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UDC: Molinaro su lavori per nuovo Statuto

12.01.2005
15:12
(ACON) Trieste, 12 gen - COM/AB - "Non si può anteporre la propria coesione e tenuta della maggioranza agli interessi generali della Regione. La blindatura da parte di Intesa Democratica sui propri emendamenti sullo Statuto di autonomia è inaccettabile ed evidenzia una scarsa cultura istituzionale. I contenuti del nuovo Statuto di autonomia nascono da una larga partecipazione attraverso la Convenzione che ha coinvolto le forme rappresentative della comunità regionale. Il restringere, oggi, le sintesi sull'articolato a pochi, non favorendo intese ampie tra tutte le espressione politiche presenti in Consiglio regionale, porterà alla vanificazione di quasi un anno di lavoro, perché un progetto di Statuto approvato dalla sola maggioranza non interesserà a nessuno né, tantomeno, al Parlamento nazionale".

Commenta così il capogruppo UDC Roberto Molinaro l'avvio dei lavori della V Commissione permanente sui primi dodici articoli del nuovo Statuto.

"Responsabilmente, come UDC, abbiamo presentato le nostre proposte emendative e certamente, quando su queste c'è stato confronto, la successiva condivisione è stata ampia e talvolta unanime - sottolinea l'esponente centrista - come sull'articolo che introduce tra i principi la tutela e la valorizzazione della montagna, con priorità al suo sviluppo economico e sociale, o quello che definisce compiutamente la sussidiarietà orizzontale e quindi il ruolo e l'autonoma iniziativa di persone, famiglie e formazioni sociali, da sostenere anche con misure tributarie e fiscali".

"Ma pesa come un macigno la netta chiusura imposta dalle diverse sinistre della maggioranza, con il pieno appoggio dei colleghi della Margherita - precisa il consigliere dell'UDC - al riconoscimento nell'identità del Friuli Venezia Giulia delle radici cristiane aquileiesi, frutto evidentemente di un residuo ideologismo e di poca conoscenza della storia di questa terra".

"Abbiamo, come UDC, deciso di partecipare sino in fondo all'impegno di riscrittura dello Statuto, mettendo sul tavolo le nostre proposte e subordinando il nostro voto alla considerazione o meno delle stesse - conclude Molinaro - e quindi continuiamo ad auspicare che nella restante parte del lavoro in Commissione e successivamente in Aula si recuperi quelle indispensabili condizioni di azione bypartisan per un lavoro utile al Friuli Venezia Giulia sino a oggi mancato".