Giornata della Memoria: intervento presidente Tesini
(ACON) Trieste, 27 gen - MPB - Lo sterminio degli ebrei non
costituisce una storia non raccontabile: e se la sua enorme
atrocità ha talvolta spinto a relegarlo nell'ambito
dell'incomprensibile, mentre altre volte ha prevalso la
tentazione riduzionista di omologarlo ai grandi eccidi di cui è
costellata la storia, trattandosi invece di un fenomeno
ineguagliato di annientamento di un popolo, pianificato e
realizzato nei minimi dettagli in modo scientifico, non è
possibile sottrarsi alla riflessione su quanto è successo nel
recente passato a danno del popolo ebraico e di altre categorie
di perseguitati, spesso dimenticate, fra cui zingari, vagabondi,
malati mentali, oppositori politici, dissidenti religiosi,
omosessuali, che con gli ebrei hanno condiviso il tragico destino
dei lager.
Nella Giornata della Memoria, a sessant'anni dall'abbattimento
dei cancelli di Auschiwitz, il presidente del Consiglio regionale
Alessandro Tesini ha ricordato, in Aula, l'immane tragedia della
Shoah sottolineando che non è esercizio di retorica celebrativa,
ma cosa doverosa perché non cadano nell'oblio un così tragico
periodo della storia del nostro Paese e dell'Europa e una
persecuzione che ha alterato profondamente aspetti della civiltà
e della cultura europea, e soprattutto perché eventi simili non
possano più accadere.
Un impegno a tenere viva la memoria, innanzitutto individuale
senza la quale non c'è neppure memoria collettiva, e a far
conoscere la storia rivolto soprattutto ai giovani - ha
puntualizzato Tesini - per sensibilizzarli sui temi della guerra
e della pace, dei crimini contro l'umanità, della lotta al
razzismo e a ogni intolleranza, e per trasmettere loro il senso
di alcuni valori cardine della nostra democrazia, perché
conservando la memoria del passato possano progettare un mondo
migliore.
In ciò sono chiamate in causa le istituzioni scolastiche ed
educative a tutti i livelli.
Il Friuli Venezia Giulia non è rimasto estraneo al folle disegno
nazista, pur costituendo da sempre un microcosmo di pacifica
convivenza di popolazioni diverse per cultura, lingua e
religione. Una diversità da molti è sentita come una risorsa
comune e un fattore di arricchimento della comunità regionale.
Il problema fondamentale, per il presidente - è quello di
prendere coscienza di ciò che la lesione inflitta alla dignità
umana dagli eventi accaduti rappresenti per la nostra società:
non vogliamo - ha concluso Tesini - che chiudere i conti con il
passato significhi rimuovere fatti e responsabilità e perché ciò
non avvenga dobbiamo comportarci nel presente in modo che il
passato con i suoi orrori non possa ritornare né interamente, né
parzialmente.
L'Assemblea ha quindi osservato un minuto di raccoglimento, al
termine del quale Tesini ha espresso anche il cordoglio e la
solidarietà del Consiglio regionale per la morte di due giovani
lavoratori - Mirco Verzegnassi e Rosario Sorrentino - vittime di
infortunio sul lavoro: un triste primato per il Friuli Venezia
Giulia, ha osservato il presidente esprimendo l'auspicio che, pur
essendo limitate le competenze della Regione in materia, si
possano mettere in atto iniziative utili a ridurre queste
tragedie.
(immagini alle tv)