflettere sull'attività compiuta, che sarà illustrata nella prossima Relazione annuale, e sui progetti per il 2022, continuando nell'opera di servizio ai Cittadini. 


10 dicembre 2021

Il presidente Penta: La formazione è utile per consolidare gli argini della società

Si è svolto ieri a Udine, presso la sede di rappresentaza del Consiglio regionale, il seminario sul tema della corruzione.

E' inserito di seguito il link per leggere il comunicato Acon.

Link al comunicato ACON


6 dicembre 2021

L'attività di tirocinio prosegue, il 9 dicembre un incontro formativo aperto anche agli studenti delle Università

Alla fine di novembre è terminata la prima fase della ricerca che impegna le due studentesse.

Il programma didattico ha previsto una serie di incontri settimanali con esperti competenti, utile per approfondire i temi dello studio.

Al prossimo incontro formativo, previsto il 9 dicembre dalle ore 14:30, potranno partecipare in collegamento anche gli studenti dell'Ateneo di Trieste e di Udine.

E' inserito il link utile per leggere il programma dell'incontro ed effettuare l'iscrizione.   

Programma

Informativa dati personali


5 novembre 2021

"Mafie: gli anticorpi della consapevolezza" l'evento a Trieste il 20 novembre

Sono aperte le iscrizioni per partecipare all'evento intitolato "Mafie: gli anticorpi della consapevolezza", patrocinato dall'Osservatorio.

E' inserito il link per leggere il programma. 

Programma


30 settembre 2021

L'Osservatorio riunito ha augurato buon lavoro alle studentesse tirocinanti

Nella seduta odierna il Collegio riunito ha accolto le due stagiste dell'Università degli studi di Udine e Trieste con l'augurio che il periodo di ricerca presso l' Osservatorio sia per Loro un' esperienza positiva. I componenti hanno sottolineato che l'attività sarà impegnativa per la complessità degli argomenti di studio, ma, anche per questo, auspicabilmente adeguata al livello di formazione  di tipo universitario.

Le due studentesse concluderanno il tirocinio nel prossimo mese di marzo 2022.


21 settembre 2021

Rosario Angelo Livatino ricordato dal Presidente dell'Osservatorio

Rosario Angelo Livatino fu ucciso il 21 settembre 1990 dalla Stidda, lungo una strada provinciale di Agrigento. 

Venerdì scorso, 17 settembre, il Presidente ha partecipato, in rappresentanza dell'Osservatorio, alla manifestazione "Pordenonelegge"  e ha ricordato la figura del giovane magistrato durante la presentazione della pubblicazione intitolata  "Resistenza senz'armi - Rosario Angelo Livatino, un magistrato per i nostri tempi". L' opera è stata scritta da Sua eccellenza mons. Vincenzo Bertolone, postulatore dell'Inchiesta suppletiva per la beatificazione, per  la solenne proclamazione liturgica di Rosario Angelo Livatino a Beato della Chiesa cattolica.

Attraverso le dichiarazioni di un testimone del delitto furono individuati gli esecutori dell'omicidio, i quali agirono per colpire a morte un Uomo mosso dal forte senso di giustizia, dalla fede, dal grande senso dello Stato e dalla capacità di sacrificarsi, caratteristiche personali e professionali evidenziate nella breve biografia. 


13 settembre 2021

L'Osservatorio a Pordenonelegge ricorda il giudice Livatino

Il Presidente Michele Penta interverrà nell'ambito della manifestazione Pordenonelegge il prossimo 17 settembre, ricorderà la figura di  Rosario Angelo Livatino e presenterà la pubblicazione  "Resistenza senz'armi - Rosario Angelo Livatino, un magistrato per i nostri tempi" (Link al comunicato ACON) . 


26 agosto 2021

I tirocini con l'Università degli Studi di Trieste. Il bando

Entro il termine del prossimo 15 settembre è possibile inviare la manifestazione di interesse per accedere alle procedure di selezione finalizzate ad effettuare un periodo di tirocinio curricolare presso l’Osservatorio regionale antimafia. Lo stage è  riservato agli studenti iscritti presso l’Università degli Studi di Trieste a corsi di laurea triennale o magistrale nell'ambito dei settori delle scienze giuridiche, economiche, politico sociali, dell'amministrazione politica e delle relazioni internazionali.

E' inserito di seguito il link utile per leggere il testo del bando pubblicato dall'Ateneo. Gli studenti interessati possono rivolgersi anche alla Segreteria dell'Osservatorio per informazioni e chiarimenti.


27 luglio 2021

I tirocini con le Università degli Studi di Udine e Trieste. Individuato il primo tirocinante

Facendo seguito alla procedura di selezione e alla deliberazione adottata dall’Organo, oggi è stato individuato il nominativo della prima tirocinante, studentessa universitaria dell’Ateneo udinese.

Inizierà a breve il lavoro di stesura del progetto individuale che realizzerà un’attività sinergica tra Osservatorio, Referenti e   Tutor dell’Ateneo e studente per  definire specificatamente i temi di ricerca, da sviluppare coniugando i contenuti del progetto formativo generale oggetto del bando e il programma universitario della stagista.

Sarà presto possibile anche per gli studenti dell’Università degli Studi di Trieste partecipare al bando per realizzare un altro periodo di tirocinio presso l’Osservatorio nei prossimi mesi. La pubblicazione del bando finalizzato a raccogliere le manifestazioni di interesse è prevista a breve.

Tutte le informazioni utili agli interessati saranno inserite anche in questa sezione del sito dell’Osservatorio e nella sezione propriamente dedicata e intitolata “Bandi”.


