News


UDC: Molinaro, commento nuovo Statuto

01.02.2005
20:18
(ACON) TRieste, 01 feb - COM/RC - Il progetto di Statuto approvato dal Consiglio regionale appartiene solo alla maggioranza di centro-sinistra e disattende i valori propri delle nostre genti. Il giudizio è del capogruppo dell'UDC in Consiglio regionale, Roberto Molinaro.

Abbiamo sperato sino alla fine che Intesa Democratica riscoprisse il senso delle regole - ha fatto sapere il consigliere - e nel passaggio in Aula operasse affinché la proposta del nuovo Statuto d'autonomia speciale avesse la più vasta condivisione. Così non è stato e con amarezza dobbiamo costatare che i contenuti della proposta per il Parlamento nazionale sono stati addirittura peggiorati rispetto al testo uscito dalla Commissione. Da ciò il nostro voto contrario.

I passi indietro - ha proseguito - sono stati numerosi, a cominciare dalla previsione dell'intesa con il Consiglio delle Autonomie sulle particolari forme d'autonomia per gli Enti locali. Come dire che l'autonomia del Friuli o delle città capoluogo dovranno essere condivise dai rappresentanti di tutti i Comuni e delle Province: la realtà sarà inevitabilmente il nulla di fatto e le aspettative di molti saranno disattese. Ogni ragionevole proposta in merito è stata bocciata.

Si è voluto introdurre una gerarchia tra le lingue del Friuli Venezia Giulia, con una priorità per lo sloveno rispetto al friulano e al tedesco. Sono stati poi volutamente vanificati in buona parte il ruolo e le attese degli Enti locali, senza introdurre nessun principio di federalismo interno e depotenziando notevolmente il potere regolamentare degli stessi enti.

Oltre a questo - ancora Molinaro - sono state introdotte alcune rivendicazioni di competenze primarie, in materia di istruzione e formazione professionale, da parte di quella sinistra che, in piena contraddizione, raccoglie quotidianamente firme contro la scuola regionale attraverso i sindacati. Ma anche la contestuale rivendicazione di una piena responsabilità in materia di salute, con la gestione degli Istituti di Ricovero a Carattere Scientifico, quali il Burlo Garofolo di Trieste e il CRO di Aviano, non corrisponde minimamente agli interessi della Regione, che invece deve rinegoziare soprattutto in termini economici le proprie attribuzioni.

Senza poi contare - ha concluso - che sul piano dei valori propri delle nostre genti, quali le radici cristiane del Patriarcato di Aquileia, il sostegno alla famiglia e la difesa della vita sono stati pienamente disattesi con la bocciatura del preambolo proposto unitariamente da tutta la Casa delle Libertà, ragion per cui come UDC non possiamo riconoscerci nel documento finale, adottato solo dalla maggioranza di centro-sinistra. Tutto questo è stato decisamente troppo per poter sostenere un progetto di tal genere con il nostro voto a Trieste e in Parlamento.