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Venzone: Tesini ad Assemblea regionale UNCEM

22.01.2005
19:03
(ACON) Venzone, 22 gen - MPB - Il tema "La Montagna nella modernità, innovazione e coesione" ha fatto da cornice all'Assemblea congressuale regionale dell'UNCEM, che si è svolta questo pomeriggio nella sala consiliare di Venzone - presenti il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini e il vicepresidente nazionale dell'ente Valerio Prignachi - per rinnovare gli incarichi e per sviluppare una riflessione comune sulle sfide che attendono questa parte del territorio e le istituzioni che lo rappresentano.

E' una fase importante quella che sta per aprirsi - ha detto Tesini nel suo intervento, ricordando che dalla prossima settimana il Consiglio sarà impegnato a licenziare la proposta di nuovo Statuto di autonomia da inoltrare al Parlamento, esplicando così per la prima volta la responsabilità di esprimere le proprie indicazioni sui contenuti della sua legge Costituzionale; la proposta tratta direttamente e indirettamente di questioni che riguardano la montagna. Inoltre, il primo semestre dell'anno sarà imperniato sulla riforma delle Autonomie Locali, con sullo sfondo sia il documento di settore curato dall'assessore competente per la Montagna, sia quello di indirizzo per le Autonomie locali.

Mentre è chiaro ciò che compete ai Comuni e come dovrà essere la Regione a riforma compiuta, il nodo basilare, che ha impedito finora di condurre in porto un disegno di riforma sta, per Tesini, nella difficoltà di individuare natura, confini, ruolo, competenze e relative risorse dell'ente di area vasta.

La mancanza di fondi per poter fare tutto richiede definizione delle priorità e assunzione di responsabilità, consapevoli, ha ricordato il presidente del Consiglio, che a volte le decisioni non hanno visto la luce proprio a causa di un eccesso di centri decisori e quindi per intasamento burocratico.

E' una svolta importante, secondo Tesini, per superare meccanismi viziosi quella di parlare delle Comunità Montane come di enti a base volontaria che intervengono su delega dei Comuni: è, quindi, essenziale è la definizione del bacino di riferimento, mentre i Comuni, soprattutto quelli minori, dovranno responsabilizzarsi aggregandosi e delegando competenze in toto, per evitare duplicazioni di servizi e spese per realizzarli.