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III Comm: audiz. Azienda Villa Manin e Centro catalogazione

23.02.2005
14:41
(ACON) Trieste, 23 feb - RC - Audizione a Passariano, per la III Commissione consiliare presieduta da Nevio Alzetta (DS) e che ha incontrato il presidente dell'Azienda speciale di Villa Manin nonché sindaco di Codroipo, Vittorio Boem, la curatrice delle mostre, Sara Cosulich, e il direttore del Servizio conservazione patrimonio culturale e gestione del Centro regionale di catalogazione e restauro beni culturali, Andrea Balanza.

Villa Manin attualmente è più turismo che cultura: i visitatori vengono qui per vedere l'edificio e conoscere la sua storia più che le sue mostre - ha esordito Boem. Questo è un aspetto che la legge regionale 32, che ha istituito l'Azienda, non sfrutta. E' necessario avere una certa organicità sulle attività che vi organizziamo e ciò, invece, grazie alla 32, oggi avviene, ovvero la norma consente di unificare gli sforzi pur mantenendo le diversità dei diversi soggetti coinvolti, dal Centro di catalogazione all'Accademia di belle arti, all'Associazione fra le Pro Loco.

Tra gli altri punti dolenti - così ancora Boem - ci sono spazi che giuridicamente risultano sottratti alla nostra giurisdizione, ma questo non valorizza nessuno e c'è il bisogno di un unico soggetto gestore; la norma dovrebbe essere più flessibile quanto alle possibilità di assumere nuovo personale in occasione delle mostre; sino ad oggi abbiamo lavorato sotto organico e con un direttore artistico facente funzioni. Quanto alla struttura edile, è in atto un intervento di ristrutturazione della sala convegni, della riorganizzazione del parcheggio antistante la Villa per il 2006, il completamento dei lavori dell'esedra di levante.

L'intenzione - ha concluso - è di riuscire a rendere stabili anche i momenti culturali segnati da musica (soprattutto il periodo estivo), dibattiti ed eventi espositivi collaterali (ad esempio fotografici organizzati in altre zone della regione). Andrebbe sfruttato di più il grande parco che circonda la Villa (a giugno vi saranno collocate delle statue), la quale essa stessa deve diventare più accessibile al pubblico, ad esempio con appuntamenti che esulano strettamente dalla cultura e penso, tra l'altro, al concorso ippico che si terrà a luglio.

La sfida di cui ha parlato la curatrice anche a nome del direttore del Centro d'Arte contemporanea della Villa, Francesco Bonami, si traduce nella creazione di un programma triennale di mostre di qualità che possa dare continuità a un "contenitore" prestigioso. E ciò attraverso anche l'accesso ad arte contemporanea, per un turismo diversificato che arriva pure dall'estero, qualificando così Villa Manin oltre il suo indiscusso valore storico.

Il tutto si muove su tre binari - è stato spiegato: il primo è quello delle grandi mostre in collaborazione con importanti musei internazionali, in modo da offrire al pubblico opere d'arte raramente accessibili in Italia; il secondo è quello di mostre dedicate alla sperimentazione dei linguaggi più giovani, che offrano ad un pubblico più specializzato l'opportunità di avere accesso allo sviluppo recente delle diverse grammatiche artistiche; il terzo è dedicato agli artisti del Friuli Venezia Giulia, promuovendo il loro lavoro attraverso progetti specifici accompagnati da una pubblicazione che introduca lo spettatore alla natura del loro linguaggio creativo.

Da parte loro, i consiglieri hanno posto alcune domande, da Paolo Ciani (AN), che ha criticato quanto si vuole fare per il parco e ha domandato se vi sono state delle consulenze esterne volute dalla Regione, a Piero Colussi (Citt), che si è invece detto in accordo sul parco e ha auspicato orari più ampi della sua apertura estiva, ma anche se esiste un coordinamento con altri musei regionali. Massimo Blasoni (FI) ha chiesto se l'ubicazione della Villa non la penalizzi, chi finanzia le mostre e se vi è un ritorno adeguato in termini di notorietà; Giancarlo Tonutti (Margh) che cosa mettere nel contenitore: opere di artisti noti o creare un percorso di novità; Piero Camber (FI) ha sottolineato che non ci sono mezzi pubblici per arrivare alla Villa e che questa si dovrebbe caratterizzare con mostre per visitatori di nicchia, anche se lontane dai grandi numeri; scelta coraggiosa, l'arte contemporanea, per Pio De Angelis (PRC), e bella l'idea delle esposizioni nel parco, ma forse l'attività di divulgazione non è sempre sufficiente; Nevio Alzetta (DS) ha invitato Boem a segnalare alla Commissione i punti della legge 32 che andrebbero adeguati e se funzionano i rapporti con gli altri soggetti che operano in Villa.

I consiglieri si sono, poi, recati presso il Centro di catalogazione dove il direttore ha parlato in termini di catalogo quale evento stabile e non più occasionale, nonché momento di raccordo tra diverse strutture, pubbliche e private. Ha quindi ricordato che il Friuli Venezia Giulia è stato la prima Regione d'Italia a dotarsi di un simile Centro, il cui valore si ritrova nell'essere strumento utile per la tutela, la ristrutturazione e la protezione del patrimonio artistico del nostro territorio, senza dimenticare la sempre maggiore richiesta di dati su tali opere che viene ad esso rivolta.

(immagini alle tv)