V Comm: nuovo Statuto, approvata proposta di legge cost. (2)
(ACON) Trieste, 13 gen - MPB - La proposta di legge
costituzionale di riscrittura dello Statuto è stata approvata
dalla V Commissione consiliare, presieduta da Antonio Martini
(Margh), con i voti favorevoli della maggioranza e i contrari
dell'opposizione (LN, FI e AN), mentre si sono astenuti i
consiglieri Roberto Molinaro (UDC) e Maurizio Salvador (Misto).
Il testo sarà ora sottoposto all'esame dell'Aula.
Come relatore di maggioranza è stato proposto lo stesso Martini
che, pur dichiarandosi in difficoltà ad accettare la designazione
in quanto presidente della Commissione che ha licenziato il
testo, ha assicurato che il suo impegno sarà di difendere il
risultato puntando a migliorarlo ulteriormente cercando di
comprendere il più possibile le ragioni di tutte le parti.
Per l'opposizione sono stati designati relatori Paolo Panontin
(LN), Antonio Pedicini (FI) e Luca Ciriani (AN).
All'approvazione, non preceduta - come consuetudine - dalle
dichiarazioni di voto, si è giunti dopo un serrato e scorrevole
lavoro che ha visto per diversi articoli il recepimento di
emendamenti e sub-emendamenti, mentre per molti altri le
modifiche presentate sono state ritirate.
Fra le variazioni che i consiglieri hanno apportato al testo
base, nell'art. 44 (che apre il Titolo VI da cui nel pomeriggio è
ripreso l'esame) un emendamento della maggioranza ha portato
all'eliminazione del decreto legge regionale fra le fonti
regionali previste, mentre è stato introdotto un articolo che
prevede i testi unici.
Per quanto riguarda i referendum regionali (art.49) un
emendamento di FI ha portato a prevedere l'innalzamento dei
quorum (da un quarto a metà) e all'introduzione di altri limiti.
Complesso il dibattito sul Titolo VII, riguardante la potestà
legislativa e regolamentare, con una rivisitazione e
ricombinazione, al Capo I, dell'articolato. In particolare,
accanto a emendamenti della maggioranza, è passato un
subemendamento di FI che dà alla Regione potestà di dettare norme
in materia di economia volte a tutelare la competitività con aree
confinarie.
Superati scorrevolmente il Capo II, riguardante la formazione
delle leggi regionali, e il Titolo VIII concernente
l'Amministrazione regionale, l'esame si è incentrato su finanze,
demanio e patrimonio, temi questi contenuti nel Titolo IX. In
particolare l'art.68, su autonomia finanziaria, è stato
modificato da un emendamento del consigliere Roberto Asquini (FI)
che ha introdotto la possibilità per la Regione di determinare,
la modifica delle aliquote fiscali senza che le modificazioni
apportate comportino variazione sulla quantità dei proventi
stessi spettanti allo Stato.
All'interno del Titolo X - rapporti con lo Stato e le altre
Regioni - speciale attenzione è stata dedicata alla Commissione
paritetica con l'accoglimento di un emendamento firmato da
Roberto Molinaro (UDC) che prevede che, dei sei membri che la
compongono, tre siano nominati dal Consiglio regionale e non,
come ora, dal Presidente della Regione. Gli altri tre restano di
nomina Statale.
Con l'accoglimento di un emendamento a firma di Antonio Pedicini
(FI) è stato infine inserito un articolo (80 bis) concernente la
redazione del testo dello Statuto nelle lingue storicamente
proprie del territorio del Friuli Venezia Giulia e che
letteralmente recita: "Lo Statuto della Regione viene redatto
nelle lingue italiana, friulana, slovena e tedesca. La versione
in lingua italiana è quella ufficiale".
Infine l'articolo 23 (sistema di finanziamento delle autonomie
locali) che era stato accantonato, è stato recepito nella
formulazione originaria.
(fine)