UDC: Molinaro su lavori per nuovo Statuto
(ACON) Trieste, 12 gen - COM/AB - "Non si può anteporre la
propria coesione e tenuta della maggioranza agli interessi
generali della Regione. La blindatura da parte di Intesa
Democratica sui propri emendamenti sullo Statuto di autonomia è
inaccettabile ed evidenzia una scarsa cultura istituzionale. I
contenuti del nuovo Statuto di autonomia nascono da una larga
partecipazione attraverso la Convenzione che ha coinvolto le
forme rappresentative della comunità regionale. Il restringere,
oggi, le sintesi sull'articolato a pochi, non favorendo intese
ampie tra tutte le espressione politiche presenti in Consiglio
regionale, porterà alla vanificazione di quasi un anno di lavoro,
perché un progetto di Statuto approvato dalla sola maggioranza
non interesserà a nessuno né, tantomeno, al Parlamento
nazionale".
Commenta così il capogruppo UDC Roberto Molinaro l'avvio dei
lavori della V Commissione permanente sui primi dodici articoli
del nuovo Statuto.
"Responsabilmente, come UDC, abbiamo presentato le nostre
proposte emendative e certamente, quando su queste c'è stato
confronto, la successiva condivisione è stata ampia e talvolta
unanime - sottolinea l'esponente centrista - come sull'articolo
che introduce tra i principi la tutela e la valorizzazione della
montagna, con priorità al suo sviluppo economico e sociale, o
quello che definisce compiutamente la sussidiarietà orizzontale e
quindi il ruolo e l'autonoma iniziativa di persone, famiglie e
formazioni sociali, da sostenere anche con misure tributarie e
fiscali".
"Ma pesa come un macigno la netta chiusura imposta dalle diverse
sinistre della maggioranza, con il pieno appoggio dei colleghi
della Margherita - precisa il consigliere dell'UDC - al
riconoscimento nell'identità del Friuli Venezia Giulia delle
radici cristiane aquileiesi, frutto evidentemente di un residuo
ideologismo e di poca conoscenza della storia di questa terra".
"Abbiamo, come UDC, deciso di partecipare sino in fondo
all'impegno di riscrittura dello Statuto, mettendo sul tavolo le
nostre proposte e subordinando il nostro voto alla considerazione
o meno delle stesse - conclude Molinaro - e quindi continuiamo ad
auspicare che nella restante parte del lavoro in Commissione e
successivamente in Aula si recuperi quelle indispensabili
condizioni di azione bypartisan per un lavoro utile al Friuli
Venezia Giulia sino a oggi mancato".