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Misto: Salvador, commento legge immigrati

18.02.2005
14:20
(ACON) Trieste, 18 feb - COM/RC - Il calo demografico, la bassa propensione dei nostri giovani ad accettare lavori considerati umili, la difficoltà di reperire manodopera hanno portato anche nella nostra regione il settore della produzione a rivolgersi giocoforza verso la manodopera straniera specialmente per i profili professionali di basso livello. Ad affermarlo a commento della neo legge regionale sull'immigrazione, Maurizio Salvador (Misto).

In molti settori produttivi, con particolare riguardo a quelli ove le mansioni sono più faticose, rischiose e precarie - prosegue il consigliere - la presenza di lavoratori immigrati risulta decisiva per la sopravvivenza delle attività. In questi anni la nostra Regione nella molteplicità dei suoi attori, forte di un tessuto produttivo e sociale sufficientemente integrato e con un consolidato rispetto della legalità, ha reagito bene alla situazione evitando l'insorgenza di crisi, di situazioni di degrado ed episodi di intolleranza che invece hanno colpito altre zone del territorio italiano. Erano maturi, quindi, i tempi per approvare una legge che affrontasse la materia dell'immigrazione con un approccio globale, ma pragmatico. Si è invece scelta la strada di fare di questo provvedimento una piattaforma programmatica della sinistra, in particolare di Rifondazione comunista, che avrà, attraverso l'assessore Roberto Antonaz, piena autonomia e discrezionalità, mitigata solo dal fatto che il regolamento dovrà venire sottoposto per un parere alla commissione competente.

Una legge equilibrata - così ancora Salvador - avrebbe dovuto pensare che una lungimirante politica dell'integrazione non può essere rivolta solo agli immigrati, ma deve tenere conto anche delle aspettative e delle esigenze dei nostri corregionali. Evitare, infatti, il rifiuto degli stranieri è obiettivo primario di una sensata e pragmatica politica dell'integrazione. Ciò significa assicurare ai nostri concittadini rispetto sulla vera concorrenza degli immigrati nel settore del welfare e sul mercato del lavoro. Un'integrazione positiva si costruisce nel comune rispetto delle regole, nella convinzione che l'altro non rappresenti per noi un pericolo. Credo che il provvedimento che ieri abbiamo approvato, pur affrontando in maniera complessiva la questione immigrazione, non presti la dovuta attenzione al fatto che si adottino politiche appropriate e si diffondano atteggiamenti culturali in grado di coniugare i principi della legalità con quelli della solidarietà.

Per queste considerazioni - ha chiosato - pur condividendo la necessità di affrontare il tema dell'immigrazione, mi sono astenuto con molte riserve sul testo votato.