CR: nuovo Statuto, lavori a domani (15)
(ACON) Trieste, 24 gen - RC - Isidoro Gottardo, capogruppo di
FI, ha precisato che ci saranno leggi statutarie che entreranno
in vigore prima del nuovo Statuto e che rimane in sospeso quanto
le Regioni autonome siano "speciali" e quanto possa intervenire
sulla materia il Parlamento. FI ha posto il problema del
federalismo fiscale perché è un aspetto nuovo e centrale
dell'autonomia regionale, ma sarebbe stato più coerente anche
garantire l'autonomia degli Enti locali.
Per quanto attiene l'uso delle lingue minoritarie, per Gottardo
c'è un'ambiguità voluta. Si è poi detto d'accordo sull'abiura
esplicita della guerra, ma se si scrive che in Friuli Venezia
Giulia non ci possono essere armi di sterminio di massa,
significa anche che la base Nato di Aviano non è più compatibile
con il nostro Statuto. Sulla legge elettorale, non si possono
rinviare le opzioni a una legge statutaria.
Cristiano Degano, capogruppo della Margherita, ha ripercorso
l'iter della revisione dello Statuto, dall'accettazione
dell'istituzione di una Convenzione, come proposta dalle
opposizioni, ai lavori in Commissione, passando per il tavolo
politico. Le ataviche battaglie su Trieste e Udine, per il ruolo
di capoluogo o qualunque altro ruolo, sono inopportune; la
maggiore autonomia al territorio non deve venire dallo Statuto,
ma da altri atti; non è il caso di inserire in Statuto una legge
elettorale, ma demandarla a una legge statutaria apposita, anche
perché questa vedrà l'approvazione senza dubbio prima dello
Statuto.
La riscrittura dello Statuto - ha concluso - ha bisogno di ampie
convergenze politiche, poi si vedrà se ci sono i tempi per
presentare il documento al Parlamento perché siamo in ritardo di
un mese sui tempi, ma forse il suo inserimento nel calendario
delle Camere è ancora possibile.
Da ultimo, per Bruno Zvech, capogruppo di DS, non si può dire che
il clima politico sia stato compromesso causa la maggioranza, che
aveva ogni interesse a restare entro i tempi prefissati. Certo ci
sono differenti orientamenti all'interno della maggioranza, ma
anche un comune sentire, mentre non è così per il centro-destra;
questa deve dire con chiarezza dove vuole che lo Statuto sia
modificato, poi il Parlamento farà la sua parte. Nel testo, non
solo ci sono tutti i principi da cui, poi, potranno discendere le
leggi a riguardo, semmai ci sono cose che si potevano omettere.
Non ci sono sottrazioni di poteri o di funzioni al Friuli, per
Zvech, così come le discussioni su Trieste capoluogo o su dove
deve passare il Corridoio V sono tutti segnali di mancanza di
cultura politica che colpiscono tanto la sinistra quanto la
destra; le scelte su un capoluogo non possono essere fatte per
Statuto o per risarcimento, ma perché si comprende la vocazione e
la storia di quella città, le sue ricchezze e le sue tradizioni,
ma soprattutto la sua volontà di lavorare al servizio dell'intera
regione. Siamo favorevoli all'elezione diretta del presidente
della Regione e questa deve essere inserita in legge statutaria.
I lavori sono così terminati; riprenderanno domani mattina, a
partire dalle 10.00.
(fine)