19 luglio 2021

Il Presidente del Consiglio Zanin ricorda l'anniversario della strage di via D'Amelio

Si riporta di seguito il comunicato stampa Acon comunque reperibile all'interno del sito del Consiglio regionale nella sezione Notizie

Strage via D'Amelio: Zanin, lo Stato sconfitto ha saputo rialzarsi 

(ACON) Trieste, 19 lug - "La morte di Paolo Borsellino per mano della mafia fu una delle più dolorose sconfitte dello Stato. Il ricordo di quel giorno ci sproni a continuare la battaglia contro la criminalità organizzata, che non è ancora vinta".

Queste le riflessioni di Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, sull'attentato che costò la vita al giudice siciliano, ucciso 29 anni fa a Palermo assieme a cinque agenti della scorta, nemmeno due mesi dopo la strage di via Capaci, organizzata per eliminare un altro magistrato scomodo, Giovanni Falcone.

"In quell'anno nero, il 1992 - continua Zanin - tutti ci rendemmo conto di quanto le istituzioni fossero fragili, e quel sentimento per fortuna spinse tanti giovani a impegnarsi e a lottare contro le mafie. I successi che arrivarono dopo sono il frutto di quell'assunzione di responsabilità, da parte della società civile e non solo delle forze dell'ordine. Ma bisogna continuare a battersi, anche in Friuli Venezia Giulia, contro le infiltrazioni criminali, che potrebbero trarre alimento dalla crisi economica dovuta alla pandemia".

"La strage di via D'Amelio - osserva ancora il presidente dell'Aula - è un ricordo che brucia in modo particolare nella nostra regione in quanto uno degli agenti della scorta rimasti uccisi, Walter Eddie Cosina, era di Muggia. Quel giovane merita il massimo affetto e la massima riconoscenza perché è caduto mentre stava facendo il suo dovere, a difesa della legalità e dello Stato di diritto". ACON/FA


19 luglio 2021

La strage di via D'Amelio ventinove anni fa

Oggi ricorre l'anniversario della morte del magistrato Paolo Borsellino e dei cinque agenti della scorta, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, originario di Muggia, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina, uccisi nell'attentato di stampo terroristico mafioso di via D'Amelio a Palermo, ventinove anni fa. Il Presidente Michele Penta, anche a nome dei componenti dell'Osservatorio, commemora la strage.


15 luglio 2021

I beni confiscati in Friuli Venezia Giulia. L'elenco è aggiornato

Nella sezione dedicata del sito è inserito l'elenco dei beni e delle aziende confiscati in Friuli Venezia Giulia, aggiornato al mese di maggio del corrente anno.


16 giugno 2021

I tirocini con L'Università degli studi di Udine. Iniziano i colloqui con i candidati

Si è concluso il periodo di tempo utile per inviare le manifestazioni di interesse finalizzate ad effettuare un periodo di tirocinio curricolare/professionalizzante, presso l’Osservatorio regionale antimafia, dedicato agli studenti dell'Università degli studi di Udine. Inizieranno a breve le procedure di selezione per l'individuazione del tirocinante.


24 maggio 2021

I tirocini con L'Università degli studi di Udine. Il bando

Entro il termine del 15 giugno è possibile inviare la manifestazione di interesse per accedere alle procedure di selezione finalizzate ad effettuare un periodo di tirocinio curricolare presso l’Osservatorio regionale antimafia. Lo stage è  riservato agli studenti iscritti presso l’Università degli Studi di Udine. L’esperienza di tirocinio è dedicata agli studenti che frequentano corsi di laurea triennale o magistrale, nell’ambito dei settori delle scienze giuridiche, politico sociali, dell’amministrazione pubblica e delle relazioni internazionali. A breve la pubblicazione del bando per gli studenti iscritti all'Università degli Studi di Trieste.


23 maggio 2021

Il Presidente Michele Penta, anche a nome di tutti i Componenti dell'Osservatorio, ricorda l'anniversario della strage di Capaci

 "In occasione del ventinovesimo anniversario della strage di Capaci, nella quale furono uccisi Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti di scorta, L'Osservatorio Regionale Antimafia si associa nel ricordo delle vittime del tragico, vile attentato, rivolgendo un grato pensiero a quanti autentici servitori dello Stato hanno sacrificato la propria vita nella lotta alla criminalità mafiosa e per la legalità".


20 maggio 2021

Il Presidente del Consiglio Zanin ricorda l'anniversario della strage di Capaci

Si riporta di seguito il comunicato stampa Acon comunque reperibile all'interno del sito del Consiglio regionale nella sezione Notizie

Strage di Capaci: Zanin, drappo bianco per continuare a combattere le mafie

(ACON) Trieste, 20 mag - "Ci sono fatti che restano nella memoria anche se non ti toccano direttamente, anche se accadono a mille chilometri di distanza: uno di questi è la strage di Capaci". Così Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, introduce la sua riflessione sull'anniversario del drammatico omicidio di mafia che il 23 maggio 1992 costò la vita al giudice Giovanni Falcone, a sua moglie e agli uomini della scorta.

"Sono passati 29 anni - ricorda Zanin - ma quell'attentato resta una delle pagine più nere della storia italiana. Un momento buio reso ancora più cupo due mesi dopo da un tragico secondo atto a cui nessuno avrebbe voluto assistere: l'uccisione di Paolo Borsellino e della sua scorta a Palermo. Sembrava che lo Stato fosse in ginocchio, impotente di fronte alle organizzazioni della criminalità organizzata".

