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Unione europea: audizione Tesini al Comitato delle Regioni

03.03.2005
17:31
(ACON) Bruxelles, 3 mar - PPD - Regioni come veri nuclei identitari in grado di rappresentare il pluralismo dell'Europa, primi punti di riferimento per creare condizioni progettuali per lo sviluppo, con il compito di coordinare e promuovere dal basso il federalismo nella propria realtà territoriale per contribuire a rafforzare il federalismo europeo.

Sono questi alcuni dei principali concetti espressi dal presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Alessandro Tesini, nel corso di un'audizione presso il Comitato delle Regioni, a Bruxelles.

Tesini, che è stato chiamato ad intervenire nella sua veste di nuovo coordinatore nazionale della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali, ha notato come in tutta Europa vi è l'opportunità per le regioni di rafforzare il loro ruolo. Ma per questo vanno sviluppate nuove modalità di rapporti tra i diversi soggetti dell'ordinamento costituzionale; modalità il cui criterio politico e metodologico consista nel principio sussidiario.

Occorre ad ogni modo evitare, ha sostenuto Tesini, che il federalismo si riveli più un costo che una risorsa e, parallelamente, che l'applicazione del principio di sussidiarietà porti ad un neocentralismo regionale, che si vada a sostituire o sommare a quello statale.

Sussidiarietà, dunque, da considerare, secondo il presidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia, sotto un duplice aspetto: verticale, nei rapporti tra i diversi livelli di governo; orizzontale, a regolare i rapporti tra istituzioni ed offerta di servizi di pubblica utilità generati dal settore privato. Una logica nuova, che in pratica consiste nella concorrenza dei diversi livelli territoriali nella formazione di politiche legislative e in competenze normative pronte a combinarsi tra loro, in relazione agli obiettivi indicati.

In sostanza, per Tesini - che nel suo intervento non ha mancato di richiamarsi alla realtà nazionale e a quella del Friuli Venezia Giulia, prima regione ad aver introdotto nel proprio ordinamento una legge comunitaria - le Regioni vanno viste come un baricentro culturale legislativo per mettere in relazione ed in equilibrio sussidiarietà orizzontale e verticale. Una responsabilità, questa, delle assemblee legislative, che devono saper trovare raccordi metodologici e confronti di esperienze a livello europeo per interpretare un ruolo sempre più importante.

Nel corso dell'audizione, organizzata dal Comitato delle Regioni d'intesa con la Commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo, è intervenuto anche Giacomo Spissu, presidente del Consiglio regionale della Sardegna, mentre erano presenti come osservatori Giacomo Bezzi, presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Trento, Carmine di Pietrangelo, vicepresidente del Consiglio regionale della Puglia e il consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia Isidoro Gottardo, membro del Comitato delle Regioni.

Successivamente, sempre a Bruxelles, si è riunito anche il Comitato permanente della Conferenza dei Parlamenti regionali europei con potestà legislativa (CALRE), ai cui lavori per l'Italia ha preso parte, oltre allo stesso presidente Alessandro Tesini, il presidente del Consiglio regionale della Toscana e già presidente della CALRE, Riccardo Nencini.