CR: legge piccole e medie imprese, concluso dibattito (5)
(ACON) Trieste, 15 feb - RC - Proseguendo il dibattito sul
disegno di legge sulle PMI, Pio De Angelis (PRC) ha parlato in
termini positivi quanto al fatto che d'ora in poi i contributi
non saranno erogati a pioggia, ma andranno a progetti precisi,
però anche in termini negativi perché è insufficiente lo stimolo
all'occupazione e c'è il rischio di finanziare processi di
delocalizzazione aziendale.
Maria Teresa Bassa Poropat (Citt) ha menzionato le ridotte
dimensioni della gran parte delle nostre aziende, che quindi
vanno aiutate nel loro sviluppo, sburocratizzando le procedure,
incentivando i tirocini formativi. Va, però, valorizzata
l'imprenditoria femminile e gli emendamenti del suo Gruppo vanno
in tal senso.
Non è ancora definita in pieno la nuova missione di Friulia e
bisogna recuperare ulteriori risorse - così Bruna Zorzini (PDCI).
La finalità di ampliare le dimensioni delle imprese è giusta, ma
ci vogliono paletti più precisi perché migliorino la qualità dei
posti di lavoro e le condizioni di sicurezza, aumenti il livello
di occupazione e si freni la delocalizzazione.
Anche per Virgilio Disetti (Margh) la legge è importante perché è
un primo strumento di politica industriale regionale, oltre al
fatto che modifica interamente l'intervento di sostegno pubblico.
La realtà delle nostre imprese è complesso - ha detto - e bisogna
incentivare i progetti delle aziende di piccole dimensioni; si
dovrebbe, poi, prevedere un monitoraggio sulla necessità futura
di reperire nuove risorse.
Importante legge anche per Gina Fasan (UDC), che ha criticato
quanto previsto per i distretti industriali, che vorrebbe
diventassero distretti produttivi, e ha menzionato anche i
Consorzi artigiani e la loro esenzione dall'ICI. Infine, ha
suggerito il sostegno a un servizio di consulenza di design per
le piccole imprese del mobile che difficilmente possono avvalersi
di designer di grande fama.
Il dibattito generale è così terminato. I lavori riprenderanno
alle 14.30.
(segue)