III Comm: approvato ddl immigrati (3)
(ACON) Trieste, 08 feb - RC - Il disegno di legge sugli
immigrati ha trovato il consenso dei gruppi di centro-sinistra
della III Commissione consiliare. Contrari FI, AN e LN; astenuto
l'UDC.
Relatore per la maggioranza sarà Alzetta (DS), per la minoranza
saranno Fasan (UDC), Guerra (LN), Blasoni (FI), Ciani (AN).
Così il dibattito prima del voto finale:
Zorzini (PDCI): si è lavorato in sintonia con il mondo del
volontariato legato all'immigrazione; dobbiamo essere una delle
prime Regioni che si pone in modo laico alla soluzione dei
problemi che gli immigrati ci pongono.
Ciani (AN): fosse stato vero che la Giunta voleva equiparare
diritti e doveri degli stranieri immigrati ai suoi cittadini
italiani, sarebbe bastato un solo articolo in cui si esprimeva
tale concetto, invece si è fatta una legge dettagliata perché la
verità è che a loro si vuole garantire di più che ai secondi.
Ferone (Part.Pens): non è vero che c'è una forma di privilegio
per i privati, il piano è paritario; questa legge cerca di
rendere partecipi anche i nuovi immigrati alla vita sociale
regionale, senza segregarli in ghetti.
Molinaro (UDC): avevamo iniziato a parlare di migranti nel '90,
oggi si va oltre; vi sono alcuni eccessi negli interventi, gli
emendamenti ne hanno mitigati alcuni, ma sostanzialmente siamo
rimasti all'interno della Bossi-Fini; è una legge necessaria al
nostro territorio; oggi ci asteniamo.
Guerra (LN): l'aspetto etico, culturale e religioso ha poco a che
vedere con gli interventi strutturali per gli extracomunitari; è
una legge subdola che va a scardinare i nostri già deboli
riferimenti; è discriminante al contrario ove predilige gli
stranieri agli italiani; chiederemo un referendum abrogativo
regionale.
Franzil (PRC): legge scritta a più mani, positiva anche per il
percorso che l'ha portata a conclusione; la parità del
trattamento non era esistente e lo si registra soprattutto nel
mondo del lavoro; è accaduto che la minoranza proponesse cose più
restrittive della maggioranza, la quale invece si rifaceva alla
Bossi-Fini.
Blazina (DS): la legge rispecchia uno dei punti programmatici di
ID; per i Democratici di Sinistra è la risposta alle domande che
ci sono giunte direttamente dal mondo dell'immigrazione ed è un
atto importante per tutta la comunità regionale.
Menis (Margh): la legge permette due cose: rendere organici,
stabili e permanenti gli interventi verso gli stranieri e
promuovere con forza nuovi interventi per favorire l'incontro di
persone di culture diverse. Qui ogni persona è considerata una
risorsa.
Blasoni (FI): questa non è una norma nuova, dieci anni fa avrebbe
avuto senso, oggi non più perché difende gli extracomunitari come
se fossero ancora una categoria da super proteggere; abbiamo
bisogno dalla Regione di norme forti sul welfare che siano
indirizzate a tutte le tipologie di cittadini.
Camber (FI): aumentano i problemi che portano alla concorrenza
tra stranieri e italiani; non si risolvono i problemi in capo ai
Comuni sugli immigrati non accompagnati; stiamo provocando una
forma di razzismo al contrario.
Colussi (Citt): c'è il tempo per migliorare il testo prima che
arrivi all'Aula; un aspetto che ci lascia perplessi è il fiorire,
anche qui, di consulte e comitati, cosa che si presenta spesso
nelle nostre leggi; le nostre città non segnalano situazioni di
gravi degradi, ecco perché questa legge ci consente di fare una
politica dove l'immigrato venga integrato e dove non nascano
ghetti e clan.
(fine)