CR: legge immigrati, concluso dibattito generale (1)
(ACON) Trieste, 17 feb - MPB - Il Consiglio regionale,
presieduto da Alessandro Tesini, ha ripreso il dibattito sul
disegno di legge della Giunta concernente norme per l'accoglienza
e l'integrazione sociale delle cittadine e dei cittadini
stranieri immigrati, con gli ultimi interventi previsti nella
discussione generale.
Ben venga per la comunità regionale una nuova stagione con il
contributo degli immigrati che sono una risorsa, ha affermato
Sergio Lupieri (Margh), ricordando che questa legge nasce dal
territorio, e ponendo l'accento su provvedimenti (verifica quote
di ingresso, aumento della durata dei permessi di lavoro,
previsione di permessi per la ricerca di lavoro ingressi) che
evitino il ritorno alla clandestinità e sulla necessità di
politiche per la formazione, l'istruzione, la tutela della
salute.
Per Mirko Spazzapan (Margh) la legge è fatta dal centrosinistra e
non può che essere così. La differenza sta nelle due concezioni
di fondo riguardo l'accoglienza degli immigrati: il centro
sinistra ricerca la collaborazione con essi, il centro destra
pone la tolleranza, con muri e paletti. E' inutile cercare di
emendare una legge che ha lo scopo di far apparire agli immigrati
la nostra società accogliente e che attraverso di loro cercherà
di costruire un futuro migliore.
Paolo Panontin (LN), ricordando che la nostra società è permeata
di valori - laici e cattolici - che ci insegnano tolleranza,
fraternità, eguaglianza, amore per il prossimo, ha tuttavia
sottolineato come questi criteri non bastino: occorre evitare la
tentazione del buonismo ed avere atteggiamenti equilibrati e
responsabili. E' un problema esplosivo che va affrontato con
politiche che non puntino al multiculturalismo a tutti i costi,
evitando di consegnare le persone più moderate alle frange
xenofobe.
Per Pietro Colussi (Citt), l'accoglienza dei extracomunitari
tocca tutti. Questi cittadini vanno considerati come una risorsa
da valorizzare, contro chi pensa che sono una minaccia della
nostra identità, ma il vero problema è evitare il loro
isolamento, la ghettizzazione. Parliamo di cittadini che hanno la
necessità di avere dei diritti e parallelamente dei doveri e ha
invitato a non esasperare alcune situazioni.
Infine, l'assessore Roberto Antonaz ha espresso soddisfazione per
l'apprezzamento venuto dalle forze della coalizione riguardo a
percorso e impostazione della legge e per le aperture venute da
una parte dell'opposizione, mentre con le altre forze - ha detto
- scontiamo posizioni politiche diverse.
Sul tema della contrapposizione con altre civiltà, Antonaz ha
sottolineato come proprio quella occidentale sia da sempre frutto
di contaminazioni. Significativa, per l'assessore, anche la
consapevolezza emersa dal dibattito riguardo alla validità del
metodo per arrivare a una legge stesa da centinaia di mani: un
metodo che andrebbe più largamente usato. C'è attesa a livello
nazionale per questa legge che molte altre regioni aspettano come
un modello, ha concluso Antonaz, manifestando in chiusura la
propria solidarietà umana e politica per Giuliana Sgrena, la
giornalista rapita in Iraq.
Una solidarietà condivisa - attraverso le parole del presidente
Tesini - dall'intero Consiglio regionale.
Prima di passare all'esame dell'articolato, l'Assemblea ha
approvato a maggioranza l'ordine del giorno che impegna
l'assessore competente e la Giunta a rivedere l'assetto
regolamentare degli Albi regionali e ad avviare le procedure che
consentano di pervenire al più presto all'unificazione, in un
unico Albo regionale del volontariato, dei due albi istituiti con
la legge regionale 12 del 1995 nonché con la legge che oggi verrà
approvata.
(immagini e interviste alle tv)
(segue)