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Verdi: riqualificazione centrale termoelettrica Monfalcone

22.02.2005
15:58
(ACON) Trieste, 22 feb - COM/RC - La centrale termoelettrica di Monfalcone è ubicata su una superficie di 20 ettari ed è composta da quattro sezioni autonome: due attualmente alimentate a carbone e due ad olio combustibile. Inizialmente proprietà di Enel, oggi l'impianto è della spagnola Endesa. La privatizzazione di Enel e il successivo contratto di vendita prevedevano, come condizione (decreto D'Alema), la riconversione in ciclo combinato e l'alimentazione a metano delle due sezioni ad olio combustibile, con data limite il 2008, nonché il mantenimento a carbone delle altre due sezioni pur con un loro ammodernamento. Il consigliere dei Verdi, Alessandro Metz, ha presentato una lunga e dettagliata interpellanza al presidente Illy con la quale vuole sapere la situazione attuale della centrale, se i tempi di riconversione saranno rispettati, se sarà formulata una strategia regionale in materia di energia prima di accettare qualunque proposta su terminal di rigasificazione, se sarà valutata meglio la proposta di Endesa di un nuovo impianto per la combustione di biomasse o di rifiuti.

Metz chiede, infine, di conoscere lo stato attuale della pratica sulla Valutazione di impatto ambientale riguardante la costruzione del gasdotto Monfalcone-Villesse per il rifornimento del gas per la centrale termoelettrica e quali sono i livelli di sicurezza all'interno della centrale termoelettrica con particolare riferimento all'attività e alla qualificazione dei lavoratori. Visto che la terziarizzazione del lavoro all'interno della centrale termoelettrica può creare uno scadimento dei livelli di sicurezza, con rischi sia per i lavoratori sia per la abitazioni attaccate alla centrale, Il consigliere suggerisce un incontro con le rappresentanze sindacali della centrale termoelettrica per una dettagliata esposizione dei problemi.