FI: Gottardo attacca Antonaz su assegni per scuole paritarie
(ACON) Trieste, 04 mar - COM/AB - "L'assessore Antonaz -
afferma in una nota il capogruppo consiliare di Forza Italia
Isidoro Gottardo - colpisce le famiglie meno agiate, che hanno
l'unica colpa di voler scegliere il modello educativo per i loro
figli. Chiunque sperasse che il suo agire non fosse finalizzato
alla sua impostazione ideologica deve ricredersi. Così anche chi
ha creduto che la Margherita non fosse pronta a barattare valori
in cambio di potere".
Gottardo interviene in merito alla mobilitazione e alle
iniziative che le famiglie degli alunni delle scuole paritarie
stanno promuovendo in questi giorni a seguito della pesante
riduzione degli assegni.
"Così come avevamo denunciato lo scorso mese di dicembre, prima
della legge finanziaria, chiedendo fermamente una integrazione
dello stanziamento di ulteriori 500.000 euro, ora le famiglie
stanno ricevendo gli assegni con i forti tagli che sono stati ben
evidenziati dalla stampa in questi giorni".
"Ci fu risposto - prosegue Gottardo - quasi con scherno che la
Giunta avrebbe mantenuto la stessa misura dei contributi degli
anni precedenti. Antonaz affermò infatti che la richiesta di
Forza Italia era priva di fondamento e decisamente fuori misura.
Ora, i contributi stanno arrivando e la realtà è evidente a poco
meno di tremila famiglie della Regione. Cosa dirà l'assessore
Moretton, che si era fatto garante del fatto che i contributi non
sarebbero stati ridotti?"
"Quello che si vuole ancora una volta sottolineare - conclude
Isidoro Gottardo - è che questo tipo di politica colpisce alla
fine proprio le famiglie meno agiate che vogliono fermamente e
giustamente esercitare il loro diritto costituzionale di educare
i propri figli secondo il modello educativo che ritengono più
adeguato e rispondente. Non ci stancheremo mai di ricordare che i
dati parlano chiaro: oltre la metà dei contributi regionali
vengono erogati alle famiglie con un reddito inferiore a 26.000
euro: tutto meno che il sostegno alla 'scuola dei ricchi' come
sprezzantemente viene chiamata la scuola paritaria".