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UDC: no ai tagli dei contributi per le scuole paritarie

02.03.2005
16:20
(ACON) Trieste, 02 mar - COM/AB - "Non ci consola il fatto di poter dire che lo avevamo detto e sostenuto con determinazione in occasione dell'approvazione della legge finanziaria regionale per il 2004 e anche di quella del 2005: i tagli dei contributi alle famiglie e ai progetti delle scuole paritarie sono la conseguenza di quella scelta ideologica. L'ideologia voluta dall'assessore Antonaz, e con buona pace del vicepresidente Moretton e di tutta la Margherita regionale, che si erano resi garanti nei confronti delle associazioni delle famiglie che nulla sarebbe cambiato".

Commenta così il capogruppo UDC in Consiglio regionale Roberto Molinaro il riparto dei fondi regionali per il sostegno alle famiglie degli alunni delle scuole paritarie, ventidue sedi nella sola provincia di Udine, con una popolazione di circa 2850 alunni, più della metà di quelli dell'intero territorio regionale.

"Una riduzione del quaranta per cento rispetto ai contributi erogati nell'anno precedente, con punte di quasi cinquecento euro annui ad alunno, non compensato dal bonus nazionale -sottolinea l'esponente UDC - sono inaccettabili, anche perché colpiscono in particolare le famiglie con redditi più limitati, al disotto dei 26 mila euro e non certamente benestanti. Se a questo si aggiungono le riduzioni ai finanziamenti diretti alle scuole paritarie per i loro progetti formativi, l'intenzione reale diventa sin troppo esplicita: far chiudere le scuole paritarie, in buona parte espressione del mondo cattolico, sopprimendo così una delle espressioni più importanti del pluralismo".

"E' una situazione inaccettabile, perché mette in discussione uno dei fondamentali diritti di cittadinanza che sino a ieri aveva visto il Friuli Venezia Giulia ai primi posti in Italia per gli interventi - prosegue il consigliere Molinaro - che va superata con atti concreti e non con pacche sulle spalle".

"Per quanto ci riguarda - conclude Molinaro - continueremo ciò che, inascoltati, già avevamo fatto in occasione dell'approvazione delle due ultime leggi finanziarie regionali, proponendo specifici correttivi agli stanziamenti 2005 in sede di variazione di bilancio, facendoci carico delle aspettative delle famiglie. Auspichiamo di non essere soli come in passato e che, se nella maggioranza regionale c'è ancora qualcuno che crede nella libertà d'educazione, batta un colpo e sia coerente quantomeno con le promesse. Diversamente, ancora una volta l'ideologia di Antonaz e l'agnosticismo di Illy saranno i fondanti delle scelte regionali in materia di scuola".