UDC: legge PMI, commento Molinaro e Fasan
(ACON) Trieste, 16 feb - COM/RC - E' un positivo passo avanti
nell'adeguamento della legislazione regionale in materia di
attività produttive e quindi nella prospettiva di rendere il
sistema Friuli Venezia Giulia più competitivo, con puntuali
indirizzi di sviluppo economico. Ci sono anche alcune velleità di
azione e ridotte risorse finanziarie a disposizione, ma
nell'insieme le categorie economiche, con la vasta partecipazione
alle fasi preliminari di predisposizione della legge, hanno
ritenuto la stessa positiva per il comparto. Da ciò il nostro
voto di astensione.
I consiglieri regionali Roberto Molinaro e Gina Fasan (UDC)
commentano così l'approvazione della legge sugli interventi per
il sostegno e lo sviluppo competitivo delle piccole e medie
imprese del Friuli Venezia Giulia.
Ci sono contenuti apprezzabili ed altri non del tutto
condivisibili - precisano gli esponenti centristi - tra quelli
positivi sicuramente sono da annoverare le nuove modalità di
sostegno allo sviluppo competitivo delle PMI, con un'analisi dei
progetti che devono corrispondere a precisi parametri e la
verifica successiva dell'efficacia degli incentivi. Positive
anche la semplificazione per gli adempimenti amministrativi di
alcune attività produttive. Non sono, invece, sufficienti le
previsioni normative per evitare che le aziende beneficiarie di
contributi delocalizzino all'estero, con conseguenti perdite dei
posti di lavoro.
Perplessità emergono, invece, dalla riscrittura della legge
regionale sui distretti industriali - proseguono Molinaro e Fasan
- con la trasformazione degli stessi in Agenzie per lo sviluppo,
dato che il nuovo ruolo passa attraverso un maggior
coinvolgimento degli operatori privati, cosa che a oggi non è
scontata. Non del tutto condivisibile è poi anche la delega di
funzioni alle Camere di Commercio, quando invece si poteva, in
maniera più incisiva, coinvolgere queste autonomie funzionali in
un reale processo di devoluzione, con il trasferimento delle
funzioni che sono, invece, solo delegate.
Sono, infine, un contenuto obbligato le norme previste per
l'adeguamento della legislazione regionale in materia di fiere
alla intervenuta sentenza della Corte di Giustizia della Comunità
Europea.