"E invece per fortuna una reazione ci fu, merito della volontà politica di combattere le mafie, di altri magistrati coraggiosi e del lavoro delle Forze dell'ordine. Ma sappiamo tutti - continua il presidente dell'Aula di piazza Oberdan - che quella battaglia non è finita, non l'abbiamo ancora vinta".

Nel giorno dell'anniversario di Capaci, anche i palazzi del Consiglio regionale Fvg esporranno un drappo bianco. E' un modo simbolico per ricordare, scelto al posto delle tradizionali manifestazioni pubbliche che l'emergenza Covid ancora non consente.

"Lo esporremo con orgoglio - assicura Zanin - pensando non solo alla vicenda di Falcone ma anche alle sfide di oggi che coinvolgono tutti, compresa la nostra regione. La recente relazione annuale dell'Osservatorio antimafia, uno degli organismi di garanzia del Consiglio - ricorda infatti il presidente - ha certificato la presenza della criminalità organizzata in Friuli Venezia Giulia, definendo fissa e stabile l'attività delle cosche in svariati settori economici".

"Bisogna perciò comprendere non solo che la guerra alle mafie deve continuare, ma anche che riguarda tutti, a cominciare dai cittadini, chiamati a segnalare ogni situazione sospetta all'Osservatorio. In particolare in un momento come questo, quando la crisi legata alla pandemia - conclude Zanin - porta con sé problemi di liquidità per liberi professionisti e imprese, aumentando il rischio di infiltrazioni attraverso prestiti di denaro sporco". ACON/FA


13 maggio 2021

Il Presidente Penta è stato convocato dalla V Commissione permanente del Consiglio regionale

Si riporta di seguito il comunicato stampa Acon comunque reperibile all'interno del sito del Consiglio regionale nella sezione Notizie

Antimafia: Penta in V Commissione, vigilare su criminalità già radicata

(ACON) Trieste, 13 mag - Le infiltrazioni mafiose in Friuli Venezia Giulia non costituiscono più un semplice rischio, ma un preoccupante fatto concreto che, nonostante una posizione geografica piuttosto accattivante per le mire della criminalità organizzata, era stato a lungo limitato soprattutto dalle peculiarità culturali della cittadinanza locale. Ora, tuttavia, è più che mai necessario tenere alta la guardia, implementando le risorse a disposizione, soprattutto ai fini di un'attività divulgativa e preventiva.

Questi, in estrema sintesi, i contenuti della relazione illustrata dal presidente dell'Osservatorio regionale antimafia, Michele Penta, nel corso dei lavori della V Commissione consiliare, presieduta da Diego Bernardis (Lega) e riunita a Trieste, durante un'audizione dedicata alle attività svolte dall'organismo di garanzia nel corso del 2020.

L'incontro, al quale ha preso parte anche il presidente del Consiglio regionale Fvg, Piero Mauro Zanin, era stato richiesto dall'esponente pentastellato Cristian Sergo che ha ricordato di aver accolto "svariati appelli da parte della società civile su un tema di strettissima attualità. Mi ha colpito una frase contenuta nella relazione: 'Il radicamento delle mafie nel Fvg è purtroppo una triste realtà'. È quindi necessario sostenere e far conoscere il lavoro quotidiano che i membri dell'Osservatorio svolgono sul territorio".

"La relazione, quarta della serie, riguarda il periodo tra aprile 2020 a marzo 2021. Già in fase di premessa, è stato necessario chiedere espressamente - ha evidenziato l'ex prefetto Penta, intervenuto in modalità telematica - il potenziamento della nostra struttura, non più sufficiente a garantire tutte le attività svolte. Il focus elaborato, legato anche alla situazione emergenziale, segnala particolari ipotesi di riciclaggio, estorsioni e soprattutto usura nel mondo dell'economia dove, in assenza di denuncia, difficilmente è possibile colpire gli autori".

Lo scenario dipinto dal presidente dell'Osservatorio (gli altri componenti sono Ruggero Buciol, Monica Catalfamo, Lorenzo Pillinini ed Enrico Sbriglia) passa attraverso la considerazione che "la criminalità organizzata non è certo entrata in crisi durante la pandemia, visti i grandi capitali a sua disposizione. In Fvg sono presenti tutte le mafie tradizionali (siciliana, calabrese, campana e pugliese) con la Sacra corona unita ultima della serie a essere individuata. Edilizia e cantieristica sono appannaggio della mafia siciliana, il riciclaggio attraverso le attività commerciali riguarda la 'ndrangheta, il monopolio nel traffico di stupefacenti e tabacchi va tutto alla camorra".

"Una presenza, anche secondo la Direzione investigativa antimafia (Dia), fissa e stabile, benché attutita dalla coscienza civica di queste popolazioni rispetto ad altri territori, ma alimentata - ha spiegato Penta - dalle caratteristiche di zona di confine e dalla vicinanza con il Veneto, dove si è consolidata ormai da anni".

Tra percorsi specifici attivati con le università regionali, contatti avviati con Legambiente (reduce dal suo primo rapporto sulle ecomafie) e la creazione dello Scaffale dell'antimafia allestito nella biblioteca Livio Paladin del Cr, non sono state invece rilevate situazioni di particolare complessità riguardo gli appalti in materia sanitaria per i metodi di protezione.

Grande anche l'attenzione sul tema ambientale (543 reati nel 2019 con un incremento del 35% rispetto l'anno precedente) mentre, per quanto concerne minacce e intimidazioni nei confronti degli amministratori pubblici, sono emersi solo 3 casi e il Fvg si colloca positivamente al terzultimo posto nazionale (altri 2 sono però in fase di accertamento per capire se dovuti a iniziative singole o di matrice criminale).

"Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti - ha concluso Penta - e rimaniamo a disposizione di amministratori ed Enti locali per aiutarli a risolvere eventuali problematiche, fornendo suggerimenti in caso di possibili azioni e attività difensive".

La discussione generale, caratterizzata da un apprezzamento a livello trasversale espresso nei confronti del lavoro dell'Osservatorio, è stata aperta dal consigliere Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) che ha auspicato dettagli riguardo i beni confiscati alla mafia. Il dem Franco Iacop ha invece sottolineato che "la nostra dimensione sociale non è preparata ad affrontare e a reagire a questi fenomeni", per poi chiedere indicazioni sul rapporto tra sistema bancario regionale e Osservatorio al fine di un'azione sinergica.

Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar), dal canto suo, ha espresso grande preoccupazione, aggiungendo che "ci salveremo finché i cittadini non nasconderanno questi problemi, altrimenti si rischia di capitolare. Ecco perché il Cr Fvg deve far capire la sua vicinanza alla popolazione che, forse, non percepisce del tutto il problema"

A fine lavori, il presidente Bernardis ha evidenziato "la piena disponibilità da parte del Cr Fvg e di questa Commissione nel supportare ogni possibile iniziativa al fianco dell'Osservatorio". ACON/DB-fa


30 aprile 2021

L'Osservatorio ha concesso il patrocinio all'evento "Mafie: gli anticorpi della consapevolezza"

L'Osservatorio riunito oggi in seduta telematica ha concesso il proprio patrocinio all'evento intitolato "Mafie: gli anticorpi della consapevolezza", il cui svolgimento è previsto a Trieste nell'autunno di quest'anno.

L'illustrazione dell' iniziativa, promossa dal Distretto Rotaract 2060 del Triveneto e rivolta ai giovani studenti è inserita nella sezione " Progetti" del sito.


22 aprile 2021

Oggi l'audizione del Presidente Penta in Ufficio di Presidenza. Presentata la Relazione annuale

Si riporta di seguito il comunicato stampa Acon comunque reperibile all'interno del sito del Consiglio regionale nella sezione Notizie.

Il testo della Relazione annuale è inserito, in forma integrale, nella sezione dedicata del sito.

(ACON) Trieste, 22 apr - Più che un sospetto, è una certezza: "La presenza della mafia nel Friuli Venezia Giulia è ormai fissa e stabile". Parole senza appello quelle che si leggono nella relazione annuale consegnata al Consiglio regionale dall'Osservatorio Fvg presieduto da Michele Penta, che cita un rapporto del ministero dell'Interno sull'attività e i risultati conseguiti dalla Direzione investigativa antimafia. Se è vero infatti che anche negli ultimi dodici mesi in Fvg nessun procedimento penale si è concluso con condanne per reati associativi di tipo mafioso, ciò non toglie che sia emersa sul territorio regionale "la presenza e in alcuni casi l'operatività di soggetti riconducibili a consorterie mafiose".

Si danno da fare in Fvg tutte le sigle tristemente note: "La criminalità siciliana ha costituito società edili e immobiliari, oppure attive nella cantieristica navale", mentre la n'drangheta calabrese ha cercato di infiltrarsi "in attività commerciali, nel trasporto in conto terzi e nel settore delle frodi finanziarie". Traffico di stupefacenti e di armi, truffe e frodi fiscali, usura ed estorsioni sono invece il campo d'azione della criminalità campana, e di recente hanno iniziato a operare in regione anche soggetti "riconducibili alla Sacra Corona Unita, dediti all'approvvigionamento di sostanze stupefacenti".

Tutto questo attivismo, documentato dall'Osservatorio, ha ragioni che potremmo definire geografiche - siamo una regione di confine crocevia verso il nord e l'est Europa, porta di accesso alla rotta balcanica "sfruttata da extracomunitari clandestini in prevalenza di origine medio-orientale" - ma rischia di essere alimentato anche dal particolare momento che stiamo vivendo.

La crisi innescata dalla pandemia comporta infatti "una profonda crisi di liquidità" che alimenta "il rischio di infiltrazioni criminali nel tessuto economico". Il circuito vizioso è facile da spiegare: le mafie accumulano con le loro attività illecite una massa notevole di denaro che devono riciclare: "Il crollo dell'economia emersa e lecita - si legge ancora nella relazione che è stata presentata al Consiglio regionale - apre varchi sempre più ampi e numerosi proprio a favore di coloro che detengono enormi risorse liquide. In molteplici situazioni la criminalità organizzata è intervenuta in maniera chirurgica per fornire assistenza economica a cittadini e imprese in difficoltà".

Tutto ciò comporta, in ottica di prevenzione, la necessità di garantire "in modo altrettanto rapido ed efficace gli interventi pubblici di sostegno e ristoro" nei confronti delle categorie colpite dalla crisi. I settori da tenere d'occhio in particolare sono gli appalti pubblici sanitari, il segmento dei rifiuti ospedalieri e quello dei rifiuti speciali "prodotti da aziende oggi in grande difficoltà che potrebbero essere, proprio per questo, tentate di risparmiare sulle procedure di smaltimento". "E' in particolare il rischio dell'usura a spaventare - sottolinea Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale, confermando i timori espressi da Penta - ed è pertanto necessario alzare il livello di attenzione su questo fenomeno in tutto il territorio regionale".

