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I e II Comm: trasformazione Agemont, parere favorevole

15.03.2005
14:05
(ACON) Trieste, 15 mar - RC - Parere positivo per la maggioranza e negativo per l'opposizione, alla proposta di trasformazione di Agemont (Agenzia per lo sviluppo economico della montagna) in società consortile per azioni. E' quanto è emerso dalla seduta congiunta della I e della II Commissione del Consiglio regionale, presiedute rispettivamente da Franco Brussa (Margh) e Mirio Bolzan (DS).

La trasformazione - ha reso noto l'assessore regionale Michela Del Piero - è stata decisa dalla Giunta regionale il 2 settembre scorso in applicazione della Finanziaria 2004, ove autorizza la Regione a promuovere la modifica degli statuti delle società partecipate in funzione del loro cambiamento in SpA consortili. In particolare, è l'articolo 5 del nuovo statuto a specificare le attività di Agemont, costituita a fine '87 con durata sino al 31 dicembre 2050 e con sede ad Amaro (UD): lo scopo della società, che diventa senza fini di lucro e nell'interesse dei propri soci consorziati e di soggetti ed Enti operanti nel territorio montano, sarà quello di promuovere nuove iniziative economiche e valorizzare le risorse umane e materiali della montagna, nonché qualificare quest'ultima attraverso l'innovazione tecnologica.

La situazione attuale vede il controllo di circa il 91% dell'Agenzia da parte della Regione, circa il 4% di Friulia e Friulia Lis, del 5% dei privati; la trasformazione porterà un aumento della partecipazione dei privati.

La caratteristica di Agemont non è avere redditività, ma erogare servizi - ha aggiunto - perciò non spaventa il fatto che, a seconda degli anni, registri perdite di capitale che vanno dai 250mila ai 500mila euro. Diventare società consortile l'aiuterà, però, a contenere le perdite. Non solo, perché ad esempio faciliterà la partecipazione a programmi comunitari e il suo nuovo statuto sarà in linea con l'innovazione tecnologica. Modifiche sono poi previste anche per le rappresentanze nel Consiglio di amministrazione.

Isidoro Gottardo (FI) ha chiesto se è stata valutata la migliore condizione rispetto agli aiuti di Stato, perché la formula della SpA di capitali di solito è migliore alla società consortile. Il collega Gaetano Valenti ha domandato dell'aspetto legato ai finanziamenti e alle fideiussioni, ovvero alle richieste di sostegno che le porranno, e se è il caso di mantenere una realtà con tali perdite, se queste sono giustificate dai suoi risultati. Per lui, sarebbe stato meglio avere il giudizio dell'Ufficio legale del Consiglio regionale prima di esprimere il parere.

Adriano Ritossa (AN) ha fatto presente che la trasformazione non si limita ad Agemont, ma anche ad altre, si veda Agrapromo. Sospetti vanno alla tempistica di questa mutazione e al fatto che sta diventando una struttura di polo tecnologico, di cui già ce ne sono troppi, e dubbi a come saranno remunerati i soci. Obiezioni sono, poi, state avanzate anche dal suo capogruppo, Luca Ciriani, che ha parlato di "intervento di cosmesi", limitato al fatto che si vuole ripianare i debiti di Agemont con un modo più elegante; ha quindi chiesto che il parere delle Commissioni sia successivo all'esame del progetto Friulia Holding.

Per Maurizio Salvador (Misto), le Commissioni dovevano parlare di politiche per la montagna, verificare se si continua a ricercare il meglio per essa e lasciare le questioni giuridiche ai funzionari a ciò preposti.

Paolo Pupulin (DS) ha rimarcato che si tratta di dare un parere ad un atto dovuto, visto che la decisione è già stata posta nella Finanziaria ed è una decisione che lo vede favorevole.

(immagini alle tv)