ELEZIONI FVG23. FEDRIGA: NON MI ASPETTAVO 64%, ORA GUARDIAMO AL 2028
+++Il governatore rieletto: futuri incarichi non solo in base ai
voti. Bene tutti i partiti della coalizione+++
(ACON) Trieste, 3 apr - Un successo ancor più netto delle
previsioni per la coalizione di Centrodestra e per la lista che
porta il suo nome. Massimiliano Fedriga riassume così una
giornata elettorale che non potrà dimenticare e che a suo modo è
già entrata nella storia, dal momento che a nessun presidente
della Regione era finora riuscito di fare il bis.
"Non mi aspettavo - ha commentato a caldo il riconfermato
governatore del Friuli Venezia Giulia, in apertura della
conferenza stampa organizzata nell'aula del Consiglio regionale
di piazza Oberdan - un risultato di queste proporzioni. E proprio
per questo motivo sento il peso di rispondere all'enorme fiducia
che mi è stata tributata dai cittadini, senza facili promesse e
guardando al lungo periodo, non alla prossima scadenza
elettorale. Cercherò di dimostrare ancora - ha ribadito Fedriga -
che si può fare buona politica senza facili promesse elettorali:
il mio unico obiettivo è guardare in prospettiva e lasciare tra 5
anni una Regione che abbia fatto altri importanti passi avanti".
Dunque niente promesse sui primi 100 giorni né annunci di misure
specifiche: "Continuerò semplicemente a lavorare come ho fatto
negli ultimi 5 anni".
Tornando all'esito del voto - che alle battute finali dello
scrutinio vedeva una percentuale attorno al 64% per il candidato
del Centrodestra - rispondendo alle domande dei giornalisti
Fedriga ha confidato che si era posto per la sua lista
"l'obiettivo, o forse solo la speranza, di un risultato in doppia
cifra, attorno al 10 per cento. Abbiamo ottenuto invece numeri
ben superiori: evidentemente la lista ha centrato l'obiettivo di
recuperare consenso da chi aveva apprezzato il nostro lavoro ma
magari non si riconosceva nei partiti tradizionali. Ma tutti i
partiti della coalizione - ha voluto sottolineare il presidente -
hanno avuto un ottimo risultato: Forza Italia ha tenuto, Fratelli
d'Italia è cresciuta moltissimo rispetto al 2018, la Lega è
andata al di là delle aspettative".
Incalzato dai giornalisti sull'assetto della futura Giunta,
Fedriga ha annunciato che si prenderà qualche giorno di pausa
"prima di incontrare le forze politiche che mi hanno appoggiato".
E i futuri incarichi di governo "saranno decisi non solo in base
ai voti di preferenza ricevuti, ma anche alle competenze: i
partiti sono consapevoli che una Giunta forte è a vantaggio di
tutti". Sarà oggetto di confronto con i partiti anche l'ipotesi
di chiedere ai nuovi assessori di dimettersi dal Consiglio.
Rispetto ai progetti-chiave del nuovo mandato, Fedriga ha citato
"gli investimenti su Porto Vecchio a Trieste e l'azione per
attrarre investitori internazionali in Fvg", ma ha voluto
ricordare anche "la norma sull'attrazione dei talenti che abbiamo
sviluppato con l'assessore Rosolen e le misure sulla famiglia:
nel 2022 abbiamo avuto, sia pure di poco, più nati rispetto
all'anno precedente, e spero che questo rappresenti un piccolo
germoglio".
Quanto alle riforme dei meccanismi elettorali, il governatore
rieletto ha garantito che "a livello di Conferenza delle Regioni
c'è un consenso quasi unanime sulla proposta del terzo mandato
per i presidenti", ribadendo l'apertura a superare il vincolo del
terzo mandato per i consiglieri regionali. La nuova legislatura
potrebbe perciò produrre una riforma complessiva, che
comprenderebbe anche la doppia preferenza di genere, "una novità
che avevamo già inserito nel nostro pacchetto di proposte ai
gruppi di Opposizione. Ribadisco che siamo disposti a ragionare
con le minoranze, purché non si utilizzino le proposte per fare
propaganda".
Al neo presidente è stata chiesta anche un'opinione anche
sull'astensionismo in crescita: "Me ne rammarico - ha risposto -
anche se abbiamo tenuto meglio rispetto ad altri territori. Spero
che lo stile della campagna elettorale, basata sui contenuti e
senza aggressioni e attacchi personali anche grazie agli altri
tre candidati, abbia contribuito a contenere il calo dei votanti".
Fedriga ha risposto anche ad alcune domande sui rapporti con la
Slovenia e sul peso della rappresentanza della minoranza slovena
in Consiglio: "Abbiamo già molti tavoli bilaterali con la vicina
Repubblica e vorrei rafforzarli: la nostra forza sta nella
collocazione geografica e nel rapporto con i popoli vicini.
Quanto alla rappresentanza in Aula, io la svincolerei
dall'appartenenza all'una o all'altra coalizione". Dopo aver
rivelato che il presidente del Veneto, Luca Zaia, gli aveva da
poco telefonato per complimentarsi, il presidente rieletto ha
ribadito il suo appoggio a Pietro Fontanini, candidato sindaco a
Udine, e ha assicurato che, nel caso si dovesse arrivare al
ballottaggio per la guida del municipio, non mancherà di
sostenerlo pubblicamente recandosi a Udine.
ACON/FA-fc