La relazione dell'Osservatorio fornisce anche l'elenco dei beni confiscati alle mafie in Fvg dall'Agenzia nazionale che si occupa dei sequestri. Si tratta di abitazioni, terreni agricoli, garage e magazzini, e la gran parte di questi beni - 38 su un totale di 44 - è ancora da assegnare, come ha sottolineato il presidente Penta. Su questo tema, Zanin si è preso l'impegno "di rendere nota la situazione e attivare le istituzioni pubbliche - ha detto il presidente del Consiglio regionale - in modo da trovare al più presto enti e associazioni in grado di acquisire i beni e destinarli a finalità di pubblico interesse".

A preoccupare sono anche le nuove regole europee sulla definizione di "default". Citando di nuovo l'allarme lanciato nei mesi scorsi dal presidente Zanin, l'Osservatorio regionale ricorda che "uno scostamento di 500 euro sul conto corrente, l'un per cento dell'esposizione complessiva e un ritardo nei rimborsi di oltre 90 giorni, rischiano di classificare "in sofferenza" la posizione di chi fa impresa, con relativa segnalazione alla centrale rischi". Una condizione che potrebbe provocare il tracollo dell'azienda e spingere l'imprenditore a ricorrere all'usura per salvare il salvabile.

In questo scenario l'Osservatorio - composto dal presidente Penta, Ruggero Buciol, Monica Catalfamo, Lorenzo Pillinini ed Enrico Sbriglia - continua a sviluppare la sua attività di monitoraggio e prevenzione, attraverso numerose iniziative di raccolta dati e sensibilizzazione, sviluppando anche la collaborazione con associazioni attive sul territorio. Attività che fortunatamente la pandemia non ha fermato. ACON/FA-fc


22 aprile 2021

Per i cittadini

Si riporta di seguito il comunicato stampa Acon comunque reperibile all'interno del sito del Consiglio regionale nella sezione Notizie.

(ACON) Trieste, 22 apr - E' un po' come i fiori con le api: la crisi economica attrae in modo irresistibile le mafie. Da sempre la criminalità organizzata ne approfitta per infiltrarsi in attività del tutto lecite, iniettandovi enormi quantità di denaro. E se a questo aggiungiamo che stanno per arrivare anche in regione le risorse europee del Recovery Fund, ce n'è abbastanza per alzare il livello dell'attenzione e mettere in campo contromisure concrete. E' quel che ha fatto l'Osservatorio regionale antimafia, che da domani attiverà un'ampia campagna di sensibilizzazione e informazione rivolta alla società civile e alle istituzioni, organizzata su tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia.

L'obiettivo è proprio quello di far sapere a cittadini e imprese che è possibile segnalare e denunciare all'Osservatorio ogni tentativo di infiltrazione, ogni prestito in odore di usura, ogni comportamento anomalo. L'organismo raccoglie così anche l'appello lanciato da Piero Mauro Zanin, il presidente del Consiglio regionale, che più volte ha messo in guardia da un possibile utilizzo distorto dei fondi in arrivo per la ripartenza. L'Osservatorio antimafia - presieduto dall'ex prefetto Michele Penta e composto anche da Ruggero Buciol, Monica Catalfamo, Lorenzo Pillinini ed Enrico Sbriglia - è un organismo di garanzia istituito dal Consiglio regionale nel giugno 2017, pienamente operativo dal febbraio dell'anno successivo. Svolge un'attività di monitoraggio, studi, ricerche, analisi e approfondimento sui fenomeni legati alle mafie, ed è di supporto al Consiglio nell'attività legislativa di contrasto alla criminalità organizzata.

In quest'ultimo anno, caratterizzato dall'emergenza economica innescata dalla pandemia, l'Osservatorio ha intensificato gli sforzi per cogliere i segnali di infiltrazione sul territorio. Un'opera che richiede la collaborazione di cittadini, amministratori pubblici, professionisti, imprenditori, commercianti e di ogni altra categoria economica. Perché "la lotta alla mafia - come diceva Paolo Borsellino - è un movimento culturale e morale che coinvolge tutti".

La campagna informativa al via da domani fornirà dunque ai cittadini i riferimenti necessari e le modalità utili per contattare l'Osservatorio, anche solo per segnalare situazioni di difficoltà o per fornire suggerimenti. ACON/FA


22 marzo 2021

I Piani triennali di prevenzione della corruzione e della trasparenza

Il 22 marzo l’Osservatorio riunito in via telematica ha approvato il testo della bozza del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza della Giunta regionale 2021 / 2023 e il testo della bozza del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza del Consiglio regionale 2020 / 2022, secondo quanto prevede l'articolo 6, comma 1, lettera a) della Legge regionale 9 giugno 2017, n. 21 e successive modifiche ed integrazioni, concernente l'istituzione e il funzionamento dell'Osservatorio regionale antimafia.

Nella sezione del sito intitolata "Approfondimenti" sono consultabili i testi dei due documenti, inseriti nella versione definitiva.


21 marzo 2021

Giornata vittime mafia: Zanin, tenere alta la guardia su infiltrazioni

Si riporta di seguito il comunicato stampa Acon riferito all'intervento del Presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, nella sua forma integrale,  comunque reperibile all'interno del sito del Consiglio regionale nella sezione Notizie.

