FI: legge PMI, commento Asquini e Venier Romano
(ACON) Trieste, 16 feb - COM/MPB - Sostegno alle imprese? Tante
parole pochi fatti.
E' quanto sostengono, in una nota, i consiglieri regionali di FI,
Roberto Asquini e Giorgio Venier Romano affermando che "la Giunta
Illy promette di aumentare l'IRPEF e, con triste coerenza, la sua
maggioranza boccia gli sconti IRAP e approva una legge per le
piccole e medie imprese priva di contenuti".
I due consiglieri parlano degli importanti correttivi introdotti
da FI per la trasparenza e la semplificazione del de minimis e
proseguono evidenziando che "nel giorno in cui l'assessore alla
sanità propone di aumentare l'Irpef e la Giunta e la maggioranza
respingono per l'ennesima volta la riduzione IRAP, è difficile
parlare di volontà di sostegno alla piccola e media impresa".
"Pesanti - scrivono - le responsabilità della Giunta e
dell'assessore Bertossi, che non ha colto le nostre proposte
correttive su un disegno di legge malfatto e privo di contenuti.
La legge approvata dall'Aula, infatti, si distingue più per
quello che sbaglia o distrugge che per quello che propone. Il
sostegno complessivo è poco finanziato, i distretti industriali
sono soppressi (vedi l'art. 17) e lasciano spazio a soggetti che
rischiano di costare (in sedie e gettoni di presenza) più di
quello che offrono. Anche l'occasione per ridurre i tempi degli
iter burocratici è stata respinta così come la proposta di
riduzione dell'IRAP".
"Tra le poche luci di questa norma, i correttivi proposti da FI
che impongono trasparenza al comitato di esame delle richieste di
contributo, che sopprimono il famoso 'albo dell'assessore' per i
manager, e che determinano una semplificazione delle pratiche di
contribuzione de minimis che avevano causato, in passato,
sanzioni ingiustificate e in assoluta buona fede".
"Questa legge era stata fortemente enfatizzata e pubblicizzata,
ma risulta evidente come si trattasse di mera propaganda, che nel
concreto porta poco o nulla a favore delle nostre imprese.
L'impressione che si coglie è che questa operazione serva solo a
fini di immagine per qualche componente della Giunta Illy in
affanno, e sistemare posizioni in qualche consiglio di
Amministrazione. L'assessore Bertossi, che vorrebbe far credere
che con questa legge si contrasta la delocalizzazione e si
agevola la competitività sul mercato internazionale, è stato
puntualmente smentito in aula, non solo dall'opposizione, ma
anche dalle dichiarazioni di membri della sua stessa
maggioranza, che hanno formulato critiche e profuso scarso
entusiasmo e che solo per disciplina di gruppo o di partito e
turandosi il naso hanno consentito l'approvazione della 'sua'
legge".
"Non si capisce, insomma, dove sia l'innovazione di questa legge,
dove si possa trovare la tanto sbandierata tecnicità operativa in
un organo a nomina prevalentemente politica, e come potrebbe
questa 'leggina' appena approvata dal centrosinistra rilanciare
l'economia della regione".