Misto: Salvador, sanità in provincia di Pordenone
(ACON) Trieste, 14 feb - COM/AB - "Bene ha fatto il sindaco di
Pordenone Bolzonello a porre con determinazione la richiesta di
una nuova struttura ospedaliera che serva non solo la città di
Pordenone, ma tutta la provincia. Male hanno fatto, invece, la
Giunta regionale e l'attuale maggioranza a non fare proprio, nel
dicembre scorso, l'ordine del giorno volto a sostenere e
garantire la fattibilità di un servizio ospedaliero nell'intera
area vasta del pordenonese, organizzato su una nuova struttura
edilizia tecnologicamente avanzata in Pordenone e funzionalmente
integrata con i rimanenti presidi ospedalieri di Spilimbergo, San
Vito al Tagliamento, Sacile e Maniago secondo la prospettiva di
un ospedale unico articolato su più sedi".
Lo afferma il consigliere regionale del Gruppo Misto Maurizio
Salvador che aggiunge:
"Questo progetto può dare concreta attuazione al concetto di area
vasta, ma nel farlo deve coniugare alla creazione di livelli di
eccellenza nell'offerta ospedaliera, valorizzando le funzioni
specialistiche, il potenziamento dei servizi sul territorio. In
un territorio vasto, estremamente differenziato e con una
rilevante presenza di aree montane, i servizi sono oggi forniti
in modo disomogeneo e soprattutto sottostimato. E' auspicabile
che l'Amministrazione regionale, passando dalle parole ai fatti,
si impegni a garantire nelle assegnazioni alle singole Aziende
Sanitarie il riequilibrio finanziario tra i diversi territori
regionali da tanto tempo atteso".
"Tornando al nuovo ospedale, nell'invitare Bolzonello a
continuare la sua iniziativa - conclude Salvador - concordo con
la collega Fasan che il reperimento dei fondi, per la Regione non
dovrebbe essere un problema visto quanto si sta facendo negli
altri capoluoghi di provincia. Ritengo che ottenere questo
risultato sarebbe un successo non di singoli esponenti politici,
ma dell'intero territorio che troverebbe il consenso della
stragrande maggioranza degli abitanti della Destra Tagliamento.
Questo progetto può rappresentare il futuro della sanità
provinciale e premierebbe il lavoro degli operatori sanitari,
l'impegno di tante amministrazioni locali, delle categorie
economiche e del mondo sindacale a difesa della sanità in un
territorio spesso messo in difficoltà in questi ultimi anni".