(ACON) Trieste, 21 mar - "Bisogna tenere alto, oggi più che mai, il livello di attenzione sui fenomeni di infiltrazione mafiosa. Perché la crisi economica legata alla pandemia, che colpisce in particolare partite Iva e attività private, rischia di lasciare aperti pericolosi varchi alla criminalità organizzata". A chiederlo è Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, nella Giornata dedicata alla memoria e all'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

"Numerose attività economiche - sottolinea ancora Zanin - sono ormai da un anno in estrema difficoltà, e questa è la situazione che predilige chi pratica il prestito ad usura e ha denaro da riciclare. Come Regione - continua il presidente - siamo particolarmente vicini alle partite Iva e alle imprese, alle quali abbiamo distribuito importanti risorse finanziarie, ma certamente il ristoro economico non è sufficiente per far ripartire il ciclo economico, che avrebbe bisogno di rapide riaperture. E in questo senso va fatta anche una riflessione sull'efficacia delle misure di restrizione adottate, visto che a un anno dall'inizio della pandemia ci troviamo nella situazione di partenza".

Anche l'Osservatorio regionale antimafia, presieduto da Michele Penta, è intervenuto con una riflessione sulla Giornata in memoria delle vittime della criminalità organizzata. "L'Osservatorio - si legge in una nota pubblicata sul sito dell'organismo di garanzia del Consiglio regionale - rivolge un grato pensiero a quanti hanno sacrificato la propria vita nella lotta alla criminalità mafiosa, con un particolare sentimento di affettuosa vicinanza ai famigliari del corregionale Walter Eddie Cosina, morto a Palermo nella strage di via D'Amelio, mentre prestava servizio nella scorta del giudice Paolo Borsellino". ACON/FA


21 marzo 2021

Cicala: Testimoni di forza e di speranza perché la mafia si senta più debole

Si riporta di seguito il comunicato del Presidente del Coordinamento delle Commissioni e Osservatori sul contrasto della criminalità organizzata e la promozionedella legalità dott. Carmine Cicala.

E’ l’invito del Presidente del Coordinamento delle Commissioni e Osservatori sul contrasto della criminalità organizzata e la promozione della legalità, in occasione della ‘Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie’. “Alle nuove generazioni dico di trovare nelle Istituzioni l’essenza dei valori del nostro essere italiani”.

"’Parlate di mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene’". “Con questa frase del giudice Paolo Borsellino, pronunciata oltre vent'anni fa, quanto mai attuale, il mio pensiero va a tutte le persone vittime di mafia, alle loro famiglie e alle nuove generazioni perché non dimentichino mai il valore di quanti, in nome di una società più giusta e libera, hanno perso la propria vita per costruire una società basata sui valori della giustizia e dello Stato”. Così il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, e presidente del Coordinamento delle Commissioni e Osservatori sul contrasto della criminalità organizzata e la promozione della legalità, in occasione della ‘Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie’.

“Questa giornata, istituita e riconosciuta quale ‘Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie ”, con una proposta di legge, approvata all’unanimità dalla Camera dei Deputati, richiama tutti noi e, in modo particolare le Istituzioni, - dichiara Cicala - non solo al ricordo di quelle donne e uomini che hanno dato la loro vita per combattere una piaga del nostro Paese, ma per ricordarci che la mafia non è ancora debellata e che occorre l’impegno di tutti noi, giorno per giorno, perché ciò avvenga. Ed è soprattutto nelle nuove generazioni, che hanno ereditato l’esempio di quelle donne e uomini dello Stato, del giornalismo, della società civile che ripongo, ancora una volta, la mia fiducia, perché siano forieri di testimonianza, di impegno e di divulgazione di principi e comportamenti nuovi. A loro dico di trovare nelle Istituzioni l’essenza dei valori del nostro essere italiani. Prendiamoci per mano e, giorno dopo giorno - conclude Cicala - facciamoci testimoni di speranza e di forza perché la mafia si senta sempre più debole e noi sempre più forti”.

Potenza, 21 marzo 2021


21 marzo 2021

La Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

Il 21 marzo prossimo, in occasione della ventiseiesima edizione della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, anche l'Osservatorio  regionale antimafia del Friuli-Venezia Giulia, rivolge un grato pensiero a quanti hanno sacrificato la propria vita nella lotta alla criminalità mafiosa, con un particolare sentimento di affettuosa vicinanza ai famigliari del corregionale Walter Eddie Cosina, morto a Palermo nella strage di via D'Amelio, mentre prestava servizio nella scorta del giudice Paolo Borsellino.


2 marzo 2021

Approvato da parte della Giunta regionale (DGR 193 del 12.02.2021)  il Bando  a valere sulla LR 21/2017, gestito dal Servizio polizia locale, sicurezza e politiche dell’immigrazione

Si segnala il Bando per la concessione di contributi per la realizzazione di attività di prevenzione dei fenomeni di criminalità organizzata e dei reati di stampo mafioso e per la promozione della cultura della legalità, ai sensi dell'art. 7, comma 2, della Legge regionale 9 giugno 2017, n. 21, istitutiva dell'Osservatorio.

La deliberazione comprensiva del Bando è pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione e sul sito web istituzionale della Regione, www.regione.fvg.it


24 febbraio 2021

Il Presidente Penta: la Legalità è lo strumento più efficace di prevenzione dai rischi che minacciano la pacifica convivenza

Il Presidente Michele Penta ha partecipato in veste di relatore all'evento webinar intitolato "Schermi e immagini contro bullismo e cyberbullismo", organizzato dal Garante regionale  dei diritti della persona, prof. Paolo Pittaro.

Si riporta di seguito il comunicato stampa Acon riferito all'evento, nella sua forma integrale,  comunque reperibile all'interno del sito del Consiglio regionale nella sezione Notizie.

(ACON) Trieste, 24 feb - I numeri sono implacabili: l'aumento dei casi di cyberbullismo - e più in generale dei reati connessi all'uso di Internet - è uno degli effetti collaterali della pandemia. E allora non resta che continuare a combattere la buona battaglia della prevenzione. Anche utilizzando il linguaggio delle immagini, quello più vicino al mondo dei giovani.

