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FI: Gottardo attacca Antonaz su assegni per scuole paritarie

04.03.2005
09:47
(ACON) Trieste, 04 mar - COM/AB - "L'assessore Antonaz - afferma in una nota il capogruppo consiliare di Forza Italia Isidoro Gottardo - colpisce le famiglie meno agiate, che hanno l'unica colpa di voler scegliere il modello educativo per i loro figli. Chiunque sperasse che il suo agire non fosse finalizzato alla sua impostazione ideologica deve ricredersi. Così anche chi ha creduto che la Margherita non fosse pronta a barattare valori in cambio di potere". Gottardo interviene in merito alla mobilitazione e alle iniziative che le famiglie degli alunni delle scuole paritarie stanno promuovendo in questi giorni a seguito della pesante riduzione degli assegni.

"Così come avevamo denunciato lo scorso mese di dicembre, prima della legge finanziaria, chiedendo fermamente una integrazione dello stanziamento di ulteriori 500.000 euro, ora le famiglie stanno ricevendo gli assegni con i forti tagli che sono stati ben evidenziati dalla stampa in questi giorni". "Ci fu risposto - prosegue Gottardo - quasi con scherno che la Giunta avrebbe mantenuto la stessa misura dei contributi degli anni precedenti. Antonaz affermò infatti che la richiesta di Forza Italia era priva di fondamento e decisamente fuori misura. Ora, i contributi stanno arrivando e la realtà è evidente a poco meno di tremila famiglie della Regione. Cosa dirà l'assessore Moretton, che si era fatto garante del fatto che i contributi non sarebbero stati ridotti?"

"Quello che si vuole ancora una volta sottolineare - conclude Isidoro Gottardo - è che questo tipo di politica colpisce alla fine proprio le famiglie meno agiate che vogliono fermamente e giustamente esercitare il loro diritto costituzionale di educare i propri figli secondo il modello educativo che ritengono più adeguato e rispondente. Non ci stancheremo mai di ricordare che i dati parlano chiaro: oltre la metà dei contributi regionali vengono erogati alle famiglie con un reddito inferiore a 26.000 euro: tutto meno che il sostegno alla 'scuola dei ricchi' come sprezzantemente viene chiamata la scuola paritaria".