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Giornata della Memoria: intervento presidente Tesini

27.01.2005
12:42
(ACON) Trieste, 27 gen - MPB - Lo sterminio degli ebrei non costituisce una storia non raccontabile: e se la sua enorme atrocità ha talvolta spinto a relegarlo nell'ambito dell'incomprensibile, mentre altre volte ha prevalso la tentazione riduzionista di omologarlo ai grandi eccidi di cui è costellata la storia, trattandosi invece di un fenomeno ineguagliato di annientamento di un popolo, pianificato e realizzato nei minimi dettagli in modo scientifico, non è possibile sottrarsi alla riflessione su quanto è successo nel recente passato a danno del popolo ebraico e di altre categorie di perseguitati, spesso dimenticate, fra cui zingari, vagabondi, malati mentali, oppositori politici, dissidenti religiosi, omosessuali, che con gli ebrei hanno condiviso il tragico destino dei lager.

Nella Giornata della Memoria, a sessant'anni dall'abbattimento dei cancelli di Auschiwitz, il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini ha ricordato, in Aula, l'immane tragedia della Shoah sottolineando che non è esercizio di retorica celebrativa, ma cosa doverosa perché non cadano nell'oblio un così tragico periodo della storia del nostro Paese e dell'Europa e una persecuzione che ha alterato profondamente aspetti della civiltà e della cultura europea, e soprattutto perché eventi simili non possano più accadere.

Un impegno a tenere viva la memoria, innanzitutto individuale senza la quale non c'è neppure memoria collettiva, e a far conoscere la storia rivolto soprattutto ai giovani - ha puntualizzato Tesini - per sensibilizzarli sui temi della guerra e della pace, dei crimini contro l'umanità, della lotta al razzismo e a ogni intolleranza, e per trasmettere loro il senso di alcuni valori cardine della nostra democrazia, perché conservando la memoria del passato possano progettare un mondo migliore.

In ciò sono chiamate in causa le istituzioni scolastiche ed educative a tutti i livelli. Il Friuli Venezia Giulia non è rimasto estraneo al folle disegno nazista, pur costituendo da sempre un microcosmo di pacifica convivenza di popolazioni diverse per cultura, lingua e religione. Una diversità da molti è sentita come una risorsa comune e un fattore di arricchimento della comunità regionale.

Il problema fondamentale, per il presidente - è quello di prendere coscienza di ciò che la lesione inflitta alla dignità umana dagli eventi accaduti rappresenti per la nostra società: non vogliamo - ha concluso Tesini - che chiudere i conti con il passato significhi rimuovere fatti e responsabilità e perché ciò non avvenga dobbiamo comportarci nel presente in modo che il passato con i suoi orrori non possa ritornare né interamente, né parzialmente.

L'Assemblea ha quindi osservato un minuto di raccoglimento, al termine del quale Tesini ha espresso anche il cordoglio e la solidarietà del Consiglio regionale per la morte di due giovani lavoratori - Mirco Verzegnassi e Rosario Sorrentino - vittime di infortunio sul lavoro: un triste primato per il Friuli Venezia Giulia, ha osservato il presidente esprimendo l'auspicio che, pur essendo limitate le competenze della Regione in materia, si possano mettere in atto iniziative utili a ridurre queste tragedie.

(immagini alle tv)