UDC: no ai tagli dei contributi per le scuole paritarie
(ACON) Trieste, 02 mar - COM/AB - "Non ci consola il fatto di
poter dire che lo avevamo detto e sostenuto con determinazione in
occasione dell'approvazione della legge finanziaria regionale per
il 2004 e anche di quella del 2005: i tagli dei contributi alle
famiglie e ai progetti delle scuole paritarie sono la conseguenza
di quella scelta ideologica. L'ideologia voluta dall'assessore
Antonaz, e con buona pace del vicepresidente Moretton e di tutta
la Margherita regionale, che si erano resi garanti nei confronti
delle associazioni delle famiglie che nulla sarebbe cambiato".
Commenta così il capogruppo UDC in Consiglio regionale Roberto
Molinaro il riparto dei fondi regionali per il sostegno alle
famiglie degli alunni delle scuole paritarie, ventidue sedi nella
sola provincia di Udine, con una popolazione di circa 2850
alunni, più della metà di quelli dell'intero territorio
regionale.
"Una riduzione del quaranta per cento rispetto ai contributi
erogati nell'anno precedente, con punte di quasi cinquecento euro
annui ad alunno, non compensato dal bonus nazionale -sottolinea
l'esponente UDC - sono inaccettabili, anche perché colpiscono in
particolare le famiglie con redditi più limitati, al disotto dei
26 mila euro e non certamente benestanti. Se a questo si
aggiungono le riduzioni ai finanziamenti diretti alle scuole
paritarie per i loro progetti formativi, l'intenzione reale
diventa sin troppo esplicita: far chiudere le scuole paritarie,
in buona parte espressione del mondo cattolico, sopprimendo così
una delle espressioni più importanti del pluralismo".
"E' una situazione inaccettabile, perché mette in discussione uno
dei fondamentali diritti di cittadinanza che sino a ieri aveva
visto il Friuli Venezia Giulia ai primi posti in Italia per gli
interventi - prosegue il consigliere Molinaro - che va superata
con atti concreti e non con pacche sulle spalle".
"Per quanto ci riguarda - conclude Molinaro - continueremo ciò
che, inascoltati, già avevamo fatto in occasione
dell'approvazione delle due ultime leggi finanziarie regionali,
proponendo specifici correttivi agli stanziamenti 2005 in sede di
variazione di bilancio, facendoci carico delle aspettative delle
famiglie. Auspichiamo di non essere soli come in passato e che,
se nella maggioranza regionale c'è ancora qualcuno che crede
nella libertà d'educazione, batta un colpo e sia coerente
quantomeno con le promesse. Diversamente, ancora una volta
l'ideologia di Antonaz e l'agnosticismo di Illy saranno i
fondanti delle scelte regionali in materia di scuola".