Venzone: Tesini ad Assemblea regionale UNCEM
(ACON) Venzone, 22 gen - MPB - Il tema "La Montagna nella
modernità, innovazione e coesione" ha fatto da cornice
all'Assemblea congressuale regionale dell'UNCEM, che si è svolta
questo pomeriggio nella sala consiliare di Venzone - presenti il
presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini e il
vicepresidente nazionale dell'ente Valerio Prignachi - per
rinnovare gli incarichi e per sviluppare una riflessione comune
sulle sfide che attendono questa parte del territorio e le
istituzioni che lo rappresentano.
E' una fase importante quella che sta per aprirsi - ha detto
Tesini nel suo intervento, ricordando che dalla prossima
settimana il Consiglio sarà impegnato a licenziare la proposta di
nuovo Statuto di autonomia da inoltrare al Parlamento, esplicando
così per la prima volta la responsabilità di esprimere le proprie
indicazioni sui contenuti della sua legge Costituzionale; la
proposta tratta direttamente e indirettamente di questioni che
riguardano la montagna. Inoltre, il primo semestre dell'anno sarà
imperniato sulla riforma delle Autonomie Locali, con sullo sfondo
sia il documento di settore curato dall'assessore competente per
la Montagna, sia quello di indirizzo per le Autonomie locali.
Mentre è chiaro ciò che compete ai Comuni e come dovrà essere la
Regione a riforma compiuta, il nodo basilare, che ha impedito
finora di condurre in porto un disegno di riforma sta, per
Tesini, nella difficoltà di individuare natura, confini, ruolo,
competenze e relative risorse dell'ente di area vasta.
La mancanza di fondi per poter fare tutto richiede definizione
delle priorità e assunzione di responsabilità, consapevoli, ha
ricordato il presidente del Consiglio, che a volte le decisioni
non hanno visto la luce proprio a causa di un eccesso di centri
decisori e quindi per intasamento burocratico.
E' una svolta importante, secondo Tesini, per superare meccanismi
viziosi quella di parlare delle Comunità Montane come di enti a
base volontaria che intervengono su delega dei Comuni: è, quindi,
essenziale è la definizione del bacino di riferimento, mentre i
Comuni, soprattutto quelli minori, dovranno responsabilizzarsi
aggregandosi e delegando competenze in toto, per evitare
duplicazioni di servizi e spese per realizzarli.