Misto: Salvador, legge immigrati e clausola valutativa
(ACON) Trieste, 17 feb - COM/RC - Anche in occasione della
discussione sulla legge dell'immigrazione si è sprecata
un'occasione per riaffermare l'autonomia del Consiglio regionale,
riqualificando la funzione di controllo e d'indirizzo
dell'Assemblea in termini di vigilanza sull'attuazione delle
leggi e valutazione delle politiche pubbliche nonché di recupero
del deficit informativo nel quale opera attualmente l'assemblea
legislativa.
Si esprime così il consigliere regionale Maurizio Salvador
(Misto) sulla mancata approvazione, da parte della maggioranza,
di un suo emendamento firmato con Fasan e Molinaro (UDC) per
l'inserimento in legge di una riscrittura integrale della
clausola valutativa prevista nell'articolo 6.
Al contrario - scrive il consigliere - si è mantenuta la
formulazione iniziale, di tipo autoreferenziale, in quanto
scritta dall'assessore competente in materia e fatta propria
dalla Giunta, facendo venir meno il principio della distinzione
tra due diversi momenti che sono da un lato quello legislativo,
ispettivo e di valutazione appartenente al Consiglio e dall'altro
quello semplicemente esecutivo che è in capo alla Giunta. Nel
caso di una legge così problematica come quella
dell'immigrazione, occorre un costante monitoraggio e un
controllo più che oculato dell'impiego delle risorse finanziarie,
che tra l'altro saranno assegnate per buona parte a soggetti
privi di consolidata esperienza amministrativa.
Gli interventi - spiega ancora - sono valutati solo con
riferimento alle cittadine e ai cittadini immigrati, mentre la
legge avrà impatto sulle Amministrazioni regionale e comunali,
gli altri Organismi attuatori del piano e la collettività nella
sua interezza. La scelta fatta dalla maggioranza non appare del
tutto convincente nemmeno per quanto riguarda lo strumento
prescelto per la valutazione, che assegna invece le mansioni di
controllo e controllore in capo alla stessa persona, l'assessore
regionale competente, senza che il Consiglio regionale abbia in
merito alcun ruolo.
Tenuto conto che si tratta di una materia in costante evoluzione,
dove l'approssimazione e l'eccessiva contiguità ideologica
potrebbero risultare eccessivamente gravose - conclude Salvador -
reputo un errore il mancato accoglimento dell'emendamento
proposto. Credo, infine, che per il futuro sia necessario
definire con precisione i compiti della Commissione speciale per
il controllo sull'attuazione delle leggi e la valutazione degli
effetti delle politiche regionali, perché il Consiglio possa
meglio rispondere al mandato affidatogli dagli elettori.