V Comm: presentato ddl attuazione obblighi comunitari
(ACON) Trieste, 10 feb - RC - L'Italia fa parte dell'Unione
europea, di conseguenza anche la nostra Regione deve adempiere
agli obblighi derivanti da tale appartenenza.
Al fine di vedere attuate le direttive comunitarie di giugno 2001
sulla valutazione degli effetti di determianti programmi
sull'ambiente (la valutazione ambientale strategica, VAS), di
gennaio 2003 sull'accesso del pubblico all'informazione
ambientale e di agosto 2003 sui metodi di analisi per il
controllo ufficiale dei livelli di una specifica micotossina (la
patulina, riconosciuta cancerogena) nei prodotti alimentari,
nonché sia adeguata la disciplina regionale del settore
fieristico alla sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità
europee di gennaio 2002 sulla garanzia della libera prestazione
dei servizi, la Giunta regionale ha disposto un apposito disegno
di legge - con l'approvazione in Aula diventerà la legge
comunitaraia 2004 - e lo ha illustrato alla V Commissione
consiliare.
Il presidente Antonio Martini (Margh) ha perciò dato la parola
all'assessore regionale Franco Iacop, che ha parlato in termini
di disegno di legge comunitaria innovativo e conseguente alla
legge regionale 10/2004 (partecipazione della Regione ai processi
normativi dell'UE e sull'esecuzione degli obblighi comunitari)
che lo istituisce. Ottemperiamo così - ha detto Iacop -
all'impegno di esercitare le prerogative riconosciute alla
Regione dal nuovo Titolo V della Costituzione, delineando un
rapporto istituzionale sia con lo Stato sia con l'UE, nel quale
la Regione Friuli Venezia Giulia esercita immediatamente le
proprie competenze legislative sottraendosi agli interventi dello
Stato.
Quanto alla libera prestazione dei servizi e alla libertà di
stabilimento in materia di organizzazione di fiere ed
esposizioni, c'è l'esigenza - ha detto ancora l'assessore - di
adeguare immediatamente la legge regionale 7/2003 (Disciplina del
settore fieristico) alla citata sentenza di gennaio 2002, cosa
imposta a tutte le Regioni autonome dalla presidenza del
Consiglio dei ministri per evitare una nuova procedura di
infrazione a carico dell'Italia.
I quattro punti trattati dal disegno di legge sono contenuti in
24 articoli. Il loro esame sarà avviato dalla V Commissione il 3
marzo prossimo.
(immagini alle tv)