È questo il messaggio che emerge dall'incontro organizzato oggi dal Garante regionale dei diritti della persona, Paolo Pittaro, e seguito on line da quasi duecento persone, tra rappresentanti di associazioni e portatori di interessi. Un webinar dal contenuto innovativo, che ha coinvolto le mediateche del Friuli Venezia Giulia e mostrato due spezzoni di film in grado di aiutare i formatori a educare i più giovani al rispetto di ogni diversità.

Introducendo il dibattito, Piero Mauro Zanin ne ha subito messo a fuoco gli argomenti: "La pandemia ha cambiato la società - ha detto il presidente del Consiglio regionale - e nel momento della ripartenza dovremo confrontarci sempre di più con problemi come le truffe informatiche, il rischio dell'usura che incombe sulle piccole attività commerciali, lo sviluppo del cyberbullismo parallelo al maggior uso e al potenziamento delle piattaforme informatiche. Perché quando non ci si vede in faccia - ha osservato ancora Zanin - un certo tipo di aggressione diventa più facile, con la possibilità di nascondersi dietro un cellulare o una piattaforma". Il presidente si è detto preoccupato anche per gli effetti della didattica a distanza, "una limitazione della socialità e delle relazioni che, accompagnata dall'impossibilità di fruire di arte e spettacoli, credo possa avere conseguenze negative in termini di violenza tra pari, effetti che andranno monitorati".

È toccato poi al presidente dell'organismo di garanzia, Paolo Pittaro, illustrare il quadro giuridico delle norme su bullismo e cyberbullismo, con una riflessione su un recente caso di cronaca in cui la vittima dell'aggressione temeva lo scherno dei suoi compagni, "un tipico esempio di solidarietà alla rovescia, verso i bulli e non verso la persona offesa". Facendo invece riferimento alla tragedia della ragazzina morta dopo una "sfida" sui social, Pittaro ha invitato il mondo degli adulti ad aiutare i giovani a distinguere tra mondo reale e mondo digitale.

Introdotti da Raffaella Canci, responsabile del sistema regionale delle biblioteche e coordinatrice della mediateca La Cappella Underground di Trieste, Paolo Antonio D'Andrea da Pordenone e Giulia Cane da Udine hanno proposto e commentato spezzoni di film che possono diventare strumenti didattici - particolarmente utili agli insegnanti - nella lotta al bullismo. D'Andrea, di Cinemazero, ha parlato della pellicola americana "Tuo, Simon" di Greg Berlanti, mentre Cane ha mostrato frammenti di "Un bacio" di Ivan Cotroneo, film tra l'altro girato a Udine. Ricco di spunti anche l'intervento di Manuela De Giorgi, dirigente della Polizia postale del Fvg, che ha dato una dimensione numerica ai problemi: "Nell'ultimo anno i reati connessi a Internet sono aumentati del 77 per cento - ha spiegato - con punte del 130 per cento nella pedopornografia on line, con vittime purtroppo sempre più giovani. Cresce anche il fenomeno delle incitazioni all'odio: in Rete queste parole si moltiplicano e diventano virali". Daniele Fedeli, docente di pedagogia a Udine e autore di numerose pubblicazioni sui disturbi del comportamento, ha invitato il mondo degli adulti "a non colpevolizzare la Rete" aiutando i ragazzi a "integrare i due mondi nel modo corretto. Perché loro li vivono in maniera integrata: parlano online di quel che succede offline e offline di quel che hanno visto online".

Michele Penta, presidente dell'Osservatorio regionale antimafia, ha concluso l'incontro soffermandosi sul principio di legalità come collante indispensabile per la sopravvivenza di una comunità: "E' lo strumento più efficace di prevenzione dai rischi che minacciano la pacifica convivenza". ACON/FA-fc


19 febbraio 2021

L'incontro con il Presidente di Legambiente Fvg Sandro Cargnelutti

Il Presidente di Legambiente Fvg Sandro Cargnelutti ha consegnato al dott. Michele Penta  il Rapporto Ecomafia 2020. I due, durante l'incontro,  hanno confermato l' importanza della concreta e costante sinergia per affrontare le tematiche di comune interesse nel settore ambientale.


19 febbraio 2021

L'Osservatorio riunito ha incontrato il Presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin

Si riporta di seguito il comunicato stampa Acon riferito all'evento, nella sua forma integrale,  comunque reperibile all'interno del sito del Consiglio regionale nella sezione Notizie.

Osservatorio antimafia: Zanin, bene coordinamento tra organi di garanzia.

(ACON) Udine, 19 feb - "Gli organi di garanzia costituiscono un elemento fondamentale per avvicinare l'Assemblea legislativa alla comunità. Le attività da essi realizzate hanno portato concreti riscontri nella pubblica opinione e la nostra ottica di apertura passa attraverso il loro potenziamento. Qualsiasi richiesta in grado di portare beneficio ai nostri cittadini, troverà in noi interlocutori attenti e presenti".

Lo ha sottolineato oggi a Udine il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, ospite in videoconferenza della prima riunione dell'Osservatorio regionale antimafia, presieduto da Michele Penta, dopo l'insediamento dei tre nuovi componenti.

"Nel sottoscritto troverete sempre un interlocutore disponibile - ha aggiunto il presidente del Cr Fvg - e confermo ampia disponibilità a intervenire sullo strumento che aveva istituito l'Osservatorio, qualora ci pervengano proposte condivise all'interno delle singole realtà. Gli organi di garanzia costituiscono un prezioso trait d'union tra legislativo e comunità, ma sta a voi a redigere i programmi su cui operare".

