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III Comm: ddl immigrati, approvato primo articolo (1)

18.01.2005
13:55
(ACON) Trieste, 18 gen - RC - La III Commissione del Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il primo dei 33 articoli del disegno di legge sull'accoglienza e l'integrazione sociale degli stranieri presenti in Friuli Venezia Giulia. A votare a favore è stata Intesa Democratica, contro FI, AN e LN, astenuto l'UDC.

Numerosi gli emendamenti presentati: quelli del centro-sinistra sono firmati dal presidente Alzetta (DS) con Menis (Margh), Poropat (Citt) e Franzil (PRC) e non minano la struttura del provvedimento dell'assessore Antonaz; quelli del centro-destra sono rispettivamente di Blasoni, Camber e Valenti per FI, Ciani per AN, Panontin e Guerra per la Lega, Molinaro e Fasan per l'UDC.

Il testo era giunto all'attenzione della Commissione il 15 settembre dello scorso anno e il 10 novembre c'era stato il dibattito generale. Nella relazione si riportano i dati al 31 dicembre 2003, ove si rende noto che le residenze degli stranieri sono 51.704, pari al 4% della popolazione (nel 2000 si parlava del 2,7%), così ripartite: Udine 18.724 (36,2% dei residenti), Pordenone 16.596 (32,1%), Gorizia 5.346 (10,3%), Trieste 11.038 (21,3%). Guardando alla loro provenienza, gli albanesi sono il maggior numero (8.366 persone, pari al 16,2% del totale degli stranieri), a seguire i serbo-montenegrini (6.880 - 13,3%), i croati (4.242 - 8,2%), i rumeni (4.166 - 8,1%), i ghanesi (2.950 - 5,7%), i bosniaci (2.278 - 4,4%), i marocchini (1.864 - 3,6%), i macedoni (1.410 - 2,7%), gli ucraini (1.375 - 2,7%), i cinesi (1.304 - 2,5%).

Se a livello generale la media della presenza maschile è di poco superiore a quella femminile, vi sono delle nazionalità che vedono il dato ribaltato: ucraine, polacche, moldave, brasiliane, slovacche, russe, colombiane, dominicane e ceche sono infatti ben il 70%. E la presenza delle immigrate sul mercato del lavoro è passata dal 29,3% del 1998 al 32,1% del 2001. Così il dato che riguarda la scuola: sommando le presenze dalle materne alle superiori, si hanno 2.751 studenti a Udine, 2.453 a Pordenone, 679 a Gorizia, 1.184 a Trieste, per un totale di 7.067 ragazzi.

Entrando nel dettaglio, le finalità sono di garantire agli stranieri immigrati (inclusi apolidi, richiedenti asilo e rifugiati nonché i figli nati in Italia) condizioni di uguaglianza in termini di diritti ma anche di doveri, e si affida ai Comuni e alle Province la rimozione degli ostacoli al riconoscimento. Alla Regione vanno, invece, funzioni di coordinamento e controllo degli interventi, e amministrative in materia di lavoro, nonché l'approvazione del Piano regionale integrato per l'immigrazione, triennale e aggiornato in armonia con il Piano strategico regionale. Sono istituiti l'Osservatorio sull'immigrazione, la Consulta regionale per l'immigrazione, l'Albo regionale delle associazioni e degli enti per l'immigrazione. La Regione, in concorso con diversi soggetti, sostiene monitoraggio, assistenza e tutela legale per le vittime delle discriminazioni; particolari programmi di protezione sono previsti a favore dei richiedenti asilo, dei rifugiati e dei minori non accompagnati. Non mancano poi quelli di protezione sociale, di misure alternative alla pena detentiva, per il rientro e il reinserimento nei Paesi di origine, ma anche per l'acquisto della prima casa, l'assistenza sanitaria, l'istruzione, la formazione professionale e l'avvio di attività imprenditoriali o l'accesso al pubblico impiego, il tutto in condizioni di parità con gli altri cittadini.

Infine, la legge prevede contributi ad associazioni che organizzano attività dedicate agli immigrati e la stipula di accordi tra le Università straniere per favorire il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all'estero. La norma finanziaria parla di utilizzo di una quota del Fondo nazionale per le politiche sociali e di un totale di spesa pari a 4,371 milioni di euro nel triennio 2004-2006.

I lavori riprenderanno alle 14.30 con l'approvazione dell'articolo 2.

(segue)