Pens: legge immigrati, commento Ferone
(ACON) Trieste, 17 feb - COM/RC - La legge sugli immigrati
approvata dal Consiglio regionale è sostanzialmente positiva,
perché va a regolamentare la presenza di cittadini stranieri che
hanno scelto la nostra Regione per vivere, lavorare, crearsi un
futuro per loro ed i loro figli - ha affermato Luigi Ferone
(Part.Pens) durante la sua dichiarazione in Aula, prima del voto
finale.
Una legge - ha proseguito - che ha l'obiettivo di far sentire
partecipi tanti uomini e donne,provenienti da tante parti del
mondo, con cultura, abitudini, religione, fra le più diverse,
della vita della nostra società regionale. La legge ha voluto
fotografare, in sintesi, questa nuova realtà cercando di
"includere" e non di "escludere" e attinge a piene mani dalla
legge nazionale Bossi-Fini. Alcune perplessità suscitano le
possibilità offerte ai cittadini stranieri in materia di accesso
agli alloggi ATER. Certo, è giusto che anche questi ospiti
abbiano delle legittime aspirazioni ad avere una casa, ma c'è da
chiedersi, quanti cittadini della nostra regione attendono da
anni, talvolta da decenni, l'assegnazione di una casa che forse
non arriverà mai?
Quanti giovani non possono sposarsi proprio perché non sono in
grado di accedere al libero mercato, che sembra impazzito, visti
i prezzi praticati - ha chiesto ancora. Non è certamente razzismo
prevedere alcuni anni di residenza nella nostra Regione, per gli
ospiti stranieri, prima di accedere, a parità di condizioni, a
concorsi ATER. Vero è che la legge demanda a specifici
regolamenti, ma perché non prevedere in legge una clausola che
non esponga i nostri connazionali a vedersi danneggiati, ad
essere comunque svantaggiati, rispetto a chi molte volte non
dichiara reddito, a chi ha molti figli. Se è umano e giusto
aiutare questi cittadini stranieri, è anche giusto che un
pensionato, una famiglia italiana, che per anni ha pagato le
tasse, abbia concrete possibilità di ottenere un alloggio ATER.
E' indispensabile evitare guerre fra poveri, proprio per evitare
la mala pianta del razzismo che nella nostra regione non esiste.
Pur apprezzando gli obiettivi della legge, ritenendo che le
nostre classi
sociali più deboli dovrebbero essere comunque tutelate al
massimo, per
questo motivo - ha concluso - mi sono astenuto.