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Presidenza: dagli Urali a Bilbao appuntamenti di Tesini

21.02.2005
12:41
(ACON) Trieste, 21 feb - MPB - Dalla russa Perm, negli Urali, a Bruxelles, da Wroclow in Polonia a Barcellona e poi a Bilbao, una serie di importanti appuntamenti di valenza internazionale attende da qui alla fine dell'anno il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Alessandro Tesini, recentemente chiamato a ricoprire anche il ruolo di coordinatore della Conferenza dei presidenti dell'Assemblea e dei Consigli regionali e delle Province Autonome e che anche in questa veste ora affronterà i nuovi impegni.

Si tratta di impegni che, per la natura intrinseca dei vari appuntamenti e per gli argomenti posti a tema (democrazia regionale, sussidiarietà all'interno della costituzione europea, informazione), hanno una valenza istituzionale che va oltre il piano della mera funzione di rappresentanza ed anzi esprimono un portato ulteriore, di testimonianza e comunicazione di una esperienza concreta della Regione.

Le tematiche poste al confronto investono, infatti, responsabilità ampie ed evidenziano il significato, largamente riconosciuto, della storia del Friuli Venezia Giulia all'interno dello scenario europeo, in forza delle sue vicende più recenti, per la sua posizione geopolitica, per la sua realtà multiculturale e multietnica, per le scelte e gli indirizzi adottati nel campo delle relazioni internazionali e che sempre più caratterizzano l'attuale impostazione politica.

"Il Friuli Venezia Giulia a buon titolo è in grado di parlare a nome e per conto di tutta l'Europa - commenta al proposito Tesini - perché la storia di questa regione dalla prima Guerra mondiale in poi, la sua collocazione, l'essere stata teatro delle tragedie che hanno sconvolto il continente, le sue prospettive future e l'essere ora al centro dei progetti di nuova integrazione, la rendono espressione vera e verosimile di quella che è stata l'evoluzione della storia europea di questi anni caratterizzati dalla difficile ricerca della coesistenza - finalmente raggiunta - tra realtà storiche, culturali e linguistiche diverse e dalla necessità di accettare e riconoscere le diversità, per fare di questo riconoscimento la base su cui costruire la democrazia. Il Friuli Venezia Giulia ha dimostrato costantemente l'attitudine e la capacità a ricercare e costruire con pazienza ed efficacia gli equilibri".

Particolarmente centrato su questa dimensione l'intervento che Tesini è invitato a fare dalla Scuola di studi politici di Mosca, nell'ambito del seminario che essa ha organizzato a Perm, negli Urali, dal 23 al 25 febbraio, sui rapporti tra Russia ed Europa: la relazione che il presidente svolgerà il 24 febbraio sarà infatti imperniata sul ruolo del Friuli Venezia Giulia nel processo di allargamento dell'Ue.

L'appuntamento è di tutto rilievo poiché al seminario, come relatori, sono chiamati esponenti di primo piano dei principali Paesi europei ed è rivolto a imprenditori, operatori dell'informazione, dirigenti della pubblica amministrazione, diplomatici, parlamentari, amministratori di alcune delle più importanti regioni russe.

Il 3 marzo, poi, il presidente, in rappresentanza della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative d'Europa sarà a Bruxelles, presso il Comitato delle Regioni, per essere ascoltato dalla Commissione Affari Costituzionali del Parlamento europeo in merito a come il concetto di sussidiarietà è recepito e promosso all'interno del Trattato Costituzionale dell'Unione europea.

Anche questo è un appuntamento di grande rilievo poiché il Friuli Venezia Giulia, nel panorama italiano ed europeo occupa una posizione di avanguardia essendosi dotata di una legge comunitaria regionale che le consente, nelle materie di propria competenza, di dare immediata attuazione alle direttive comunitarie assicurando inoltre il periodico adeguamento dell'ordinamento regionale all'ordinamento comunitario. Questo strumento normativo contiene disposizioni per l'adempimento degli obblighi che alla Regione derivano dall'appartenenza dell'Italia alle comunità europee.

"Ma anche la proposta di Statuto regionale da poco approvata dal Consiglio - sottolinea Tesini - innova e aumenta i poteri della Regione nei rapporti internazionali e con l'Ue e tutto ciò rende la nostra esperienza davvero avanzata, e ci pone come un modello di riferimento".

La democrazia regionale è, poi, l'argomento guida del vertice delle regioni e delle città d'Europa, fissato per il 19 e 20 maggio a Wroclow in Polonia e al quale Tesini parlerà a nome dei presidenti delle Assemblee legislative d'Europa.

In ottobre - 24 e 25 - a Barcellona si svolgerà la riunione annuale della CALRE, ovvero la Conferenza dei presidenti dei Parlamenti regionali europei dotati di poteri legislativi, nata per rendere più incisivo il ruolo dei parlamenti regionali nel processo di unificazione europea e di integrazione istituzionale. Sono in tutto 74 le Regioni che ne fanno parte e appartengono a 8 diversi Paesi: si tratta dei parlamenti delle comunità autonome spagnole, dei consigli regionali italiani, delle assemblee delle regioni e comunità belghe, dei Parlamenti dei lander austriaci e tedeschi, del parlamento autonomo di Aland in Finlandia, di quello di Scozia, Galles e Irlanda del Nord per quanto riguarda il Regno Unito, e delle Assemblee regionali portoghesi delle Azzorre e Madeira.

Infine, tra il 9 e l'11 novembre, a Bilbao, si svolgerà il vertice mondiale delle città dedicato alla "società dell'informazione" e agli aspetti sia dell'informazione istituzionale e dell'e-governement sia del complesso rapporto tra democrazia e informazione.