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Misto: Salvador, sanità in provincia di Pordenone

14.02.2005
14:54
(ACON) Trieste, 14 feb - COM/AB - "Bene ha fatto il sindaco di Pordenone Bolzonello a porre con determinazione la richiesta di una nuova struttura ospedaliera che serva non solo la città di Pordenone, ma tutta la provincia. Male hanno fatto, invece, la Giunta regionale e l'attuale maggioranza a non fare proprio, nel dicembre scorso, l'ordine del giorno volto a sostenere e garantire la fattibilità di un servizio ospedaliero nell'intera area vasta del pordenonese, organizzato su una nuova struttura edilizia tecnologicamente avanzata in Pordenone e funzionalmente integrata con i rimanenti presidi ospedalieri di Spilimbergo, San Vito al Tagliamento, Sacile e Maniago secondo la prospettiva di un ospedale unico articolato su più sedi".

Lo afferma il consigliere regionale del Gruppo Misto Maurizio Salvador che aggiunge:

"Questo progetto può dare concreta attuazione al concetto di area vasta, ma nel farlo deve coniugare alla creazione di livelli di eccellenza nell'offerta ospedaliera, valorizzando le funzioni specialistiche, il potenziamento dei servizi sul territorio. In un territorio vasto, estremamente differenziato e con una rilevante presenza di aree montane, i servizi sono oggi forniti in modo disomogeneo e soprattutto sottostimato. E' auspicabile che l'Amministrazione regionale, passando dalle parole ai fatti, si impegni a garantire nelle assegnazioni alle singole Aziende Sanitarie il riequilibrio finanziario tra i diversi territori regionali da tanto tempo atteso". "Tornando al nuovo ospedale, nell'invitare Bolzonello a continuare la sua iniziativa - conclude Salvador - concordo con la collega Fasan che il reperimento dei fondi, per la Regione non dovrebbe essere un problema visto quanto si sta facendo negli altri capoluoghi di provincia. Ritengo che ottenere questo risultato sarebbe un successo non di singoli esponenti politici, ma dell'intero territorio che troverebbe il consenso della stragrande maggioranza degli abitanti della Destra Tagliamento. Questo progetto può rappresentare il futuro della sanità provinciale e premierebbe il lavoro degli operatori sanitari, l'impegno di tante amministrazioni locali, delle categorie economiche e del mondo sindacale a difesa della sanità in un territorio spesso messo in difficoltà in questi ultimi anni".