III Comm: ddl immigrati, approvato primo articolo (1)
(ACON) Trieste, 18 gen - RC - La III Commissione del Consiglio
regionale ha approvato a maggioranza il primo dei 33 articoli del
disegno di legge sull'accoglienza e l'integrazione sociale degli
stranieri presenti in Friuli Venezia Giulia. A votare a favore è
stata Intesa Democratica, contro FI, AN e LN, astenuto l'UDC.
Numerosi gli emendamenti presentati: quelli del centro-sinistra
sono firmati dal presidente Alzetta (DS) con Menis (Margh),
Poropat (Citt) e Franzil (PRC) e non minano la struttura del
provvedimento dell'assessore Antonaz; quelli del centro-destra
sono rispettivamente di Blasoni, Camber e Valenti per FI, Ciani
per AN, Panontin e Guerra per la Lega, Molinaro e Fasan per
l'UDC.
Il testo era giunto all'attenzione della Commissione il 15
settembre dello scorso anno e il 10 novembre c'era stato il
dibattito generale. Nella relazione si riportano i dati al 31
dicembre 2003, ove si rende noto che le residenze degli stranieri
sono 51.704, pari al 4% della popolazione (nel 2000 si parlava
del 2,7%), così ripartite: Udine 18.724 (36,2% dei residenti),
Pordenone 16.596 (32,1%), Gorizia 5.346 (10,3%), Trieste 11.038
(21,3%). Guardando alla loro provenienza, gli albanesi sono il
maggior numero (8.366 persone, pari al 16,2% del totale degli
stranieri), a seguire i serbo-montenegrini (6.880 - 13,3%), i
croati (4.242 - 8,2%), i rumeni (4.166 - 8,1%), i ghanesi (2.950
- 5,7%), i bosniaci (2.278 - 4,4%), i marocchini (1.864 - 3,6%),
i macedoni (1.410 - 2,7%), gli ucraini (1.375 - 2,7%), i cinesi
(1.304 - 2,5%).
Se a livello generale la media della presenza maschile è di poco
superiore a quella femminile, vi sono delle nazionalità che
vedono il dato ribaltato: ucraine, polacche, moldave, brasiliane,
slovacche, russe, colombiane, dominicane e ceche sono infatti ben
il 70%. E la presenza delle immigrate sul mercato del lavoro è
passata dal 29,3% del 1998 al 32,1% del 2001. Così il dato che
riguarda la scuola: sommando le presenze dalle materne alle
superiori, si hanno 2.751 studenti a Udine, 2.453 a Pordenone,
679 a Gorizia, 1.184 a Trieste, per un totale di 7.067 ragazzi.
Entrando nel dettaglio, le finalità sono di garantire agli
stranieri immigrati (inclusi apolidi, richiedenti asilo e
rifugiati nonché i figli nati in Italia) condizioni di
uguaglianza in termini di diritti ma anche di doveri, e si affida
ai Comuni e alle Province la rimozione degli ostacoli al
riconoscimento. Alla Regione vanno, invece, funzioni di
coordinamento e controllo degli interventi, e amministrative in
materia di lavoro, nonché l'approvazione del Piano regionale
integrato per l'immigrazione, triennale e aggiornato in armonia
con il Piano strategico regionale. Sono istituiti l'Osservatorio
sull'immigrazione, la Consulta regionale per l'immigrazione,
l'Albo regionale delle associazioni e degli enti per
l'immigrazione. La Regione, in concorso con diversi soggetti,
sostiene monitoraggio, assistenza e tutela legale per le vittime
delle discriminazioni; particolari programmi di protezione sono
previsti a favore dei richiedenti asilo, dei rifugiati e dei
minori non accompagnati. Non mancano poi quelli di protezione
sociale, di misure alternative alla pena detentiva, per il
rientro e il reinserimento nei Paesi di origine, ma anche per
l'acquisto della prima casa, l'assistenza sanitaria,
l'istruzione, la formazione professionale e l'avvio di attività
imprenditoriali o l'accesso al pubblico impiego, il tutto in
condizioni di parità con gli altri cittadini.
Infine, la legge prevede contributi ad associazioni che
organizzano attività dedicate agli immigrati e la stipula di
accordi tra le Università straniere per favorire il
riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all'estero. La
norma finanziaria parla di utilizzo di una quota del Fondo
nazionale per le politiche sociali e di un totale di spesa pari a
4,371 milioni di euro nel triennio 2004-2006.
I lavori riprenderanno alle 14.30 con l'approvazione
dell'articolo 2.
(segue)