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V Comm: nuovo Statuto, approvata proposta di legge cost. (2)

13.01.2005
18:11
(ACON) Trieste, 13 gen - MPB - La proposta di legge costituzionale di riscrittura dello Statuto è stata approvata dalla V Commissione consiliare, presieduta da Antonio Martini (Margh), con i voti favorevoli della maggioranza e i contrari dell'opposizione (LN, FI e AN), mentre si sono astenuti i consiglieri Roberto Molinaro (UDC) e Maurizio Salvador (Misto).

Il testo sarà ora sottoposto all'esame dell'Aula.

Come relatore di maggioranza è stato proposto lo stesso Martini che, pur dichiarandosi in difficoltà ad accettare la designazione in quanto presidente della Commissione che ha licenziato il testo, ha assicurato che il suo impegno sarà di difendere il risultato puntando a migliorarlo ulteriormente cercando di comprendere il più possibile le ragioni di tutte le parti.

Per l'opposizione sono stati designati relatori Paolo Panontin (LN), Antonio Pedicini (FI) e Luca Ciriani (AN).

All'approvazione, non preceduta - come consuetudine - dalle dichiarazioni di voto, si è giunti dopo un serrato e scorrevole lavoro che ha visto per diversi articoli il recepimento di emendamenti e sub-emendamenti, mentre per molti altri le modifiche presentate sono state ritirate.

Fra le variazioni che i consiglieri hanno apportato al testo base, nell'art. 44 (che apre il Titolo VI da cui nel pomeriggio è ripreso l'esame) un emendamento della maggioranza ha portato all'eliminazione del decreto legge regionale fra le fonti regionali previste, mentre è stato introdotto un articolo che prevede i testi unici.

Per quanto riguarda i referendum regionali (art.49) un emendamento di FI ha portato a prevedere l'innalzamento dei quorum (da un quarto a metà) e all'introduzione di altri limiti.

Complesso il dibattito sul Titolo VII, riguardante la potestà legislativa e regolamentare, con una rivisitazione e ricombinazione, al Capo I, dell'articolato. In particolare, accanto a emendamenti della maggioranza, è passato un subemendamento di FI che dà alla Regione potestà di dettare norme in materia di economia volte a tutelare la competitività con aree confinarie.

Superati scorrevolmente il Capo II, riguardante la formazione delle leggi regionali, e il Titolo VIII concernente l'Amministrazione regionale, l'esame si è incentrato su finanze, demanio e patrimonio, temi questi contenuti nel Titolo IX. In particolare l'art.68, su autonomia finanziaria, è stato modificato da un emendamento del consigliere Roberto Asquini (FI) che ha introdotto la possibilità per la Regione di determinare, la modifica delle aliquote fiscali senza che le modificazioni apportate comportino variazione sulla quantità dei proventi stessi spettanti allo Stato.

All'interno del Titolo X - rapporti con lo Stato e le altre Regioni - speciale attenzione è stata dedicata alla Commissione paritetica con l'accoglimento di un emendamento firmato da Roberto Molinaro (UDC) che prevede che, dei sei membri che la compongono, tre siano nominati dal Consiglio regionale e non, come ora, dal Presidente della Regione. Gli altri tre restano di nomina Statale.

Con l'accoglimento di un emendamento a firma di Antonio Pedicini (FI) è stato infine inserito un articolo (80 bis) concernente la redazione del testo dello Statuto nelle lingue storicamente proprie del territorio del Friuli Venezia Giulia e che letteralmente recita: "Lo Statuto della Regione viene redatto nelle lingue italiana, friulana, slovena e tedesca. La versione in lingua italiana è quella ufficiale".

Infine l'articolo 23 (sistema di finanziamento delle autonomie locali) che era stato accantonato, è stato recepito nella formulazione originaria.

(fine)