In sede di presentazione, il presidente Penta aveva ricordato la necessità "di fare il punto della situazione e di esprimere alcune valutazioni sull'attività dell'organismo, ma anche di segnalare alcune criticità e la necessità di apportare eventuali modifiche alla legge istitutiva per ottimizzarne il funzionamento. Stiamo preparando la relazione annuale e auspico il potenziamento della struttura che ci supporta per poter esprimere al meglio i nostri compiti".

Nel corso del suo intervento, Zanin ha fatto riferimento anche a precisi punti toccati in precedenza dai componenti dell'Osservatorio, ovvero Enrico Sbriglia, Lorenzo Pillinini, Monica Catalfamo e Ruggero Buciol.

"Ritengo estremamente positivo - ha sottolineato in primis il presidente del Cr - che sia stato creato un coordinamento tra organi di garanzia, dando così vita a una sorta di integrazione per singola competenza, amplificando la loro divulgazione e migliorando la qualità delle proposte".

Per quanto concerne la richiesta di personale per gli uffici, Zanin ha ricordato che "proprio ieri l'assessore regionale alla Funzione pubblica, Pierpaolo Roberti, ha segnalato un calo di 600 unità lavorative in Regione nell'ambito di soli tre anni. Le risorse umane sono purtroppo scarse ma il mio impegno, su mandato dell'Ufficio di presidenza, è quello di sensibilizzare il governatore Massimiliano Fedriga al fine di reperire alcune figure necessarie a integrare anche le legittime esigenze degli organi di garanzia. Intanto, abbiamo attivato una richiesta per ottenere dei tirocinanti retribuiti".

Infine, per quanto concerne il tema della comunicazione e di una maggiore visibilità complessiva dell'Osservatorio, Zanin ha concluso evidenziando che "si tratta di un impegno che possiamo assumere e risolvere prossimamente". ACON/DB-fc


19 febbraio 2021

Ancora sull'emergenza economica

L'Osservatorio riunito ha incontrato i due Responsabili della trasparenza e della prevenzione della corruzione, dell'Amministrazione regionale e del Consiglio, dott. Mauro Vigini e dott. Stefano Patriarca. L'occasione è stata utile per confermare la collaborazione tra soggetti istituzionali, anche in considerazione del difficile periodo di grande difficoltà economica, diretta conseguenza dell'emergenza sanitaria Covid - 19.


17 febbraio 2021

Il Rapporto Ecomafia 2020

La presentazione per la prima volta in questa Regione del Rapporto Ecomafia 2020, realizzato da Legambiente, rappresenta un evento particolarmente significativo per la realtà locale, dal momento che intende richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sui dati che riguardano le illegalità commesse sul territorio del Friuli Venezia Giulia. L’Osservatorio regionale antimafia, chiamato a svolgere la precipua funzione di monitorare i fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata, si dichiara molto interessato ad acquisire da tale Rapporto tutte le informazioni utili allo svolgimento dei propri compiti istituzionali, creando i presupposti per una costante e concreta collaborazione anche con Legambiente, al fine di individuare le azioni sinergiche di prevenzione e contrasto dell’illegalità in tutti gli ambiti, ivi compresi quelli della tutela dell’Ambiente.  


10 febbraio 2021

La sinergia con le Università degli Studi 

Sono stati presi contatti con l'Università degli Studi di Trieste per perfezionare un accordo di convenzione per l'attivazione di tirocini curricolari formativi, di orientamento e professionalizzanti.


9 febbraio 2021

Riprende l'attività del progetto " DestinAzione 21 marzo"

Dopo l'interruzione causata dall' emergenza Covid - 19, riprende l'attività del progetto " DestinAzione 21 marzo", promosso dal Coordinamento di Libera Friuli Venezia Giulia, finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - ai sensi dell'art.7, comma 2, della Legge regionale n. 21/2017 - e al quale l'Osservatorio ha concesso il patrocinio.

Iniziata nel 2019, prima dell'emergenza sanitaria l'attività formativa del Progetto, incentrata sui temi riferiti alla cultura della Legalità,  ha coinvolto ventiquattro istituti scolastici, gli studenti di centododici classi e i loro docenti.  


15 gennaio 2021

Continua la collaborazione con il Garante regionale dei diritti della persona

Prosegue l'attività dell'Osservatorio nell'ambito del Protocollo di coordinamento delle attività per la tutela dei diritti dell'infanzia e adolescenza.

Il Presidente Michele Penta ha incontrato oggi, in collegamento telematico, il Garante regionale dei diritti della persona, prof. Paolo Pittaro, in funzione dello specifico lavoro incentrato sul tema del bullismo e del cyberbullismo.


15 gennaio 2021

I tirocini curricolari dedicati agli studenti universitari 

L'Osservatorio ha deliberato di avviare una collaborazione con le due Università degli Studi di Udine e Trieste per attivare progetti di formazione e studio dedicati agli studenti.

Il Presidente Michele Penta ha incontrato oggi, in collegamento telematico, la professoressa Alessia Ottavia Cozzi, docente di riferimento per i tirocini dell' Area giuridica, e la dottoressa Cristina Disint, referente dell'Area amministrativa - gestionale per i servizi agli studenti dell'Università degli studi di Udine.

In programma a breve il contatto anche con i referenti dei Dipartimenti dell'Università di Trieste.  

Ha partecipato alla riunione la dottoressa Roberta Sartor, Direttore del Servizio organi di garanzia.