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CR: legge immigrati, concluso dibattito generale (1)

17.02.2005
12:55
(ACON) Trieste, 17 feb - MPB - Il Consiglio regionale, presieduto da Alessandro Tesini, ha ripreso il dibattito sul disegno di legge della Giunta concernente norme per l'accoglienza e l'integrazione sociale delle cittadine e dei cittadini stranieri immigrati, con gli ultimi interventi previsti nella discussione generale.

Ben venga per la comunità regionale una nuova stagione con il contributo degli immigrati che sono una risorsa, ha affermato Sergio Lupieri (Margh), ricordando che questa legge nasce dal territorio, e ponendo l'accento su provvedimenti (verifica quote di ingresso, aumento della durata dei permessi di lavoro, previsione di permessi per la ricerca di lavoro ingressi) che evitino il ritorno alla clandestinità e sulla necessità di politiche per la formazione, l'istruzione, la tutela della salute.

Per Mirko Spazzapan (Margh) la legge è fatta dal centrosinistra e non può che essere così. La differenza sta nelle due concezioni di fondo riguardo l'accoglienza degli immigrati: il centro sinistra ricerca la collaborazione con essi, il centro destra pone la tolleranza, con muri e paletti. E' inutile cercare di emendare una legge che ha lo scopo di far apparire agli immigrati la nostra società accogliente e che attraverso di loro cercherà di costruire un futuro migliore.

Paolo Panontin (LN), ricordando che la nostra società è permeata di valori - laici e cattolici - che ci insegnano tolleranza, fraternità, eguaglianza, amore per il prossimo, ha tuttavia sottolineato come questi criteri non bastino: occorre evitare la tentazione del buonismo ed avere atteggiamenti equilibrati e responsabili. E' un problema esplosivo che va affrontato con politiche che non puntino al multiculturalismo a tutti i costi, evitando di consegnare le persone più moderate alle frange xenofobe.

Per Pietro Colussi (Citt), l'accoglienza dei extracomunitari tocca tutti. Questi cittadini vanno considerati come una risorsa da valorizzare, contro chi pensa che sono una minaccia della nostra identità, ma il vero problema è evitare il loro isolamento, la ghettizzazione. Parliamo di cittadini che hanno la necessità di avere dei diritti e parallelamente dei doveri e ha invitato a non esasperare alcune situazioni.

Infine, l'assessore Roberto Antonaz ha espresso soddisfazione per l'apprezzamento venuto dalle forze della coalizione riguardo a percorso e impostazione della legge e per le aperture venute da una parte dell'opposizione, mentre con le altre forze - ha detto - scontiamo posizioni politiche diverse.

Sul tema della contrapposizione con altre civiltà, Antonaz ha sottolineato come proprio quella occidentale sia da sempre frutto di contaminazioni. Significativa, per l'assessore, anche la consapevolezza emersa dal dibattito riguardo alla validità del metodo per arrivare a una legge stesa da centinaia di mani: un metodo che andrebbe più largamente usato. C'è attesa a livello nazionale per questa legge che molte altre regioni aspettano come un modello, ha concluso Antonaz, manifestando in chiusura la propria solidarietà umana e politica per Giuliana Sgrena, la giornalista rapita in Iraq.

Una solidarietà condivisa - attraverso le parole del presidente Tesini - dall'intero Consiglio regionale.

Prima di passare all'esame dell'articolato, l'Assemblea ha approvato a maggioranza l'ordine del giorno che impegna l'assessore competente e la Giunta a rivedere l'assetto regolamentare degli Albi regionali e ad avviare le procedure che consentano di pervenire al più presto all'unificazione, in un unico Albo regionale del volontariato, dei due albi istituiti con la legge regionale 12 del 1995 nonché con la legge che oggi verrà approvata.

(immagini e interviste alle tv)

(segue)