UDC: Molinaro, commento nuovo Statuto
(ACON) TRieste, 01 feb - COM/RC - Il progetto di Statuto
approvato dal Consiglio regionale appartiene solo alla
maggioranza di centro-sinistra e disattende i valori propri delle
nostre genti. Il giudizio è del capogruppo dell'UDC in Consiglio
regionale, Roberto Molinaro.
Abbiamo sperato sino alla fine che Intesa Democratica riscoprisse
il senso delle regole - ha fatto sapere il consigliere - e nel
passaggio in Aula operasse affinché la proposta del nuovo Statuto
d'autonomia speciale avesse la più vasta condivisione. Così non è
stato e con amarezza dobbiamo costatare che i contenuti della
proposta per il Parlamento nazionale sono stati addirittura
peggiorati rispetto al testo uscito dalla Commissione. Da ciò il
nostro voto contrario.
I passi indietro - ha proseguito - sono stati numerosi, a
cominciare dalla previsione dell'intesa con il Consiglio delle
Autonomie sulle particolari forme d'autonomia per gli Enti
locali. Come dire che l'autonomia del Friuli o delle città
capoluogo dovranno essere condivise dai rappresentanti di tutti i
Comuni e delle Province: la realtà sarà inevitabilmente il nulla
di fatto e le aspettative di molti saranno disattese. Ogni
ragionevole proposta in merito è stata bocciata.
Si è voluto introdurre una gerarchia tra le lingue del Friuli
Venezia Giulia, con una priorità per lo sloveno rispetto al
friulano e al tedesco. Sono stati poi volutamente vanificati in
buona parte il ruolo e le attese degli Enti locali, senza
introdurre nessun principio di federalismo interno e
depotenziando notevolmente il potere regolamentare degli stessi
enti.
Oltre a questo - ancora Molinaro - sono state introdotte alcune
rivendicazioni di competenze primarie, in materia di istruzione e
formazione professionale, da parte di quella sinistra che, in
piena contraddizione, raccoglie quotidianamente firme contro la
scuola regionale attraverso i sindacati. Ma anche la contestuale
rivendicazione di una piena responsabilità in materia di salute,
con la gestione degli Istituti di Ricovero a Carattere
Scientifico, quali il Burlo Garofolo di Trieste e il CRO di
Aviano, non corrisponde minimamente agli interessi della Regione,
che invece deve rinegoziare soprattutto in termini economici le
proprie attribuzioni.
Senza poi contare - ha concluso - che sul piano dei valori propri
delle nostre genti, quali le radici cristiane del Patriarcato di
Aquileia, il sostegno alla famiglia e la difesa della vita sono
stati pienamente disattesi con la bocciatura del preambolo
proposto unitariamente da tutta la Casa delle Libertà, ragion per
cui come UDC non possiamo riconoscerci nel documento finale,
adottato solo dalla maggioranza di centro-sinistra. Tutto questo
è stato decisamente troppo per poter sostenere un progetto di tal
genere con il nostro voto a Trieste e in Parlamento.