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IPR: presentata pdl su numero farmacie in regione

20.01.2005
14:41
(ACON) Trieste, 20 gen - COM/RC - Presentata dal Gruppo di Intesa per la Regione in Consiglio regionale una proposta di legge per adeguare il numero delle farmacie presenti in Friuli Venezia Giulia.

Ogni biennio - hanno fatto sapere Alessandra Battellino, Luigi Ferone e Roberto De Gioia - la Giunta regionale e le Aziende per i servizi sanitari adottano delle delibere sulle piante organiche delle farmacie nelle diverse province che devono, però, tener conto di una legge nazionale molto rigida che non considera le realtà dei singoli territori. Il numero delle farmacie, infatti, é determinato in base alla popolazione, ma con disparità di trattamento tra i Comuni: per quelli sino a 12.500 abitanti, infatti, il rapporto è di una ogni 5.000 persone, mentre è di una ogni 4.000 nei Comuni superiori.

In pratica - ha spiegato la Battellino - sarebbe sufficiente aumentare del 20% le attuali farmacie (che così passerebbero da 361 a 433) per dare evasione alle richieste che provengono dal territorio; un aumento che é giustificato anche dalla presenza di decine di migliaia di immigrati non residenti e dal fatto che la popolazione del Friuli Venezia Giulia diventa sempre più anziana e quindi ha necessità di avere una migliore offerta del servizio.

Non bisogna poi dimenticare - ha aggiunto - che attualmente le farmacie possono vendere anche prodotti che dovrebbero essere collocati sul mercato in libera concorrenza come, ad esempio, cosmetici, pannolini e giocattoli, tutti generi che hanno contribuito ad aumentare i loro introiti. Revisionare le autorizzazioni, aumentandone il numero, va nel senso di migliorare il servizio per il cittadino e in quello di offrire qualche possibilità di lavoro in più ai tanti laureati in farmacia che, a fronte di una laurea "a numero aperto" si ritrovano le farmacie "a numero chiuso", con la conseguenza di essere costretti non a fare i farmacisti ma i collaboratori.

La distinzione, poi, fra i Comuni con più o meno di 12.500 abitanti è pregiudizievole per i cittadini dei Comuni minori, che in Friuli Venezia Giulia sono la gran parte.

I tre consiglieri hanno quindi definito la loro proposta una legge semplice (appena due gli articoli), che fissando solo un nuovo parametro, unitario per tutto il territorio, elimina le disparità e offre un servizio migliore a costo zero per la Regione e per lo Stato.