Comm. IV e speciale: relazione Corte dei Conti su trasporto
(ACON) Trieste, 10 feb - RC - Il sistema regionale dei
trasporti del Friuli Venezia Giulia è coordinato e integrato, ma
rimane la necessità di aggiornare i Piani urbani del traffico
(PUT) locale in modo periodico in quanto i Comuni sono in ritardo
nella loro predisposizione.
Questi dati si deducono dalla relazione della Corte dei Conti sul
trasporto pubblico locale nella nostra regione, periodo
2001-2004, illustrata dal presidente della Sezione di controllo,
Bartolomeo Manna, e dai due magistrati componenti, Fabrizio
Picotti e Andrea Baldanza, alla IV Commissione permanente e alla
Commissione speciale per il controllo del Consiglio regionale,
presidenti Uberto Fortuna Drossi (Citt) e Sergio Dressi (AN).
Il procedimento per i finanziamenti - si apprende - sono lenti e
farraginosi e passano attraverso l'iter dell'istruttoria dei
progetti (esame della Provincia, determinazione della Regione,
procedura d'appalto, realizzo dell'opera); il controllo della
regolarità dei servizi varia da Provincia a Provincia (Udine e
Pordenone si avvalgono di ispettori, Trieste cura solo controlli
cartacei mentre Gorizia interviene anche su segnalazione
dell'utenza) e ognuna utilizza parametri diversi per comprendere
il controllo di efficacia; il parametro annuale del controllo di
gestione è fuorviante e si dovrebbe passare ad uno mensile; le
spese per la promozione e l'incentivazione del mezzo di trasporto
pubblico locale andrebbero inserite nel programma di trasporto
pubblico regionale per avere una visione globale degli interventi
da attuare.
Guardando alla intermodalità, si stanno adottando strumenti in
tal senso per la tratta Marano-Lignano con l'erogazione di
biglietti comprendenti servizi di bus e motonave, così come
l'integrazione vettoriale e tariffaria tra le corse e i treni
Udine-Tarvisio. A Gorizia, attraverso un sistema di monitoraggio
informatico basato sull'uso di tessere con microchip, sono
riusciti a rilevare un calo dei ricavi annuali da abbonamento del
20% e sono quindi intervenuti in merito; si sta poi attuando un
sistema plurimodale di trasporto tra l'aeroporto di Ronchi dei
Legionari, l'autoporto di Sant'Andrea di Gorizia, il porto di
Monfalcone e l'interporto di Cervignano. A Trieste, è stato
introdotto un nuovo sistema tariffario che ha determinato una
diminuzione dello 0,6% dei ricavi annuali, ma al contempo ha
favorito un maggiore utilizzo dei mezzi pubblici con benefici
all'utenza e alla lotta all'abusivismo; per attuare
l'intermodalità, la città ha puntato molto sulla tecnologia
avanzata attraverso l'uso di una rete radio privata, un sistema
satellitare a bordo degli autobus, paline di fermata digitale e
poli informativi.
Unica ad attuare il suo Piano urbano generale del traffico è la
città di Udine, tutte le altre amministrazioni - sia comunali sia
provinciali - hanno i loro PUT a livello di studio o di
approvazione, ma non di applicazione e c'è comunque uno scarso
interesse da parte dei Comuni di dotarsi dei PUT.
E ancora, mancano infrastrutture e mezzi adeguati per attuare un
sistema di trasporto intermodale regionale. Questo avrebbe
bisogno della definizione di principi, costi e tariffazione
comuni e di applicare un sistema di informazione per una gestione
più efficace dei trasporti intermodali e delle reti di servizio.
Fino ad oggi - è stato detto infine - si è agito sulla necessità
di riformare le tecnologie dei mezzi di trasporto, mentre in
futuro sarà preponderante tenere in considerazione l'impatto
ambientale e tutte le nuove tecnologie telematiche, senza
dimenticare i costi "occulti" ovvero legati alla sicurezza, al
degrado ambientale e ai danni alla salute.
(immagini alle tv)