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FI: legge PMI, commento Asquini e Venier Romano

16.02.2005
16:25
(ACON) Trieste, 16 feb - COM/MPB - Sostegno alle imprese? Tante parole pochi fatti.

E' quanto sostengono, in una nota, i consiglieri regionali di FI, Roberto Asquini e Giorgio Venier Romano affermando che "la Giunta Illy promette di aumentare l'IRPEF e, con triste coerenza, la sua maggioranza boccia gli sconti IRAP e approva una legge per le piccole e medie imprese priva di contenuti".

I due consiglieri parlano degli importanti correttivi introdotti da FI per la trasparenza e la semplificazione del de minimis e proseguono evidenziando che "nel giorno in cui l'assessore alla sanità propone di aumentare l'Irpef e la Giunta e la maggioranza respingono per l'ennesima volta la riduzione IRAP, è difficile parlare di volontà di sostegno alla piccola e media impresa". "Pesanti - scrivono - le responsabilità della Giunta e dell'assessore Bertossi, che non ha colto le nostre proposte correttive su un disegno di legge malfatto e privo di contenuti. La legge approvata dall'Aula, infatti, si distingue più per quello che sbaglia o distrugge che per quello che propone. Il sostegno complessivo è poco finanziato, i distretti industriali sono soppressi (vedi l'art. 17) e lasciano spazio a soggetti che rischiano di costare (in sedie e gettoni di presenza) più di quello che offrono. Anche l'occasione per ridurre i tempi degli iter burocratici è stata respinta così come la proposta di riduzione dell'IRAP". "Tra le poche luci di questa norma, i correttivi proposti da FI che impongono trasparenza al comitato di esame delle richieste di contributo, che sopprimono il famoso 'albo dell'assessore' per i manager, e che determinano una semplificazione delle pratiche di contribuzione de minimis che avevano causato, in passato, sanzioni ingiustificate e in assoluta buona fede". "Questa legge era stata fortemente enfatizzata e pubblicizzata, ma risulta evidente come si trattasse di mera propaganda, che nel concreto porta poco o nulla a favore delle nostre imprese. L'impressione che si coglie è che questa operazione serva solo a fini di immagine per qualche componente della Giunta Illy in affanno, e sistemare posizioni in qualche consiglio di Amministrazione. L'assessore Bertossi, che vorrebbe far credere che con questa legge si contrasta la delocalizzazione e si agevola la competitività sul mercato internazionale, è stato puntualmente smentito in aula, non solo dall'opposizione, ma anche dalle dichiarazioni di membri della sua stessa maggioranza, che hanno formulato critiche e profuso scarso entusiasmo e che solo per disciplina di gruppo o di partito e turandosi il naso hanno consentito l'approvazione della 'sua' legge". "Non si capisce, insomma, dove sia l'innovazione di questa legge, dove si possa trovare la tanto sbandierata tecnicità operativa in un organo a nomina prevalentemente politica, e come potrebbe questa 'leggina' appena approvata dal centrosinistra rilanciare l'economia della regione".