SESSIONE EUROPEA. DA VI COMM LINEE DI INDIRIZZO SU GESTIONE MIGRANTI
(ACON) Trieste, 22 apr - Nei primi tre mesi del 2024, il flusso
dei migranti arrivati sul territorio del Friuli Venezia Giulia si
è dimezzato, rispetto a quanto registrato nel medesimo periodo
del 2023 che vide, invece, un numero record di immigrati
provenienti dalla rotta balcanica.
Allo stesso tempo, sempre per il 2024, almeno un centinaio
sarebbero stati gli arresti di trafficanti di esseri umani da
parte della sola questura di Trieste, seguita a ruota in questa
statistica dalle questure della provincia di Gorizia e Udine.
Sono questi alcuni dei dati emersi oggi durante i lavori odierni
della VI Commissione consiliare, riunitasi per discutere le parti
di competenza dei documenti della Sessione europea 2024. Focus,
dunque, sulle politiche migratorie e sulla lotta al traffico di
migranti al fine di tracciare delle linee guida, in sede
regionale, su cui poi indirizzare i lavori futuri della
Commissione Ue.
L'assessore regionale di competenza ha tenuto a precisare che il
calo dei flussi migratori del 2024 è legato alla sospensione del
trattato di Schengen sulla libera circolazione in Europa, resa
necessaria, nell'ottobre dello scorso anno, per ragioni di
sicurezza internazionale, visto l'aggravarsi della situazione in
Medio Oriente. Una sospensione vista con favore dalla Regione
Fvg, in sintonia con l'iniziativa del Governo italiano.
L'assessore ha anche fatto sapere che è stato approvato in Giunta
un regolamento a sostegno delle forze dell'ordine deputate al
controllo dei confini e relativo all'acquisto di strumentazioni
adeguate.
In fase di discussione, dalle Opposizioni è stata avanzata la
necessità di portare all'attenzione dell'Ue la richiesta di
maggiori risorse finanziarie per garantire accoglienza adeguata a
quanti arrivano in Fvg. Perchè è indispensabile - è stato
sottolineato - che quanti fanno richiesta di asilo politico non
vivano in condizioni di indigenza. Risorse economiche
indispensabili, anche quelle per disincentivare l'emigrazione dei
giovani dal territorio regionale, la cui percentuale è sempre più
alta.
Dalla Maggioranza è stata, invece, avanzata la necessità di
indirizzare l'Ue affinchè si trovi un accordo tra gli Stati
membri che, da una parte, permetta di fare investimenti nei Paesi
dove ci sono situazioni critiche al fine di arginare gli ingenti
flussi migratori, e dall'altra, acceleri la distribuzione sul
territorio nazionale e regionale dei migranti, a garanzia di una
politica adeguata di integrazione.
ACON/SM-fa