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CR: mozioni su personale regionale (3)

16.02.2005
16:12
(ACON) Trieste, 16 feb - AB - Il Consiglio regionale ha quindi discusso due mozioni della Casa delle Libertà che riguardano il personale dell'Amministrazione.

La prima, a firma Roberto Asquini (FI), Paolo Ciani (AN), Alessandra Guerra (LN) e Roberto Molinaro (UDC), si interessa del regolamento di organizzazione, delega di funzioni dirigenziali e posizioni organizzative.

Il documento chiede alla Giunta che non possano essere in ogni caso delegate alcune funzioni dirigenziali tra cui: stipula di contratti previa autorizzazione della Giunta; adozione di provvedimenti di concessione, autorizzazione e licenze espressamente attribuiti da leggi o regolamenti regionali; verifica periodica del carico di lavoro e della produttività dell'ufficio, previo eventuale esame con le organizzazioni sindacali; attribuzione dei trattamenti economici accessori spettanti al personale.

Il regolamento dovrebbe invece prevedere che le altre funzioni dirigenziali possano essere delegate (di volta in volta e per un periodo di tempo determinato) solo a dipendenti che ricoprono le posizioni funzionali più elevate nell'ambito degli uffici a essi affidati, nonché una specifica sullo svolgimento delle funzioni dirigenziali e i casi di assunzione di responsabilità diretta.

Sono invece inammissibili e ingiustificabili i ritardi nell'istituzione delle RSU (le rappresentanze sindacali unitarie) presso l'Amministrazione regionale.

E' questo il contenuto della seconda mozione - firmata da Isidoro Gottardo (FI), Paolo Ciani (AN), Alessandra Guerra (LN) e Roberto Molinaro (UDC) - che chiedono alla Giunta di provvedere a questo adempimento previsto dal testo unico sul pubblico impiego e vogliono conoscere i motivi del ritardo nella stesura di un apposito accordo con le organizzazioni sindacali.

Critiche severe sulla gestione del personale - in special di quello dirigenziale e dei facenti funzione - e sul Direttore generale Viero sono giunte dai banchi del centro destra, assieme alla previsione che andando avanti così le cose l'Amministrazione regionale rischia realmente la paralisi.

L'assessore Gianni Pecol Cominotto ha precisato che il regolamento, che dalla data di presentazione della mozione (aprile 2004), è stato nel frattempo adottato, non solo non prevede forme di delega di funzioni dirigenziali, ma riguardo alle posizioni organizzative è ben più avanzato rispetto alla mozione, che perciò non può essere accolta.

Pecol Cominotto ha ammesso che nella fase di prima applicazione del regolamento ci possano essere problemi di gioventù e che possano essere necessari taluni aggiustamenti in corso d'opera, ma al suo interno sono previsti indicatori sul funzionamento della macchina, come tempi di risposta e capacità di spesa. E i numeri dimostrano che la capacità di spesa è stata tra le più alte registrate negli ultimi 10 anni, indice di una macchina più snella.

Rispetto alla mozione sulle RSU, l'assessore ha respinto il dispositivo della mozione delle opposizioni e ha invece espresso favore all'ordine del giorno della maggioranza, che intende impegnare la Giunta e, per suo tramite, l'ARERAN, ad attivare quanto prima la procedura necessaria alla costituzione della RSU del personale dipendente della Regione.

L'Aula ha respinto le due mozioni e adottato l'ordine del giorno con un voto che ha visto maggioranza e opposizione contrapposte sulle mozioni, e con qualche astensione dell'opposizione sull'ordine del giorno.

(segue)