Tesini a assemblea annuale CRPO
(ACON) Trieste, 11 mar - MPB - La Commissione regionale Pari
Opportunità dalla prossima settimana avrà una sede.
E' questo l'impegno che l'assessore al patrimonio Michela Del
Piero, che accanto alle deleghe per la programmazione e controllo
e risorse finanziarie ha ricevuto anche quella per le Pari
Opportunità, si è assunto intervenendo all'Assemblea annuale
della Commissione Regionale Pari opportunità che, presieduta
dalla presidente regionale Renata Brovedani, si è svolta in una
affollata Aula del Consiglio regionale alla presenza del
presidente dell'Assemblea Alessandro Tesini che ha ribadito il
significato dell'incardinamento della Commissione, come organismo
di garanzia, nella struttura del Consiglio.
Una rappresentatività all'interno del Consiglio regionale che è
stata, per Tesini, il risultato in controtendenza rispetto ad
altre regioni, di una valutazione sulla scorta dell'esperienza
precedente che vedeva la CRPO collocata nell'ambito delle
politiche sociali. Una scelta legata anche al processo di
differenziazione del momento legislativo da quello amministrativo
e che ha posto in capo alla dimensione legislativa la funzione
della rappresentanza oltre che della difesa civica e della
garanzia.
Siamo impegnati a mettere in moto percorsi virtuosi che sappiano
produrre qualità di relazione e che offrano dignità, opportunità
e strumenti proporzionati ai compiti assegnati.
Quanto alle condizioni di difficoltà denunciate in questi giorni
dalla CRPO, Tesini ha sottolineato che esse sono comuni al tutto
il Consiglio regionale impegnato in uno sforzo di ammodernamento.
L'assemblea annuale, pubblica, oltre a essere un adempimento nel
rispetto della legge istitutiva (la 23 del 1990) è soprattutto
un'occasione non rituale di incontro - ha sottolineato la
presidente della CRPO evidenziando la presenza di esponenti di
commissioni di parità locali, di movimenti e associazioni
femminili, di categoria e di volontariato, di donne elette,
amministratrici, impegnate nelle istituzioni, oltre che di
consigliere regionali (erano presenti Alessandra Battellino,
Bruna Zorzini e Tamara Blazina), le quali di diritto fanno parte
della Commissione.
Un appuntamento - ha proseguito la Brovedani per presentare il
nostro programma di lavoro per il 2005, fondato su progetti e
momenti di studio e approfondimento, ma anche su una quotidiana
attenzione alla formazione e un costante sguardo alle situazioni
di disparità notevolissime che per le donne permangono nel mondo.
Innanzitutto il progetto delle azioni positive, ovvero quegli
interventi atti a rimuovere le disequità che di fatto ostacolano
l'inserimento delle donne non solo nel mondo del lavoro. Il
relativo capitolo di spesa è stato scorporato dal fondo sociale e
in questo modo ne possono usufruire non solo i comuni ma anche le
province e le comunità montane. Altra iniziativa è un progetto
Interreg Friuli Venezia Giulia - Slovenia per la verifica degli
organismi di pari opportunità nelle due realtà e porterà
all'attivazione di un sito web in cui saranno presenti tutti i
soggetti attivi nei due territori.
Il 13 maggio sarà approfondito il tema del bilancio di genere:
non un bilancio in rosa - ha avvertito la Brovedani - ma un modo
di impostare tutti i bilanci pubblici sulla base delle ricadute
che ogni intervento può avere sulla popolazione femminile e
maschile, e che tenendo conto dei bisogni piuttosto che adottare
criteri di neutralità che lasciano immutate le differenze
esistenti sul territorio tra fasce sociali e generi, potrà
rispondere a caratteristiche di trasparenza, efficacia ed equità.
Il 24 giugno sarà dedicato a verificare l'applicazione in Friuli
Venezia Giulia della legge 328 (integrazione tra assistenza e
sanità) con il coinvolgimento delle operatrici di questi settori,
mentre per novembre è in programma un convegno sulla visibilità
delle donne in politica nei media.
Un programma che tocca punti essenziali di impegno e riflessione
sulle condizioni di discriminazione, in un contesto - quello
italiano e regionale - che registra anche passi indietro sul
fronte dei disagi. Non ci sentiamo però - ha affermato la
Brovedani - di avere il monopolio della trattazione delle
tematiche femminili che possono essere correttamente affrontate
solo in una rete di relazioni e di collaborazioni mentre il
nostro impegno e la nostra funzione è quella di orientare gli
amministratori alle pratiche dell'eguaglianza possibile quale
obiettivo finalizzato a garantire una base definita di benessere.
C'è nella società un diffuso senso di insicurezza rispetto al
futuro. Restituire questo senso di futuro significa per uno
Stato, una Regione, essere un interlocutore valido. Chiediamo per
questo interventi di sistema, articolati, che traducano le scelte
politiche in priorità e quindi in fatti concreti, ma vogliamo
anche concorrere a realizzare il buon governo.
In apertura le due vicepresidenti Santina Zannier e Mara Cernic
avevano portato un saluto rispettivamente in friulano, nella
parlata di Clauzetto, e in sloveno, e numerosi sono stati poi gli
interventi al dibattito.