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UDC: legge PMI, commento Molinaro e Fasan

16.02.2005
16:16
(ACON) Trieste, 16 feb - COM/RC - E' un positivo passo avanti nell'adeguamento della legislazione regionale in materia di attività produttive e quindi nella prospettiva di rendere il sistema Friuli Venezia Giulia più competitivo, con puntuali indirizzi di sviluppo economico. Ci sono anche alcune velleità di azione e ridotte risorse finanziarie a disposizione, ma nell'insieme le categorie economiche, con la vasta partecipazione alle fasi preliminari di predisposizione della legge, hanno ritenuto la stessa positiva per il comparto. Da ciò il nostro voto di astensione.

I consiglieri regionali Roberto Molinaro e Gina Fasan (UDC) commentano così l'approvazione della legge sugli interventi per il sostegno e lo sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia.

Ci sono contenuti apprezzabili ed altri non del tutto condivisibili - precisano gli esponenti centristi - tra quelli positivi sicuramente sono da annoverare le nuove modalità di sostegno allo sviluppo competitivo delle PMI, con un'analisi dei progetti che devono corrispondere a precisi parametri e la verifica successiva dell'efficacia degli incentivi. Positive anche la semplificazione per gli adempimenti amministrativi di alcune attività produttive. Non sono, invece, sufficienti le previsioni normative per evitare che le aziende beneficiarie di contributi delocalizzino all'estero, con conseguenti perdite dei posti di lavoro.

Perplessità emergono, invece, dalla riscrittura della legge regionale sui distretti industriali - proseguono Molinaro e Fasan - con la trasformazione degli stessi in Agenzie per lo sviluppo, dato che il nuovo ruolo passa attraverso un maggior coinvolgimento degli operatori privati, cosa che a oggi non è scontata. Non del tutto condivisibile è poi anche la delega di funzioni alle Camere di Commercio, quando invece si poteva, in maniera più incisiva, coinvolgere queste autonomie funzionali in un reale processo di devoluzione, con il trasferimento delle funzioni che sono, invece, solo delegate.

Sono, infine, un contenuto obbligato le norme previste per l'adeguamento della legislazione regionale in materia di fiere alla intervenuta sentenza della Corte di Giustizia della Comunità Europea.